New Girl
I sentimenti gli erano sempre stati estranei: amore, passione,
sofferenza.
Non conosceva nulla, eccetto le sue bizzarre convinzioni sulla vita,
sul lavoro e sulla società, oh! E lo sport!
Però, da circa un paio di mesi, qualcosa stava cambiando in lui,
al posto di tutte queste stupidaggini, nella sua mente contorta, si
ergeva l'immagine di un paio di labbra rosse e sorridenti, due occhi
grandi e blu come il cielo, splendidi capelli castani, mossi e lunghi,
morbidi al tatto.
Eh sì, lui, Nick Miller, si era perdutamente innamorato , non di
una qualsiasi, della sua coinquilina: Jessica Day.
Ancora non poteva crederci, quando ci pensava gli veniva mal di testa.
Jess... Lei era così ... Diversa da lui, da Caroline.
Non se ne capacitava.
Eppure, con quella buffa ragazza dagli occhi enormi, si trovava bene,
rideva, si sentiva libero, libero di essere finalmente se stesso.
Quella mattina, il sole irruppe nella stanza da letto, Jess si
strofinò amaramente gli occhi, troppo sensibili alla luce.
Si voltò, accanto a lei c'era Nick, dormiva ancora, la luce non
lo infastidiva affatto.
La ragazza sorrise, non riusciva a capire come, a lei, potesse
realmente piacere Nick.
A lei piacevano i ragazzi seri, affermati, maturi e stabili, che
esprimevano i sentimenti e suonavano strumenti.
Nick era ... Solo Nick.
Come se a lui stesso, la cosa non pesasse abbastanza.
Dopo pochi secondi, anche i suoi occhi color nocciola si aprirono.
- Buongiorno - mormorò Jess.
Nick allungò un braccio oltre il corpo nudo di lei, prese la
sveglia.
- Sono le otto! -
Eccoli alle solite, Jess sbuffò.
- Non è tanto presto - rispose lei.
- Scherzi?! E' praticamente notte fonda! -
Jessica ignorò le sue parole e gli tolse la coperta dal corpo.
Con fare impacciato parlò:
- Speravo che volessi divertirti un po' ... -
Nick la osservò attentamente.
Aveva un reggiseno di pizzo viola, solo quello.
Osservò la pelle candida di lei, i suoi capelli spettinati che
le ricadevano sulle morbide spalle, le sue mani, ancora ferme sulle
coperte, la desiderava e non poteva negarlo.
Si lanciò su di lei con naturalezza e prese a baciarle il collo.
La ragazza rise di gusto.
I due si rotolarono un po'fra le lenzuola, fra baci e carezze vari.
Poi, una voce, li riportò alla realtà.
- Schmidt! Insomma,sono le otto del mattino! - esclamò Winston
con voce assonnata.
Il moro lo ignorava e continuava a borbottare e camminare su e
giù.
Nick e Jess, entrambi in vestaglia, si presentarono all'appello.
- Ohoh! Eccovi qui! Trentadue messaggi Nick! TRENTADUE! -
- Schmidt , smetti di gridare ... - borbottò Miller.
Schmidt scosse il capo, fece un sorriso sornione e lo sbeffeggiò.
- Smettila di gridare .... Devo, devo smettere di gridare NICK? -
Jess sbuffò .
- Ne ho anche per te JESS ! -
- Ma figurati - si disse lei.
Si sedette al bancone e si versò del succo d'arancia.
- Non ignorarmi Jessica Day! -
La giovane insegnante scosse il capo, rassegnata e stanca delle solite
scenate del coinquilino.
- Che c'è Schmidt? -
- Che c'è mi chiedi? C'è che ieri vi ho mandato trentadue
messaggi .... E voi non mi avete risposto... Stavate... Facendo sesso?
-
- Bè ... -
- No ! Shh ... Zip tappati la bocca, non lo voglio sapere, NO! Che hai
che non va? -
Jess rimase in silenzio, fissava l'amico preoccupata.
- Avevo bisogno di te Nick ... - continuò l'altro.
Nick guardò Winston, lo indicò con un cenno del capo.
