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...Ricordi...
-Vi prego… qualcuno
di voi accenda quel maledetto riscaldamento-
Disse il rosso,
stringendosi ancora nel maglione di lana che portava.
Il Leader lo
guardò, sospirando.
-Die… è possibile
che hai sempre freddo?-
-Io NON ho sempre
freddo, Kaoru!! Ma è inverno ed è freddo!!-
Disse Die, ancora
più nervoso, battendo i denti.
-Dai calmatevi… tra
poco arriva Toshiya con i caffè-
Disse Kyo, mentre
continuava a lavorare sul testo che aveva sottomano.
Il rosso strinse
ancora i denti, stringendosi sempre di più nel maglione, mentre il Leader si
fumava una sigaretta.
-Come và il testo,
Kyo?-
Il biondo sorrise.
-Uh… bene KaoKao-
Disse, sorridendo.
Il Leader sorrise a
sua volta, facendogli l’occhilino.
Il rosso sospirò.
-Sentite… se volete
saltarvi addosso potete farlo senza problemi!-
Disse,
ridacchiando, mentre il Leader arrossì vistosamente.
-Daisuke…-
-E dai Kyo!! Non
devi preoccuparti… Kao mi ha detto tutto!-
Disse,
ridacchiando, vedendo che anche il biondo cantante era arrossito.
Il batterista,
intanto, stava lì, giocando con la sua piccola cagnetta.
Kyo sospirò ancora,
mentre il Leader spostava i suoi lunghi capelli fucsia dietro alle spalle.
Eh si, l’inverno
del 1999 era molto freddo, e tutti i cinque componenti dei Dir en grey stavano
soffrendo questo gelo, rinchiusi nella stanza dove stavano componendo una
canzone.
“Garden” era il
titolo che aveva scelto Kyo per la canzone.
L’unico che mancava
all’appello era il sensuale bassista.
Quest’ultimo,
infatti, era uscito una decina di minuti prima per prendere un caffè.
Proprio in quel
momento, stava litigando con la macchinetta, prendendola a calci.
-Dai maledizione!
Fammi questo caffè!!-
Disse, mentre i
lunghi capelli azzurri svolazzavano ovunque, a causa della furia che stava
usando contro quella macchinetta.
Alla fine si calmò,
sospirando.
-Ma allora mi odi,
vero?-
Ridacchio,
mostrando la non perfetta dentatura a quell’oggetto.
-E và bè… un ultima
volta, altrimenti vado al bar, eh?-
Ridacchiò ancora,
provando dinuovo, mentre la macchinetta iniziò a sgorgare il liquido nero.
-Evvai!!-
Disse, saltellando
felice, mentre aspettava che il caffè finisse di scendere.
Appena i 4 caffè
finirono, iniziò a bere il proprio, per poi portare gli altri 3 ai compagni di
band.
Entrò nella sala
prove, mentre vide lo sguardo del rosso, con i capelli che coprivano una parte
del suo viso.
Viso sul quale
apparve un sorriso.
-Toshiyaaaaa… ti
adoro!!!-
Disse, sorridendo,
mentre il bassista gli porse il suo caffè.
Il rosso ringraziò,
mentre iniziò a berne un po’.
-Uhm… buono… adoro
il caffè bollente, appena fatto-
Sorrise, bevendo
ancora, mentre il bassista si sedette al suo posto.
-Allora? Come và?-
Chiese Toshiya,
mentre iniziò a bere il suo caffè.
Sebbene avesse
anche lui freddo, cercava di aiutare il povero Kaoru a tirare la propria band su
di morale.
Erano tempi duri,
all’inizio, lo era per ogni band.
Ma loro potevano
diventare un gruppo di importanza mondiale.
Di questo ne era
sicuro.
Proprio per questo
cercava di tirare su di morale il proprio gruppo.
-Uh… stà andando
bene! Dovrei averlo finito!-
Disse il biondo,
sorridendo al bassista, mostrandogli il foglio ricoperto di Kanji.
-Garden?-
Annuì.
