Autore:
Yume_no_Namida
Titolo:
L’estate è una metafora della felicità.
Fandom: Le
situazioni di lui e lei/Karekano
Personaggi
e Pairing:
1) YukinoXArima,
Yukino centric
2) YukinoXArima, Arima
centric
3) Un po’
tutti, YukinoxArima (minuscoli accenni TsubakixTakefumi e
TsubasaXKazuma)
4) Maho Izawa, Yukino
Miyazawa - Maho centric
5) Hideaki Asaba,
famiglia Arima-Miyazawa - Asaba centric
Genere:
Sentimentale, Introspettivo, Slice of life. Comico nella terza storia e
sottilmente fluff ovunque XD
Rating: Verde
Avvertimenti:
Missing Moments, Raccolta
Introduzione:
Momenti fuggevoli che tuttavia lasciano un segno indelebile:
l’estate è una metafora della felicità
- ma solo se la si trascorre in compagnia. Forse il fulcro di tutto
è proprio la compagnia, però i mesi estivi la
favoriscono per cui meglio non privarli della loro fetta di
responsabilità.
Il passato si mescola
al presente e apre la strada al futuro, Soichiro e Yukino lo sanno bene
e i loro amici con loro.
Una rapida escursione
tra paure che si rinnovano, sentimenti che le scacciano e attimi di
pura spensieratezza, di delirio nonsense - per riportare la bilancia a
un punto di equilibrio.
Un tentativo di
restituire all’autrice del manga un pizzico della vasta gamma
di emozioni regalatemi: a lei e a chiunque vorrà leggere.
Note dell’Autore:
alla fine.
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(ora A l y s), grazie <3
L’estate
è una metafora della felicità.
Correnti di ieri, correnti di
domani.
La sabbia è granulosa a contatto coi polpastrelli,
fastidiosamente umidiccia al di sotto delle cosce.
Con le gambe distese
in prossimità del bagnasciuga, Yukino solleva una mano a
sorreggersi il cappello adornato da un sottile nastro azzurrino, gli
occhi persi a scandagliare l’orizzonte.
“Sorella
Yukinon, giochi insieme a noi?”
“No,
no e poi no, Kano, devo studiare per gli esami di ammissione
all’istituto Hokuei! Devo essere la migliore.”
Sorride bonariamente,
a quel ricordo: quante
estati si era persa così?
E poi il mare le
faceva paura, ci si bagnava ma avvertiva sempre un vago sentore di
inquietudine... dalle profondità si levavano bisbigli che
faticava a interpretare.
Sei
vuota.
Sono vuota?
“Arima,
facciamo due tiri a palla?”
“Cooosa? Le
mie adorate principesse preferiscono Arima al loro
papà?”
“Spostati,
papà, sei appiccicoso!”
“A-appiccisoso...
Arimaaa, almeno tu!”
“Signor
Miyazawa, io...”
“Soichiro,
verresti a tenermi compagnia?”
Yukino volta appena la
testa, inclinando il collo e inarcando le labbra, le mani di suo padre
retrocedono con lentezza misurata dalle spalle del suo ragazzo.
“Certamente.”
Un impercettibile
movimento di passi a sconvolgere le dune sabbiose, il piagnucolio di un
adulto che risuona bambino e qualche sbuffo contrariato da parte delle
sorelle. Arima giunge, le si accovaccia accanto, Yukino rivolge di
nuovo la propria attenzione all’enorme distesa salata che le
sta di fronte.
“Grazie”,
un lieve rossore a tingergli le guance.
“Figurati”
e nel pronunciarlo Yukino gli sfiora il dorso di una mano.
Arima è
preda dell’imbarazzo, come ogni volta, ma in qualche modo
recupera il coraggio e la fissa - lo sguardo ricolmo d’amore,
l’espressione che effonde un senso di beatitudine... Yukino
avverte l’istinto di stringere la presa.
