Voglio

di The Mentalist
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Lo voglio adesso. Lo voglio con te.
Così ch’io possa addentarti le labbra e lasciarti addentare le mie!
Lasciare carta bianca al desiderio primordiale.
Quello che toglie l’inibizione di fronte alla scrivania
prima di scaraventare via da essa ogni ostacolo alla tua schiena
ed ignorare di romperne qualcuno, per il cieco desiderio d’averti.
 
Voglio la tua passione, il tuo sguardo fisso su di me.
Liberarti dall’ingombro dell’abbigliamento
e lasciare che la tua pancia scaldi la mia.
Non importa il clima: la necessità di calore è d’altra natura.
Voglio percorrere il disegno del tuo corpo con i polpastrelli,
convesso, concavo, convesso: ormai lo conosco bene!
 
Voglio azzannarti il collo
come il leone farebbe con la propria leonessa.
La mia leonessa che non può ruggire,
per non spaventare gli animali nei paraggi,
ma artiglia, graffia, mi strazia la schiena
nello sfogo che gli spetta,
regina della savana ch’è dentro di me!
 
Voglio la tua foga nell’amarmi;
la tua energia nell’afferrarmi i capelli;
Il tuo sudore scivolarmi addosso.
Voglio baciarti il torace,
giungendo in paradiso con te.
 
Voglio che mi stringi
e che mi guardi negli occhi
mentre, in quei pochi istanti di finale follia,
ti dimostrerei d’amarti con ogni mezzo possibile.
 
Voglio chiudere gli occhi guardandoti
e trovarti ancora qui, riaprendoli.
Non chiedo altro che te!
 




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