-Garden… si… mi
sembra il titolo migliore per questo testo-
Toshiya sorrise,
continuando a leggere.
GARDEN ho
desiderato poterti incontrare un giorno, sempre
GARDEN nel mezzo di queste stagioni cha passano, per sempre... tu...
Toshiya sorrise,
annuendo.
-Si… una gran bella
canzone!-
Kyo sorrise,
guardando Kaoru per pochi secondi, per poi distogliere lo sguardo.
Toshiya sorrise,
perdendosi nei suoi pensieri.
Si…
Anche lui aveva
desiderato incontrare qualcuno.
Quel qualcuno che,
ora che lo conosceva, sapeva che era impossibile averlo.
Lui…
Quel ragazzo che,
oramai, era fidanzato da ben due mesi.
Innamorato perso di
lei, una ragazza che lo usava soltanto per fare bella figura coi suoi amici.
Ma Toshiya non gli
aveva mai detto niente.
Non voleva rovinare
la sua felicità.
Gli voleva troppo
bene…
Voleva solo la sua
felicità.
Che fosse con lui o
con qualcun altro, voleva solo vederlo felice…
-Toshiya?-
Il bassista fermò i
suoi pensieri, mentre vide gli occhi neri e profondi del secondo chitarrista
fissarlo da vicino.
-Si?-
Sorrise,
guardandolo.
Il viso di Die si
luminò.
-Niente! Volevo
solo vedere se mi ascoltavi!-
Ridacchiò,
allontanandosi, mentre il bassista si perse nuovamente nei suoi pensieri…
10 ANNI DOPO
Kaoru diede per la
centesima volta l’attacco, mentre i Dir en grey riniziarono a provare quella
canzone.
Garden.
Ormai erano anni
che non la suonavano.
Molti giornalisti
chiesero il perché.
E nessuno di loro
diede mai la vera motivazione.
Quella motivazione
che conoscevano soltanto loro 5.
Quella notte così
magica, quella delusione il mattino seguente.
Il dolore provato a
quel tradimento e quel tentato suicidio.
Il dolore che
ancora provava a suonare quella canzone era immenso.
Ma Toshiya non
voleva deludere i suoi fan.
Oramai erano una
grande band.
Conosciuta in tutto
il mondo.
Le cazzate di
gioventù andavano scordate.
Il bassista suonò
ancora quel pezzo, sentendo la stretta che gli attanagliava il cuore, mentre i
ricordi si facevano spazio nella sua mente.
Quella notte.
Usato come una
bambola.
Gettato poco dopo
nel cestino, come se fosse un fazzoletto da usare.
Da lui.
Dalla persona che
amava, e che ama tutt’ora.
Da uno dei suoi
migliori amici.
Ferito, usato e
tradito.
E lui cosa aveva
fatto?
Aveva provato ad
impiccarsi.
Ci sarebbe
riuscito, se il biondo cantante non fosse arrivato in tempo.
Lacrime.
Quante lacrime dopo
che Kyo lo salvò.
Tutto.
Gli disse tutto.
Si ricordò anche
della sfuriata di Kyo contro quella persona.
Ricordò come Kaoru
era immobile, non credendo possibile che una persona che conosceva così bene,
potesse aver fatto soffrire il bassista tanto da fargli tentare il suicidio.
E si ricordò anche
la risata del batterista.
Quella risata
maledetta.
Di scherno.
Contro di lui.
L’odio di Shinya
per il bassista, si era mostrato quel giorno.
Mentre, con parole
sprezzanti, continuava ad infierire.
Si ricordò anche i
suoi occhi.
Gli occhi del rosso
che tanto amava.
Sgranati.
Pieni di lacrime.
Neanche lui poteva
immaginare che Toshiya avesse tentato il suicidio.
Si ricordò le sue
scuse.
I suoi “perdonami
Toshiya. Non pensavo di averti ferito così”.
Certo.
Per Daisuke, lui
era solo un giocattolo.
Qualcosa da usare
una notte e basta.
Quanto aveva
sofferto?
Quanti LIVE
annullati a causa sua.
E quella canzone.
