Dlin-dlon

di sunset_noise
(/viewuser.php?uid=43669)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


‘dlin-dlon’

Il cupo rumore del campanello interrompe i sogni dell’erede Abbott.

Bright si alza passandosi una mano sul volto, pregando che non sia per via della madre.

Apre la porta trovandosi davanti una zazzera di capelli castani.

Ephram sposta il peso del suo corpo prima sul piede destro, poi quello sinistro, continuando così fino al momento in cui la voce del biondo irrompe tra i suoi pensieri.

-Che cazzo vuoi?- domanda facendo spazio per far entrare l’amico.

Ephram entra, lasciandosi scivolare sul divano.

-Ehi, capisco che siamo amici ma perché sei qui nel bel mezzo della notte?-

Il moro gli lancia uno sguardo vacuo.

-Ho parlato con Amy, mi ha detto che è finita. Finita. Finita. Finita. F-i-n-i-t-a. Sono andato in giro fino ad ora, ho mandato un messaggio a mio padre dicendo che sono a dormire da te, ed eccomi qui-

-Wow- soffiò Bright, realmente sorpreso.

-Ti stupisce che Amy mi abbia detto questo oppure che io sia ancora perdutamente innamorato di lei?-

-Entrambe le cose in real...un momento...sei innamorato di lei, ancora? Pensavo avessi imparato la lezione!-

-A quanto pare non è così- mormorò Ephram con gli occhi lucidi.

-Sei di nuovo così innamorato?-

-No, non così innamorato, molto molto di più-

-Non capisco in realtà-

-Cosa ti sfugge? La amo-

-Non capisco come tu possa farti calpestare il cuore in questo modo- rispose Bright sedendosi accento a lui.

-Hai...hai mai amato così tanto nella tua vita?-

-Mi spiace deluderti ma si- sorride il biondo.

-Bene! Non resta che crogiolarmi nella depressione sperando che il mio migliore amico mi batta una mano sulla spalla-

-Qui c’è la mia mano, dimmi dov’è la spalla-

Un sorriso, breve ma significativo si aprì sulle labbra di Ephram.

-Ma se preferisci puoi usare la mia spalla per piangere, è abbastanza confortevole, anche se non sono stai in molti a provarla- continuò Bright con un sorriso malandrino sul volto.

-Beh credo che accetterò l’invito- rispose, piantando il volto tra i capelli biondi dell’amico.

Bright passò un braccio intorno alle spalle di Ephram e con l’altra mano accarezzava le ciocche castane.

Molte lacrime scesero quella notte, e non solo da Ephram.

Molti sorrisi velati di malinconia solcarono i volti dei due ragazzi.

Molte stelle assistettero all’abbraccio di quei due fratelli acquisiti.

E di un fratello si sa, non ci si può liberare. Bright pensò che non gli sarebbe dispiaciuto neanche un po’.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=270271