[Numero
di parole: 222]
I colori della frutta matura
formano un allegro contrasto con i toni cupi della mia cabina e di tutto il
resto della nave.
Il giallo, l'arancio, il rosso e il verde si intrecciano: lampi di pura
energia nati dalla terra, segni di vita su una nave di morti.
Come splendidi smeraldi e sanguigni rubini riflettono i loro colori
alla pallida luna.
Ho sempre amato potermi inebriare del loro profumo, accarezzarne la
liscia superficie per poi infine assaporarne il dolce nettare.
Oscilla la nave, scossa dalle onde, e fa cadere alcuni di questi
delicati tesori sul pavimento, sembrano giocare a rincorrersi intorno
ai
miei stivali.
Mi provocano, allettante tentazione di un piacere che ormai mi
è negato.
Raccolgo una mela, da verde e piena sembra avvizzire nella mia mano
perdendo tutto il suo fascino, come se gli stessi risucchiando la linfa
vitale.
La assaggio, consapevole che il mio è solo un gesto dettato
dalla abitudine, dannato che non vuole arrendersi alla sua maledizione,
vita privata di ogni sensazione.
Sento solo cenere nella mia bocca.
"Capitan Barbossa" la voce di un marinaio mi allontana dai miei
pensieri "Port Royale è in vista"
Finalmente! "Preparate i cannoni, pronti all'assalto!"
Ho scontato la mia pena, contando i secondi, lentamente, uno per uno.
Ma ora è arrivato il momento, è tempo che io sazi
la mia gola.
Mi avevate data
per dispersa? Invece sono tornata!
Mi scuso per il terribile ritardo, già sono una tartaruga a
scrivere in più ero senza internet, scusatemi ancora.
Allora, grazie mille a tutti quelli che hanno letto e soprattutto a:
Monipotty, sono contenta che ti piacciano le minyfic :)
DJ Kela, sei sempre troppo buona con me! Hai ragione, la scena che mi
ha ispirato è proprio quella, povero James, lei non lo mai
neanche considerato e lui le fa le dichiarazioni romantiche!
Prometto che per l'ultimo peccato non ci metterò
così tanto ;P