Tutto era accaduto
la notte, quando Die corse davanti a casa sua, con dei fogli appena scritti in
mano.
Si ricordò di aver
appena fatto in tempo di leggere quella melodia, quando il rosso lo baciò.
Pochi attimi dopo,
erano in camera del bassista, a consumare quel lussurioso bisogno di entrambi.
Tanto che, i suoi
ricordi volarono alla mattina dopo.
Quando, arrivando
in sala prove, vide il chitarrista baciarsi con Shinya.
Tutto.
Tutto si distrusse.
Sentì il cuore
andare in pezzi.
Il mondo era
inutile.
Corse a casa,
provando ad impiccarsi.
Ma no.
Kyo era appena
entrato, quando taglio la corda tesa.
Pochi attimi dopo,
era in lacrime, tra le braccia del biondo, a raccontargli tutto quello successo.
-Toshiya?-
Il bassista alzò lo
sguardo verso il Leader.
Erano cambiati in
quegli anni.
Ormai l’era Visual
era passata per loro.
I vestiti più
strani, i capelli lunghi e di ogni colore erano solo un ricordo.
Ma la cosa
importante era la musica.
L’evoluzione di
essa che l’aveva fatti conoscere in tutto il mondo.
-Si?-
-Stai bene?-
Kaoru gli accarezzò
il viso, mentre Toshiya sorrise appena, annuendo.
-Totchi… sei bianco
come un cadavere…-
-Stò bene…-
Kaoru sospirò,
allontanandosi, andando da Kyo, ormai il suo ragazzo fisso da anni.
Confabulavano
qualcosa, mentre anche Die si avvicinò.
-Toshiya…-
-Daisuke, lasciami
stare-
Disse il bassista,
allontanandosi, poggiando il basso sul divano della sala prove, mentre si avviò
al bagno, rinchiudendosi dentro.
Si sedette a terra,
sospirando, mettendo la testa tra le mani, mentre i ricordi affollavano la sua
mente.
Le mani di Daisuke
che vagavano sul suo corpo.
Il suo sorriso, le
sue parole dolci, e bugiarde, sussurrategli all’orecchio.
Tutto…
Tutto era
distrutto, oramai.
Come faceva a
riniziare?
I ricordi erano
sempre più pressanti.
Sentiva la testa
scoppiare, mentre qualcuno bussò.
-Totchi… sono Kyo-
Il bassista asciugò
le lacrime, mentre guardò la porta.
-Si?-
-Possiamo parlare
un attimo?-
Toshiya sospirò,
mentre aprì la porta.
Alla fine, Kyo era
sempre stato il suo migliore amico.
Gli aveva sempre
raccontato tutto.
Il biondo si
sedette lì vicino, mentre, con una mano, gli accarezzava la testa.
-Toshiya…-
Il bassista
sospirò, guardandolo con un falso sorriso.
-Stai pensando
ancora a quella vicenda, vero?-
Toshiya annuì
appena, mentre vide il biondo sospirare ancora.
-Toshiya… forse
dovremmo smetterla. Non possiamo forzare così-
-Kyo… sono dieci
anni oramai. E non importa, oramai non ci penso più… E’ una canzone magnifica
questa… è giusto accontentare i nostri fan-
Disse Toshiya.
Le parole suonavano
false alle sue stesse orecchie.
Dieci anni.
Dieci anni di
sofferenza.
Quante volte in
quegli anni il suo cuore si voleva fermare.
Quante?
E quante volte
continuava a tirare avanti, pensando che, alla fine, non si poteva arrendere per
quello.
Soffrire.
Aveva imparato
oramai.
Ogni volta che
vedeva il batterista guardare Die si sentiva morire.
Ma ormai lo sapeva.
Se erano felici
insieme…
Lui non poteva fare
niente.
Il bassista si
alzò.
-Io… vado a casa…
ci vediamo al prossimo Live-
Sorrise, uscendo,
salutando Kaoru, mentre, con il basso in spalla, si dileguò.
DUE GIORNI
DOPO.
Toshiya entrò nella
sala in cui si svolgeva il concerto con un ritardo assurdo.
