Please be safe

di jyessmile
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"Sei sicura di volerlo fare?" Mia nonna mi guarda con aria severa "non penso che tu sia pronta ad andare.." "nonna stai tranquilla andrà tutto bene okay?" I miei occhi incrociano i suoi. Lei scuote la testa, non convinta "non sei pronta per tornare là.. e che mi dici di Vicky? Cosa penseranno di lei?" "Le vorranno bene. E la accetteranno" stringo la mia bimba forte al petto mentre il tono della mia voce si alza di un ottava. Sento i miei occhi bruciare ma nonon voglio piangere per cui cerco di trattenere le lacrime. "Becky, da quando lu-" "non dire quel nome" mi alzo in piedi urlando "non è dire quel cazzo di nome" Vicky inizia a piangere, probabilmente si è spaventata per colpa della nostra discussione "va bene allora" Mia nonna si arrende "vai torna in Australia. Ma non venire da me quando lui ti avrà nuovamente Spezzato il cuore" detto questo si alza e ritorna dentro casa. Io sto ancora un po' sulla veranda cercando di cullare Vicky mentre le lacrime mi scorrono sul viso. Ora si che mi sento davvero in colpa. Mia figlia inizia a balbettare qualcosa in una lingua tutta sua. Ha un anno e qualche mese ma fa fatica a parlare bene perché le sto cercando di insegnare l'inglese oltre che all'italiano. L'orologio segna che è quasi mezzanotte, mancano ancora due ore e mezza prima che l'aereo parta ma è meglio prepararsi e andare. Entro dentro casa e trovo mia nonna stesa sul divano con un una coperta. È ancora sveglia per fortuna. Alza la testa e mi guarda "becky mi dispiace. È solo che non voglio che tu te ne vada, sto bene quando ci sei tu" inizio a vedere le lacrime. Metto la bimba seduta sul divano o meglio sullo spazio rimanente e corro ad Abbracciare la mia nonnina. "Tornerò te lo prometto" la stringo forte sussurrandole queste parole. Lei ricambia l'abbraccio "per favore piccola stai attenta" Prendo la valigia ed esco dalla casa. Vicky è di nuovo tra le mie braccia ma stavolta addormentata. Cammino verso l'aeroporto trascinando con me il trolley. Fortuna che mio nonno è stato un pilota di aerei perché la loro casa si trova esattamente di fronte all'aeroporto per cui non devo fare molta strada. Manca solo più mezz'ora alla partenza e mi dirigo verso il check in. Controllano i biglietti dopodiché ci fanno posare la valigia. Infine siamo pronte per salire sull'aereo. Vicky è ancora addormentata per cui la adagio piano sul sedile vicino al finestrino, attenta a non svegliarla. Poi mi siedo accanto a lei. Mi scappa un sospiro. O passeggeri prendono posto intorno a A noi mentre un hostess comincia a enunciare le misure di sicurezza. Come al solito sono le solite cose come allacciare le cinture di sicurezza durante il decollo e bla bla bla per cui smetto subito di ascoltare. Guardo nuovamente l'orologio e sono le due e mezza di notte. Ora mi aspettano solo dodici ore di volo per arrivare in Australia. Per tornare a casa.




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