Non
sono vuota. Non lo sono mai stata.
E’ solo che
nel mare bisogna individuare le correnti e che il mare si trova ovunque
- siamo pur fatti per il settanta percento d’acqua.
Lei ci ha messo un
po’ di più, ma alla fine le proprie correnti le ha
individuate. E un
nuovissimo getto d’aria calda è in procinto di
entrare in circolo.
“Ehi,
Soichiro” Yukino si accarezza il ventre, con le dita sporche
di sabbia “una corrente in più o in meno pensi che
faccia differenza? Nel mare, intendo.”
Lui la guarda appena
stranito, Yukino
è una ragazza davvero strana.
“Penso...”
gli piace, gli piace da impazzire “di
sì.”
“Anch’io”
conviene lei, balzando in piedi e scrollandosi dei rimasugli di
poltiglia bagnata di dosso.
“Oh”
pupille ridenti che puntano dritte in quelle di lui “mi devi
un gelato; per averti salvato dalla mia assurda famiglia. Un gelato
enorme!”
Arima trasale e
tuttavia acconsente, si incamminano fianco a fianco circonfusi di
gioia, Yukino è sempre la stessa. E il regalo che sta per
fargli, nonostante lui ne sia ancora all’oscuro, è
molto più grande e più prezioso di un qualsiasi
gelato acquistabile sulla faccia della terra.
Persino quando il mare sembra
calmo
e immutato, lo attraversano
miliardi di correnti.
Prompt da rispettare: Guardare il mare seduti sulla sabbia.
Le situazioni (palesemente non ottimali) dell'autrice:
Approdo infine nel fandom di Karekano, dopo una vita che agognavo
farlo, e il merito è tutto del contest a cui questa raccolta
partecipa - il volere c'era, ma mancava l'occasione. Ringrazio la
giudicia per l'opportunità! Io, indipendentemente da tutto,
sono contenta.
Sono contenta perché Karekano è un'opera
eccezionale, che ho sentito e tuttora sento profondamente, e ho il
timore di averla sporcata ma non importa, nel caso me ne scuso,
ciò che conta è che una piccola parte di quello
che mi è stato dato sia stato restituito.
Eee... che dire? Queste sono 481 parole, missing moment dell'ultimo
anno: Yukino sa di essere incinta ma non ne ha ancora fatto parola ad
Arima, il quale rimane coinvolto in un'ipotetica giornata al mare della
combriccola Miyazawa - povero lui X'D Yukino riflette su
ciò che è stato, ciò che è
e ciò che sarà... il timore di essere vuota si
trasforma in consapevolezza del proprio "pieno", fisico e spirituale.
Spero gradiate!
Grazie a chiunque leggerà, seguirà,
ricorderà, preferiterà (?), a chi solamente
aprirà questa storia e deciderà di procedere
oltre *inchino*
E' il mio primo sfigafandom, perciò non mi aspetto molto,
eppure sono commossa: sono entrata anch'io nel circolo! <-----
ha problemiiiii *ride, chissà perché, poverina*
Alla prossima, con una flash incentrata su Arima - il personaggio che
mi fa tremare, a tratti lo percepisco talmente mio e personale che
non so proprio da quale punto cominciare.
Di nuovo grazie!
Yume
P.S. Oh, AMO il padre di Yukino, se fosse un uomo in carne e ossa e non
avesse una moglie lo sposerei io! *sclero* XD
P.P.S. Arima e Miyazawa ormai si chiamano per nome, i cognomi vengono
utilizzati esclusivamente nel caso di punto di vista esterno (in
riferimento a personaggi maschili), in qualche modo subordinato o
maschile.
Edit del 23/08/2014, a risultati pubblicati: Obbrobrioso "Hei" modificato in "Ehi". Dobby sa come rimediare al disguido *inquietante sorriso da elfo masochista*
Questa flash si è aggiudicata il Premio Spiaggia! ** |