Kaoru lo guardò,
sospirando, mentre il bassista, sempre con lo sguardo basso, si avvicinava a
loro.
-Scusate il
ritardo-
Mormorò appena,
mentre si avviava nel BackStage ad appoggiare il suo strumento.
Proprio lì, vide il
testo di Garden sul tavolo.
Sorrise appena,
guardandolo ancora.
Si…
Dieci anni.
Ma forse è vero.
Il dolore non si
scorda mai così velocemente, vero?
Spostò subito lo
sguardo, asciugando gli occhi, mentre, con la propria band, iniziò a provare e
riprovare la scaletta per il concerto.
Dopo un paio di
ore, iniziarono i preparativi finali.
I Dir en grey erano
dietro le quinte.
Si stavano
riscaldando.
Giusto un paio di
minuti, e tutto sarebbe iniziato.
Toshiya strinse
ancora il suo basso tra le mani, mentre senti la voce del chitarrista lì vicino.
Si girò, notando
Die alle sue spalle.
Sorrise appena.
-Si?-
Il rosso sospirò
ancora, guardandolo appena.
-Perdonami…
perdonami Toshiya… per tutto quello che ti ho fatto…-
Il bassista sorrise
ancora.
-Non si guarisce
tutto con delle scuse, Die. Vorrei essere falso e dire “ma si… ora è tutto a
posto” ma non è così… mi hai fatto stare male… Io ti amavo, e ti amo ancora
adesso… quindi smettila. Smettila di fare così. Smettila…-
Si allontanò
appena, mettendosi dietro al batterista, mentre ognuno dei Dir en grey faceva il
proprio ingresso in scena.
-E ora… il momento
da tutti aspettato. Come richiesto dal pubblico, abbiamo deciso di riproporre un
nostro vecchio pezzo-
Disse la voce di
Kyo, mentre iniziarono a suonare Garden.
Ecco.
Gli occhi di
Toshiya si inumidirono ancora.
Il cuore iniziò a
battere forte.
Al momento del
ritornello, non resistette.
Sempre continuando
a suonare, scoppiò in un pianto disperato.
I ricordi erano
sempre più nitidi.
Sentiva la corda
intorno al proprio collo stringersi, come quella sera.
Tutto.
Tutto era più
nitido.
Il pubblico smise
di muoversi, mentre anche la musica cessò, insieme alla voce di Kyo.
Toshiya comprese
solo in quel momento che le telecamere, certamente, avevano appena inquadrato
lui, mandando sullo schermo gigante le immagini del suo pianto.
Stringe i denti,
togliendo il basso e sbattendolo a terra, con tutta la forza che aveva,
calciando anche il microfono davanti a lui, mentre si girò, scappando di corsa
da quel posto.
Il cuore batteva
sempre più forte, mentre sentì delle braccia stringerlo intorno alla vita.
Provò a dimenarsi,
mentre sentì la sua voce.
-Scusami-
Toshiya, in pochi
secondi, si rilassò tra le braccia dell’oramai biondo chitarrista.
Chiuse gli occhi,
respirando a fondo il suo profumo.
-Scusami… Scusami
di tutto Toshimasa. Sono solo un cretino. Uno stupido ragazzino che non vuole
crescere. Che pensa che tutto gli sia dovuto. Che gioca solo coi sentimenti
altrui… Sono solo uno stupido. Perdonami Toshiya… non posso stare senza di te…-
Il respiro del
bassista si fermò di colpo, mentre sentiva quelle parole fuoriuscire dalla bocca
del chitarrista.
Chiuse gli occhi,
sospirando a fondo.
-D… Die…-
-Io mi sono
innamorato di te, Toshiya. E non lo voglio accettare. Non voglio farti soffrire
con la mia stupidaggine… con i miei comportamenti infantili… non voglio… non
voglio farti soffrire, piccolo mio-
Dagli occhi del
bassista scesero delle lacrime.
Di cosa?
Di felicità,
tristezza e altri diecimila sentimenti tutti insieme.
