In Vegeta's Mind

di MV_Raven
(/viewuser.php?uid=744816)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


In Vegeta’s Mind
Elucubrazioni Notturne

Perché ho accettato?
Perché non prendo su quel poco che ho e non me ne vado seduta stante?
Perché non riesco a resistere a quegli occhi azzurri senza riuscire a farmi valere?
Queste cose me le domando spesso, ma inevitabilmente le risposte sono sempre le stesse.
Sono seduto sul davanzale della Capsule Corporation, un edificio giallo a cupola che, da qualche giorno a questa parte, è divenuta la mia casa.
Insieme a me sono stati ospitati i namecciani che si sono salvati grazie alle sfere del drago; quelle stesse sfere che mi hanno permesso di ritornare in vita.
Certe volte penso che sarebbe stato meglio se fossi morto sul pianeta Nameck. Il mio orgoglio non è di certo rimasto illeso dal fatto che una terza classe si sia sacrificata per me, uccidendo il mio peggior nemico e senza darmi la possibilità di batterla sul campo di battaglia.
Non mi sono mai piaciute le sfide facili ed è per questo motivo che, qualche giorno fa, quando siamo stati trasportati sulla terra, ho dato il suggerimento alla gallina di far portare l’entità di Kakaroth sulla terra e di resuscitarlo.
Non l’ho certo fatto perché mi sento in debito! Figuriamoci! L’ho fatto semplicemente perché devo essere IO a battere quella terza classe e dimostrare così che IO ed io soltanto sono il più forte guerriero dell’universo. Ma prima… devo diventare anche io un super saiyan.
Per quanto riguarda il mio soggiorno sulla terra, beh la cosa è piuttosto semplice.
Con la caduta di Freezer ormai fra i suoi soldati sarà scattato il putiferio, pertanto alloggiare in una delle basi mi sarebbe stato impossibile! Certo, avrei comunque potuto far fuori tutti, oppure ottenere il potere prendendo il posto di Freezer, ma, se devo essere sincero con me stesso, non è il potere che mi interessa realmente e nemmeno conquistare una o due galassie.
La vita di imperatore universale non fa proprio per me. In fondo non sono mai stato come mio padre. Sono stato e sarò sempre un crudo mercenario che ama distruggere per guadagnarsi da vivere. Ormai ho perso il conto delle mie vittime e del sangue che ho riversato sul campo di battaglia, ma poco importa. L’unica cosa che mi interessa davvero è diventare il più forte di tutti, semplicemente questo…
Tornando al motivo del mio soggiorno terrestre, la cosa che mi trattiene qui è una sola… beh… forse sono due ma la seconda la lascio perdere per restare fedele ai miei principi e, soprattutto, sano di mente.
Il fatto è che io voglio vedere il ritorno in vita di Kakaroth e, nel frattempo, allenarmi duramente!
Se lui è morto, allora ho qualche possibilità di raggiungerlo e di superarlo.
Tornando al secondo motivo che mi inchioda a questo posto è che, stranamente, mi sento attratto da quella rozza terrestre che ha avuto il fegato di ospitarmi in casa sua… avrei giurato che non sapeva con chi aveva a ché fare, ma sapevo bene di sbagliarmi, visto e considerato che lei era su Nameck e che una volta l’ho persino minacciata, insieme al nano pelato.
Quindi non riesco a spiegarmi il motivo per cui lei mi chiese -dandomi del bel fusto- se volevo alloggiare a casa sua.
La cosa che più mi stupì poi, è la frase che aggiunse…
“Ma tieni le tue mani lontano da me, anche se sono una ragazza affascinante, mi raccomando!”.
Che tipa rozza! Dire certe cose ad alta voce!
L’idea di toccarla non mi aveva nemmeno sfiorato di striscio! Di solito le donne le uccidevo brutalmente, senza mai pormi il problema del loro “altro scopo”, proprio quello che Nappa mi ricordò quando arrivammo sulla Terra: divertire e soddisfare i più degradanti istinti, oltre che procreare.
Ovviamente dovetti sviare il discorso sul fatto che la nascita di mocciosi mezzosangue avrebbe potuto rivelarsi una scelta sbagliata, ma il fatto che ci fossero delle umanoidi compatibili con noi saia -ed erano davvero pochissime in tutto l’universo conosciuto- mi aveva aperto verso questa nuova possibilità di godermi un po’ di più i piaceri carnali, senza contare sempre sul fedele appoggio della mia mano destra.
Eppure adesso non riesco a fare nulla.
Ho guardato le tante terrestri che girano qui e sono davvero degli esemplari buoni, con un corpo niente male e le curve nei punti giusti, ma non posso cedere così alla mia rigida morale!
E non posso nemmeno usarle ed ucciderle a mio piacimento: troppa gentaccia mi guarda in malo modo e non approva il mio momentaneo soggiorno a casa della terrestre, anche se non è questo ciò che mi preoccupa. Aizzare casini è l’ultima cosa che voglio.
La Terra è di per sé un pianeta bellissimo. Piccolo, ma davvero gradevole, anche se non lo ammetterò mai apertamente ai terrestri ed anche questa casa è davvero confortevole.
Il cibo non manca mai e la madre della donna è molto premurosa con me - anche se asfissiante, per certi versi -, ho un tetto sopra la testa e una camera tutta mia, quindi non mi lamento.
Tuttavia ci sono giorni in cui la voglia di scappare via di qui è tanta.
Purtroppo sono quasi trentenne e la voglia di avere un rapporto con una femmina si fa sentire sempre più spesso. Almeno a zonzo per la galassia c’erano le battaglie a tenere lontano questo bisogno, ma qui, ora, non c’è nulla che lo freni. Anzi, ogni cosa sembra alimentare la mia “fame”.
Avendo la camera accanto a quella della donna, spesso mi capita di vederla uscire dal bagno in fondo al corridoio semi nuda, con i capelli tutti bagnati e coperta alla bene e meglio da un telo di spugna che vorrei soltanto che cadesse… oppure quando io sono sul balcone, la sera, e lei esce con quella camicetta da notte rosa, che non lascia vedere nulla, ma intendere tutto.
Ed è per tutti questi motivi che mi tocca sempre sopprimere il mio desiderio almeno una volta ogni due, tre giorni, quando proprio raggiungo il limite di sopportazione.
Questo non va affatto bene!
Non mi riconosco più!
Non riconosco più i miei sogni! In cui si mescolano momenti di gloria da super saiyan a momenti di erotico svago con quella terrestre… in cui io si che le metto le mani addosso e la faccio urlare di piacere.
Mi metto una mano davanti alla faccia… sospirando.
Mi sento un maniaco.
Mi sento uno stupido.
Mi sento un debole!
Ma il mio orgoglio è ancora forte ed io so che non cederò. Né ora né mai, perché io sono Vegeta!
Le donne sono solo una mera distrazione e le distrazioni non vanno bene per la via di un guerriero.
Guardo di sotto, nel giardino dove c’è un’astronave pronta per il decollo…
Un’altra tentazione a cui, forse, non saprò resistere.
Sono le due di notte ormai, e anche io ho bisogno di dormire.
Lascio finalmente queste mie elucubrazioni che mi dannano l’anima, ma che sono fondamentali per tenere bene a mento ciò che sono, ciò che rischio, ciò che faccio o meno, ma, soprattutto, chi sono!

Fine.

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2792711