pain
P
a i n
Ti guardo.
Riavvii i
capelli,mentre con calcolata eleganza porti la
sigaretta alle labbra,consumandola pian piano.
Quella
sigaretta mi somiglia.
Anche io sono
stato consumato da te. Sono stato
consumato e logorato.
Del mio cuore
c'è rimasta solo cenere,che è stata spazzata
via dal vento burrascoso che sento nel petto ogni qual volta che ti
vedo.
Tu lo sai.
Conosci il
motivo della mia eterna tristezza,ma non lo dai
a vedere.
Mi ignori. Questo
è ciò che mi fa stare
peggio. Nonostante io cerchi ancora di starti vicino tu mi ignori.
Lo fai con
quell’inconfondibile grazia che,in fondo,ti
contraddistingue,in modo che nessuno se ne accorga.
Ormai
è da un anno che convivo con tutto ciò.
Tutto il dolore
che ho provato e che provo tutt’ora ormai è
diventato parte di me.
Non me ne
accorgo nemmeno più.
Sono diventato
talmente bravo da riuscire a nascondere
tutti quei segni che,per te,sono affiorati sulla mia morbida pelle.
Il sangue che
ho versato…credevo davvero che potesse
alleviare il peso che provavo nel mio cuore infranto.
Tutto inutile.
Butti il
mozzicone della sigaretta a terra,calpestandolo
con noncuranza.
Lo vedi? Quello
era il mio cuore. L’hai strappato dal mio
petto e gettato via,come se fosse inutile.
Non ti
interessa nemmeno della mia vita. Forse non mi
lasceresti morire solo perché sono il tuo vocalist.
Io ti
servo,ancora. La mia voce ti serve per dare un
significato a tutte le melodie che componi e che interpreti con
maestria.
Sono passati
molti anni dai nostri primi live,dai nostri
primi CD. Siamo arrivati molto in alto.
Ma non riesco
ad essere felice.
Ecco che ci
prepariamo per il nostro nuovo set fotografico.
Sei dietro di me. Potresti guardare la mia nuda schiena,ma scommetto
che non lo
fai.
Per te non sono
nulla.
Non riesco a
capire perché,non riesco a mettermi il
cuore in pace…quella volta sei stato con me solo per
pietà,vero?
Mi capita
spesso di non riuscire a dormire la notte.
E ogni volta
immagino le tue candide e sapienti mani su di
me…
Un pensiero
fisso.
Un
bellissimo,ma atrocemente doloroso ricordo,che credo non
dimenticherò mai.
Perché
l’hai fatto? Perché lui ti
aveva respinto?
Già…è per quello…stavi
male. E per alleviare il tuo dolore ti sei cullato nel
piacere e nel calore che il mio corpo ha potuto offrirti.
Poi sei
sembrato rinascere. Come se avessi succhiato via la
mia vita e ti fossi portato via qualcosa che per me era indispensabile.
Qualcosa senza
cui la mia esistenza sarebbe stata come
vana.
Ma tu non te ne
sei accorto. Oppure sei così egoista da non
voler essertene accorto.
Abbiamo finito.
Ora siamo
liberi di tornare alle nostre vite,di rilassarci…
Ti guardo per
un secondo,come se nulla fosse distogliendo
quasi subito gli
occhi dalla tua
elegante figura.
Ma a te non
è sfuggito.
Sento i tuoi
occhi fissi sulla mia persona.
Non lo sopporto.
Ogni volta che
mi guardi ti sento riuscire a trapassare
ogni barriera da me creata per nascondere i miei sentimenti.
Sentimenti che
solo tu puoi vedere e leggere.
Sentimenti
profondi che non lasciano spzio al minimo
dubbio.
Sentimenti che
mi fanno cadere in un abisso sempre più
profondo e sempre più oscuro,da cui non posso fuggire.
Se solo avessi
un minimo dubbio…qualsiasi piccolo spiraglio
di luce che possa farmi uscire da questo doloroso abisso…ma
non c’è niente… mi
da addirittura fastidio essere così certo di quello che
provo.
Perché
so di andare incontro solo alla sofferenza.
Finalmente
distogli lo sguardo da me.
Già.
Lui ha attirato
la tua attenzione.
Ora passerete
del tempo insieme,vero?
Passerete
attimi di pura e bruciante passione.
Riesco quasi a
sentirlo,a volte,il profumo che lui lascia
su di te.
È
doloroso,sai?
Anche se,per
ovvi motivi,non vi mostrate in atteggiamenti
ambigui in pubblico,io riesco lo stesso a percepire la cura che hai per
lui.
Vorrei essere
felice per voi,ma proprio non ci riesco.
Tu ormai non
sei più il mio migliore amico.
Sei qualcosa di
molto di più.
Qualcosa che
però non potrai mai essere per me.
Perché
tu hai scelto lui.
Hai scelto lui
fin dall’inizio.
Anche quella
volta che ti respinse…tu non ti
arrendesti…anche se prima venisti a
“piangere” da me.
Ma poi sei
riuscito lo stesso a farlo cadere ai tuoi
piedi…dopo aver distrutto me.
“È
stato un errore…perdonami…”.
Così
mi hai detto.
Già…sono
solo un errore.
Sono solo la
vittima che si è follemente innamorata del suo
carnefice.
Ve ne state
andando.
Uh…in
quella direzione c’è casa tua.
Quasi non mi
accorgo più del lancinante dolore al petto che
mi prende ogni volta che vi vedo allontanarvi insieme.
Già…ormai
ci ho fatto quasi l’abitudine.
Come ogni sera
torno a casa,solo.
Non riesco
più a piangere e a sfogarmi,come i primi tempi.
Mi tengo tutto
dentro.
Rimango
interminabili momenti seduto a terra,davanti al mio
letto.
Quel letto
che,anche dopo molto tempo,ha ancora impresso il
nostro profumo.
Ma
probabilmente è solo frutto di una mia distorta
immaginazione.
Senza mutare
espressione porto una mano al petto,iniziando
a graffiarlo,a riaprire quelle cicatrici che sognavo di farmi solo
durante i
live,chiedendomi ancora una volta se riuscirò ad arrivare al
giorno
successivo,mentre,di nuovo,mute lacrime bagnano il mio viso.
È da
molti giorni che non mangio.
Vedo il
pavimento tingersi ancora una volta di rosso.
I miei occhi si
chiudono contro la mia volontà,mentre sento
la coscienza scivolare momentaneamente via.
Solo il kanji
del tuo nome si materializza nella mia
mente,come una condanna…
Quanto ancora
dovrò soffrire a causa tua…?
Kaoru…
tu…
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Era da un secolo che non scrivevo più una fic...! .__.
Onestamente non mi soddisfa un granchè,ma una mia amica
(Necchan) ha detto che DEVO pubblicarla,lo faccio solo per lei..! xD
spero vi piaccia almeno un pochino...! Oppure non mi offendo se verrete
a dirmi che fa schifo...! ù.ù''''
Goodbye~
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