Non capiva più
nulla…
Chiuse gli occhi,
stringendosi ancora di più tra le sue braccia, mentre un piccolo sorriso si
formava sulle sue labbra.
-Mi menti?-
-No… sono dieci
lunghi anni che provo questo per te… Scusami… scusami di tutto quello che ti ho
fatto, amore-
Toshiya sorrise,
rigirandosi nel suo abbraccio, guardandolo negli occhi.
-Die…-
Il chitarrista lo
guardo.
-Ti amo-
Sorrise.
-Ti amo anch’io
Toshiya… scusami… scusami tanto…-
Toshiya si
avvicinò, appoggiando delicatamente le labbra su quelle del compagno, per poi
approfondire il bacio pochi secondi dopo.
Le bracci di Die si
strinsero alla sua vita, mentre il bassista sorrise, guardandolo negli occhi,
staccandosi poco dopo.
Daisuke sorrise,
poggiando la fronte contro la sua.
-Ti amo-
-Ti amo anch’io-
Toshiya sentì la
felicità esplodere dentro di sé.
Quella sensazione
di benessere che non provava più da dieci anni.
Chiuse gli occhi,
mentre sentì la voce del Leader chiamarli.
-Potete
sbaciucchiarvi dopo?-
Entrambi lo
guardavano, mentre sulle labbra di Kaoru si era formato un sorriso.
-Dai… io resisto
con Kyo… voi aspettate dopo!-
Disse,
ridacchiando, tornando poi dalla direzione in cui era venuto.
Toshiya guardò
ancora Die.
-Non mi menti?-
Scossò la testa.
-No… in tutta la
mia vita, sei l’unico che ho amato…-
Il bassista sorrise
ancora dolcemente, mentre gli accarezzò una mano.
-Andiamo-
Sorrise,
staccandosi, risalendo sul palco, mentre vide il chitarrista prendere posizione
ancora.
Si avvicinò al
microfono, chiedendo scusa dell’inconveniente, mentre ripresero a suonare una
Garden venuta come mai prima.
Il bassista scambiò
ancora guardi col compagno, mentre il suo cuore batteva.
Felice…
Si, ora lo era.
Forse era solo un
altro inganno.
Forse era così.
Ma, forse, era
qualcosa di vero.
Qualcosa che lui e
Die avrebbero potuto condividere.
Sorrise ancora,
mentre le ultime note di Garden si spensero tra la folla in delirio.
Tutti e cinque si
misero al centro del palco, prendendosi per mano, sorridendo.
La loro carriera
andava avanti da 10 lunghi anni.
Anni in cui avevano
imparato a soffrire, ad essere felici…
Ma, forse, un Live
come quello non avveniva più da secoli.
Tutti e 5
ricordarono il loro primo grande Live all’Osaka Jo Hall.
L’emozione di quel
Live.
Si guardarono,
sorridendo.
Si…
Quello era solo
l’inizio.
Sebbene oramai
erano passati dieci anni, era quello il vero inizio.
Toshiya sorrise
ancora, mentre il pubblico acclamava quel gruppo a gran voce.
Guardarono tutti e
5 il pubblico, inchinandosi, mentre, ognuno di loro, iniziò pian piano ad
abbandonare il palco, sicuro che quello sarebbe stato un Live di cui nessuno si
sarebbe scordato presto.
Die si avvicinò a
Toshiya, prendendolo per mano, sorridendo.
-Insieme… per
sempre…-
Annuì, sorridendo.
-Si…-
Il bassista si
avvicinò, baciandolo ancora, mentre, tra gli urli e gli schiamazzi degli altri
componenti dei Dir en grey, entrambi sorrisero, guardandosi negli occhi…
-Grazie Die… grazie
di amarmi-
Il chitarrista lo
abbracciò, sorridendo, mentre, entrambi, si prepararono per un futuro…
…Un futuro insieme…
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Bene, e anche questa è finita xD
Non so come sia venuta...
Spero vi sia piaciuta, lasciate un commento, anche
solo per dire "Bella" "mi piace" "No, non mi piace per niente"^^
Aspetto i commenti^^
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