Addio

di GipsySoul
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Un brivido e via.
Addio.
La piccola barca di legno scivola sul pelo dell’acqua trascinando con sé le mie mute lacrime e i pensieri senza nome dei pellegrini che, con me, fuggono da questa terra…dalla mia terra. E dai miei monti, disegnati da un ignoto geniale artista e impressi nella mia mente come gli occhi del padre che ho visto morire, della madre che ora prega con me, del giovane che, forse, un giorno, sarà mio sposo.
Quale uomo o donna, vecchio o bambino, si allontana da voi senza rimpianti?
Il futuro appassisce senza voi, come un fiore privato del suo nutrimento, e i sogni di ricchezza, costruiti tra città tumultuose, sono niente in confronto alla casuccia o al campicello che voi proteggete.
E la mia dimora, custode di occulti segreti, e la dimora che sarà nostra, amore, e la chiesa che sempre risuonava dei miei canti e delle mie caste promesse rimangono sulla riva, avvolte nel buio di questa notte da dimenticare e da ricordare insieme, mentre noi fuggiamo, senza volerlo…addio.
Forse Lui ha stabilito che questi monti siano ancora più cari e dolci ai quei loro figli che, cacciati, ritornano, un giorno…ma, fino ad allora…addio…

 

Non è nulla di stratosferico: un piccolo esercizio di scrittura nel quale ho cercato di mettere anche un po’ di me stessa nel personaggio di Lucia, avvicinandomi ad un’opera che ho amato e amo tantissimo…
Credo che come prima “storia” pubblicata possa andare bene…
Sarei felicissima di ricevere qualche commento
Grazie a chi leggerà





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