*   Prologo   *

Vi è mai capitato di vedere due persone e di cercare di capire se sono fidanzati, fratelli, amici o che altro? A me capita, a volte, al mattino, quando aspetto il pullman. Mi fisso su qualche coppia e la osservo fino a quando uno dei due non fa o dice qualcosa di inequivocabile.

Un bacio, una frase come ''ricordati di telefonare alla mamma'' oppure ''ti amo''. Ma il più delle volte le persone non si preoccupano di far capire al mondo intero perchè se ne vanno in giro insieme alle sette e un quarto di mattina. Kevin e Martina stanno chiacchierando davanti al bar. Lei ride, e quando ride gli appoggia una mano sul braccio o sulla spalla, ma non è niente di intimo molte persone lo fanno. Lui parla con tono serio, che in realtà è il suo tono scherzoso, e camuffa abilmente la fierezza di trovarsi con gli occhi di tutti puntati addosso. E' strano vederlo chiacchierare fitto con Martina, è strano per tutti, anche per me.

Ora andrò a salutarli. E mi dispiace proprio non poter uscire dal mio corpo per godermi tutta la scena da fuori. Osservare i loro e i miei gesti, guardare il bacio sulla guancia che darò ad entrambi, rimanere ad ascoltare le nostre chiacchiere sull'anno che ricomincia, il tono che daremo ad ogni singola parola.. Ma a cosa servirebbe? Alla fine forse ne saprei quanto prima. E forse non c'è bisogno di capire tutto, di dare una definizione certa ai rapporti e alle persone. Il fatto è che prima questa definizione c'era, ed era chiara,inequivocabile.

In fondo sto solo cercando di capire come sono arrivata qui,come ci siamo arrivati, cos'è successo,cos'ha cambiato le nostre vite. Tutto è cambiato. E quello che succederà nei prossimi giorni forse mi chiarirà ogni cosa. Per adesso non posso fare altro che ripensare al tempo che è passato, e al giorno che ha cambiato la mia vita.

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