- Avevi lui -
- Non voglio parlare con Winston, voglio parlare con TE, sei TU quello
con cui parlo -
- Sbagli perché sono un pessimo ascoltatore -
- Lo so Nick ... Lo so ... -
- Bene, ora calmati ... Sono qui, possiamo ... Parlare ora se vuoi -
Schmidt lo guardò, aveva il broncio.
- Ok ... -
- Ok? -
- Ok -
- Bene, andiamo Schmidt, vieni ... -
I due si diressero in camera di Schmidt, una volta lì , il moro
prese a parlare.
- Ho bisogno di aiuto io ... Io ho conosciuto una ragazza, si chiama
Giselle ed è molto carina ... -
- Sì, ok , e...? -
- E bè ... Dopo Cece e .... E tutto quel casino io non ho
più .... Ehm .... Giocato a guardia e ladri con una donna -
- Giocato a gua .... Barattolo! - esclamò Nick .
Schmidt osservò il barattolo dell'idiota sul suo comodino.
Sborsò un dollaro e ce lo mise.
- Potremmo donarli in beneficenza tutti quei soldi .... - sbuffò
Nick.
- Andiamo! Sono serio ... Tu hai rapporti sessuali regolari con Jess,
come fai? Insomma lei .... Lei ha sempre un finale soddisfacente? -
Nick tirò su con il naso, certi tipi di discorsi facevano
emergere le sue insicurezze latenti.
- Io .... Io credo ... Certo ... Mh ... Sì ... -
- Bene, fantastico e .... E hai mai fatto cilecca? -
Nick tossicchiò.
- Che intendi? -
- Il tuo ... Ehm ... Il tuo soldatino si è mai messo a
schiacciare un pisolino durante la guerra? -
- Ok, ehm ... Brattolo -
Schmidt depositò un altro dollaro.
- No, Schmidt, mai ... -
- Nemmeno quando eri molto emozionato? -
- No! Mai! - gridò l'altro.
Le sue insicurezze stavano pian piano venendo a galla.
Dopo la lunghissima chiacchierata con il coinquilino, Nick andò
da Jessica.
Entrò in stanza e lei era lì, nuda e stesa sul letto.
- Hey marinaio - disse con voce svenevole.
Nick si sentì insicuro e vulnerabile all'improvviso.
- Hey ... -
- Che hai Nick? -
- Io ? Nulla ... Sono eccitato moltissimo Jess , davvero ... -
- Ok, allora vieni qui -
Il ragazzo fece quanto detto.
- Nick ... Sei uhm .... Nervoso o ... -
- Jess, non so perché sia successo ok? Di solito sono grande ! -
- Sì, sì lo sei , lo sei ... -
I due rimasero zitti per un po'.
Erano stesi sul letto, coperti a fissare il soffitto bianco .
- Nick, sei sicuro di stare bene? -
- Io ... Non lo so ... -
La ragazza sorrise e lo incitò a parlare di sentimenti, lui lo
odiava, non voleva doverle confessare che si sentiva insicuro, solo per
colpa di una semplice chiacchierata.
Decise comunque di ammetterlo .
- Vedi ... Schmidt mi ha chiesto se... Se ogni volta che facciamo
l'amore tu... Tu ... -
- Oh, ok sì credo di aver capito, Nick ... Non sarai insicuro
riguardo a questo? -
- Io ... Solo un po', è solo che... Io voglio che funzioni fra
noi -
- E funziona Nick , sta funzionando bene ... -
- Senti Jess tu... Tu sei rumorosa, fastidiosa, vuoi sempre parlare di
sentimenti, sei strana, infantile e sei meravigliosa, e ti amo, io ti
amo Jessica Day -
La ragazza sorrise commossa, una lacrima cristallina le scese sulla
guancia.
- Nick ... Questa è la cosa più carina che mi abbiano mai
detto ... -
- Stento a crederlo - commentò lui .
Jess lo baciò intensamente.
- Io ti amo Nick Miller, anche se hai la faccia da tartaruga, ti vesti
da anziano e sembri mio padre -
I due scoppiarono a ridere e ripresero da dove avevano interrotto.
E' buffo come dai problemi degli
altri, possa nascere qualcosa di incredibile per se stessi.
L'amore muove il mondo, quando si ha qualcuno con cui condividere la
vita, tutto diventa magico.
Che si tratti di un'immatura e di un barista che veste da anziano.
The end.
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