Supernatural prompt
Titolo: Buio
e luce a base di alcol
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, Castiel
Rating: Verde
Coppia:
Destiel
Genere: Introspettivo,
Malinconico, Romantico
Conteggio
parole: 761
(sforata di 261 parole la flashfic)
Avvertimenti: Slash, One-shot, Mancanza di
finezza da parte di Dean :3
Prompt: 21. Risorgere dalle ceneri,
45. Accarezzando il buio, baciando la luce
Traccia: Imagine Dragons - Demons
"Don't get too close,
it's dark inside, it's where my demons hide, it's where my demons hide"
Note:
Scritta
per i prompt #21. Risorgere dalle ceneri e #45. Accarezzando il buio,
baciando la luce di 500themes_ita
Disclaimer:
I
personaggi di Supernatural non mi appartengono (e mannaggia però!), scrivo per divertirmi,
divertire voi se ci riesco, per semplice gioia di scrivere.
Uno dei ricordi
più vividi di Dean degli anni passati
all'Inferno è quando lo tagliavano a pezzi e lui urlava di
dolore per poi ritrovarsi di nuovo integro come se niente fosse e
ricominciare da capo quella tortura straziante.
Ha resistito trent'anni, poi non ce l'ha più fatta e ha
ceduto,
è diventato carnefice. È stato orribile, lo sa, e
non
riesce a dimenticarlo.
A risollevarlo, nel senso letterale del termine, a farlo risorgere
dalle ceneri - e anche qui, non sa perché, ma sente che
c'è qualcosa di dannatamente letterale - come una fenice,
è stato Castiel. Il suo angelo preferito in mezzo a una
massa di
coglioni alati, il suo amico un po' sfigato - si, certe volte lo
è -, il suo pennuto incasinato col trench, il suo... Castiel
è tante cose, e ultimamente sta diventando molto
più
importante di quanto dovrebbe essere. La luce che vede in lui ogni
volta che appare è sempre più brillante, ma
l'oscurità che Dean sente dentro di sé contrasta
così tanto che...
Dean certe volte, perso in questi pensieri, prende un bel respiro e si
beve una birra ghiacciata. Poi le birre diventano due, o tre,
perché il problema non è il fatto che preferisca
un paio
di tette a... beh, quello. È che lui è Castiel,
il suo
amico, l'angelo che l'ha tirato fuori dall'Inferno, che gli ha salvato
tante volte la vita e a cui tante volte lui e Sam l'hanno salvata. Dean
se n'è reso conto, e è spaventato dall'idea di
vederlo in
modo diverso da come ha sempre fatto - e a dir la verità non
riesce proprio a immaginarsi lui e Castiel in un letto a
scopare.
O forse si? E quando è arrivato alla quarta birra?
"Dean, non hai bevuto abbastanza?"
Il cacciatore sobbalza, saltando indietro sul letto mezzo sfatto.
"Cas...",
mormora, stringendo gli occhi per mettere a fuoco la sua figura. Forse
ha esagerato.
"Dean..."
Castiel è in piedi davanti a lui, e non è che non
adori
il suo trench, i suoi capelli, il suo volto, i suoi occhi di quel blu
particolare, è che lui adesso avrebbe voglia di stringerlo a
sé e fare cose che sa che la sua mente, se fosse lucida, non
gli
permetterebbe di fare, ma non può, perché non ne
è
degno.
"Non avvicinarti",
il tono è basso, ma sa che Castiel lo ha sentito
distintamente.
"Perché?"
"Dentro di me c'è solo l'oscurità, tu invece sei
luce, non voglio che-"
Si interrompe quando vede l'angelo inclinare la testa, confuso.
È la
sua solita posa, quella che ha imparato a conoscere e che gli piace
tanto. Si chiede cosa ci sia da capire, è tutto
così
semplice, lui è stato contaminato dall'Inferno, dalla sua
vita
di merda, dai morti che ha sulla coscienza, mentre lui è
puro
e... e basta. Altro?
Forse dovrebbe dirglielo.
O forse no,
pensa, sentendo le labbra di Castiel improvvisamente sulle sue.
È così inaspettato, come le mani dell'angelo che
accarezzano i suoi capelli, scendono sulla nuca e poi lungo la schiena.
Dean lo stringe a sé, forte, perché gli sembra di
star
baciando la luce, che finalmente rischiara l'oscurità che
è dentro di lui.
"Non dire mai più una cosa del genere Dean",
mormora sulle sue labbra Castiel e il cacciatore, ancora con la mente
annebbiata dall'alcol, annuisce. Prega con tutto se stesso di
ricordare, perché di tutto lo schifo che ha dentro quella
è una delle poche cose belle che gli siano mai capitate e
che
vuole conservare, e fanculo se poi il "paparino" lassù - o
chi
per lui - gli scaricherà altra merda addosso.
"Non smettere di toccarmi... continua ad accarezzarmi...",
sussurra Dean tra un bacio e l'altro. L'angelo lo guarda negli occhi,
curioso, poi annuisce.
Quando Dean si sveglia, qualche ora dopo, oltre a un mal di testa
infernale - perché l'Inferno in fondo torna sempre - ha la
fortuna di ricordare tutto. Castiel è sdraiato al suo fianco
sul
letto - vestito nota un po' deluso, ma rimedierà presto - e
quando incrocia il suo sguardo si sorridono.
Va bene, fanculo il buio e la luce e tutti quei discorsi a base di
alcol che si era fatto, semplicemente adora Castiel e questo gli
basterà per tutta la sua vita e anche oltre, fino a che
Morte, cibo spazzatura alla mano, non verrà
a fargli visita.
Avvicina il volto a quello dell'angelo e punta gli occhi verdi in
quelli blu. Sorride, poi, senza dire una parola, lo afferra per il
trench, se lo tira addosso e lo bacia.
Note post shot:
(che sembra come se mi fossi bevuta uno shot e adesso stessi in pieno
delirio a scrivere schifi - in effetti quello che sta scritto sopra, e
quello che scriverò sotto potrebbero esserlo eh!)
Buon salve!
Due prompt e una frase di un testo, che macello che ho creato. In
effetti non credo di aver rispettato granché tutti e tre, e
mi
farebbe piacere sapere anche cosa ne pensate voi, avere un vostro
parere, o un lancio di pomodori se volete, roba così
insomma. :)
Da parte mia spero che questa breve fan fiction vi sia piaciuta,
perché come molti adoro la Destiel e spero di aver reso bene
entrambi i personaggi - anche se come al solito il fantasma dell'ooc
incombe su di me. -.-
Grazie in anticipo a chiunque vorrà aggiungere la shot a
qualcuna delle liste e a chi vorrà recensire! ^^
Alla prossima!
saku
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