In Vegeta’s
Mind
Elucubrazioni Notturne
Perché ho
accettato?
Perché non prendo su quel poco che ho e non me ne vado
seduta stante?
Perché non riesco a resistere a quegli occhi azzurri senza
riuscire a farmi valere?
Queste cose me le domando spesso, ma inevitabilmente le risposte sono
sempre le stesse.
Sono seduto sul davanzale della Capsule Corporation, un edificio giallo
a cupola che, da qualche giorno a questa parte, è divenuta
la mia casa.
Insieme a me sono stati ospitati i namecciani che si sono salvati
grazie alle sfere del drago; quelle stesse sfere che mi hanno permesso
di ritornare in vita.
Certe volte penso che sarebbe stato meglio se fossi morto sul pianeta
Nameck. Il mio orgoglio non è di certo rimasto illeso dal
fatto che una terza classe si sia sacrificata per me, uccidendo il mio
peggior nemico e senza darmi la possibilità di batterla sul
campo di battaglia.
Non mi sono mai piaciute le sfide facili ed è per questo
motivo che, qualche giorno fa, quando siamo stati trasportati sulla
terra, ho dato il suggerimento alla gallina di far portare
l’entità di Kakaroth sulla terra e di resuscitarlo.
Non l’ho certo fatto perché mi sento in debito!
Figuriamoci! L’ho fatto semplicemente perché devo
essere IO a battere quella terza classe e dimostrare così
che IO ed io soltanto sono il più forte guerriero
dell’universo. Ma prima… devo diventare anche io
un super saiyan.
Per quanto riguarda il mio soggiorno sulla terra, beh la cosa
è piuttosto semplice.
Con la caduta di Freezer ormai fra i suoi soldati sarà
scattato il putiferio, pertanto alloggiare in una delle basi mi sarebbe
stato impossibile! Certo, avrei comunque potuto far fuori tutti, oppure
ottenere il potere prendendo il posto di Freezer, ma, se devo essere
sincero con me stesso, non è il potere che mi interessa
realmente e nemmeno conquistare una o due galassie.
La vita di imperatore universale non fa proprio per me. In fondo non
sono mai stato come mio padre. Sono stato e sarò sempre un
crudo mercenario che ama distruggere per guadagnarsi da vivere. Ormai
ho perso il conto delle mie vittime e del sangue che ho riversato sul
campo di battaglia, ma poco importa. L’unica cosa che mi
interessa davvero è diventare il più forte di
tutti, semplicemente questo…
Tornando al motivo del mio soggiorno terrestre, la cosa che mi
trattiene qui è una sola… beh… forse
sono due ma la seconda la lascio perdere per restare fedele ai miei
principi e, soprattutto, sano di mente.
Il fatto è che io voglio vedere il ritorno in vita di
Kakaroth e, nel frattempo, allenarmi duramente!
Se lui è morto, allora ho qualche possibilità di
raggiungerlo e di superarlo.
Tornando al secondo motivo che mi inchioda a questo posto è
che, stranamente, mi sento attratto da quella rozza terrestre che ha
avuto il fegato di ospitarmi in casa sua… avrei giurato che
non sapeva con chi aveva a ché fare, ma sapevo bene di
sbagliarmi, visto e considerato che lei era su Nameck e che una volta
l’ho persino minacciata, insieme al nano pelato.
Quindi non riesco a spiegarmi il motivo per cui lei mi chiese -dandomi
del bel fusto- se volevo alloggiare a casa sua.
La cosa che più mi stupì poi, è la
frase che aggiunse…
“Ma tieni le tue mani lontano da me, anche se sono una
ragazza affascinante, mi raccomando!”.
Che tipa rozza! Dire certe cose ad alta voce!
L’idea di toccarla non mi aveva nemmeno sfiorato di striscio!
Di solito le donne le uccidevo brutalmente, senza mai pormi il problema
del loro “altro scopo”, proprio quello che Nappa mi
ricordò quando arrivammo sulla Terra: divertire e soddisfare
i più degradanti istinti, oltre che procreare.
Ovviamente dovetti sviare il discorso sul fatto che la nascita di
mocciosi mezzosangue avrebbe potuto rivelarsi una scelta sbagliata, ma
il fatto che ci fossero delle umanoidi compatibili con noi saia -ed
erano davvero pochissime in tutto l’universo conosciuto- mi
aveva aperto verso questa nuova possibilità di godermi un
po’ di più i piaceri carnali, senza contare sempre
sul fedele appoggio della mia mano destra.
Eppure adesso non riesco a fare nulla.
Ho guardato le tante terrestri che girano qui e sono davvero degli
esemplari buoni, con un corpo niente male e le curve nei punti giusti,
ma non posso cedere così alla mia rigida morale!
E non posso nemmeno usarle ed ucciderle a mio piacimento: troppa
gentaccia mi guarda in malo modo e non approva il mio momentaneo
soggiorno a casa della terrestre, anche se non è questo
ciò che mi preoccupa. Aizzare casini è
l’ultima cosa che voglio.
La Terra è di per sé un pianeta bellissimo.
Piccolo, ma davvero gradevole, anche se non lo ammetterò mai
apertamente ai terrestri ed anche questa casa è davvero
confortevole.
Il cibo non manca mai e la madre della donna è molto
premurosa con me - anche se asfissiante, per certi versi -, ho un tetto
sopra la testa e una camera tutta mia, quindi non mi lamento.
Tuttavia ci sono giorni in cui la voglia di scappare via di qui
è tanta.
Purtroppo sono quasi trentenne e la voglia di avere un rapporto con una
femmina si fa sentire sempre più spesso. Almeno a zonzo per
la galassia c’erano le battaglie a tenere lontano questo
bisogno, ma qui, ora, non c’è nulla che lo freni.
Anzi, ogni cosa sembra alimentare la mia “fame”.
Avendo la camera accanto a quella della donna, spesso mi capita di
vederla uscire dal bagno in fondo al corridoio semi nuda, con i capelli
tutti bagnati e coperta alla bene e meglio da un telo di spugna che
vorrei soltanto che cadesse… oppure quando io sono sul
balcone, la sera, e lei esce con quella camicetta da notte rosa, che
non lascia vedere nulla, ma intendere tutto.
Ed è per tutti questi motivi che mi tocca sempre sopprimere
il mio desiderio almeno una volta ogni due, tre giorni, quando proprio
raggiungo il limite di sopportazione.
Questo non va affatto bene!
Non mi riconosco più!
Non riconosco più i miei sogni! In cui si mescolano momenti
di gloria da super saiyan a momenti di erotico svago con quella
terrestre… in cui io si che le metto le mani addosso e la
faccio urlare di piacere.
Mi metto una mano davanti alla faccia… sospirando.
Mi sento un maniaco.
Mi sento uno stupido.
Mi sento un debole!
Ma il mio orgoglio è ancora forte ed io so che non
cederò. Né ora né mai,
perché io sono Vegeta!
Le donne sono solo una mera distrazione e le distrazioni non vanno bene
per la via di un guerriero.
Guardo di sotto, nel giardino dove c’è
un’astronave pronta per il decollo…
Un’altra tentazione a cui, forse, non saprò
resistere.
Sono le due di notte ormai, e anche io ho bisogno di dormire.
Lascio finalmente queste mie elucubrazioni che mi dannano
l’anima, ma che sono fondamentali per tenere bene a mento
ciò che sono, ciò che rischio, ciò che
faccio o meno, ma, soprattutto, chi sono!
Fine.
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