Il piccolo Darryl Doodle stava
festeggiando il suo settimo compleanno. Ma nessuno dei suoi amici era venuto
alla festa.
Darryl Doodle: Mammina cara, perché nessuno dei miei amici è
venuto alla festa?
Mamma: E io che
ne so?! Forse perché sei brutto e antipatico, Darryl Doodle.
Nemmeno io volevo venire alla tua festa, sono stata costretta.
Darryl Doodle: Ma…mammina tenerina
ma spesso birichina, hai inviato gli inviti?
Mamma: …certo che
no!
Darryl Doodle: Ma…allora è per questo che non è venuto
nessuno, mamy!
Mamma: Chiamami
di nuovo ‘mamy’ e ti faccio ingoiare tutte e sette le
candeline…accese.
Darryl Doodle: Uffa, almeno mi racconti la favola di Leandra
ed Ashe?
Mamma: Uffa…sì…sì…
che rompibox… eccola qui la favola…
‘PILLOLE DI SAGGEZZA’
Capitolo 22
Leandra ed Ashe erano giunti a Weiseland. Speravano di trovare i soliti indizi su dove si
trovasse Fauna e quindi Pommes e il principe Filippo.
Si era fatta notte e i due erano molto stanchi.
Leandra: Ashe!!!!!!! Sono stanchissima! Perché non ci fermiamo in
una locanda?
Ashe: Non abbiamo più soldi! Non possiamo
permetterci nessuna locanda.
Leandra: … Uffa!
Allora chiediamo ospitalità a qualcuno! Ho sonno e sono affamatissima!!!
Ashe: Hai appena mangiato un pollo intero!!
Leandra: Ne ho
mangiati due! Ho comunque ancora fame!!!!!!!!!!
Ashe: Va bene… proviamo a bussare lì.
Ashe e Leandra bussarono alla
porta di una piccola casetta. Una signora aprì, si chiamava Petunia.
Petunia: Sì? Oh!
Ma lei deve essere il principe Gianni! L’aspettavamo!!! Le abbiamo preparato un’ottima
cena!
Ashe: Ma…ma io veramente non sono…
Leandra si lanciò letteralmente su Ashe
facendolo cadere.
Leandra: CENA???
CENA!!!!! Sì… ho una fame che mangerei anche un bue…volevo dire… sì! Quello
steso a terra è proprio il principe Gianni che aspettavate! Io sono…emh…sua sorella Frundaaa!
Petunia: Frunda?
Leandra: No, Frundaaa! Con tre ‘a’! In realtà più ‘a’
ci mette nel mio nome, meglio è! Possiamo entrare?
Petunia: Sì certo, prego, prego.
Petunia fece
entrare i due nella sua umile dimora. Ashe si
avvicino a Leandra e le parlò sottovoce.
Ashe: Ma cosa dici? Sei pazza? Io non sono
il principe Gianni!
Leandra: Sì, lo so…ma cosa importa?
Abbiamo guadagnato una cena gratis! Cosa può succedere di brutto?
Petunia chiamo
i suoi parenti. Arrivò un uomo sulla cinquantina e una ragazza paffutella con
delle treccine.
Petunia: Principe Gianni, Frunda…
Leandra: No, è Frundaaaaaaa…………
Petunia: …stavo dicendo… vi presento mio marito, Roberto e nostra
figlia cicciona, Elsa!
Ashe: ehm … piacere di conoscervi…
Leandra: …aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…
Roberto: Piacere mio, principe Gianni,
sono contento che tu sia venuto a chiedere la mano di mia figlia, Elsa.
Ad Ashe venne un colpo.
Ashe: Eh? Cosa? La mano di chi?
Leandra: …aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…
Ashe: LEANDRA!! Cioè… FRUNDA!!!
Smettila!!!!
Leandra: Stavo solo elencando le ‘a’
del mio nome!
Ashe: Signor Roberto e Petunia, vostra
figlia è molto graziosa ma io…
Petunia
esplose dalla gioia.
Petunia: Sì!!!! La trova graziosa!!!!
Che bello! Che bello! Non vedo l’ora che vi sposiate, ora tutti a tavola.
Ashe, Leandra, Petunia, Roberto ed Elsa si sedettero a
tavola, cominciarono a mangiare.
Petunia: Allora, principe Gianni,
quando sposerete mia figlia?
Ashe: Beh… io … che ne so? Cioè…lascio
scegliere ad Elsa, ecco!
Petunia: Figlia mia, quando vorresti
sposarti?
Elsa smise di
divorare il boccone che aveva in bocca, rimase ferma ad osservare tutti, si
alzò dalla sedia.
Si creò un
silenzio di tomba.
Elsa aprì la
bocca e parlò.
Elsa: …io sono saggia.
E si sedette.
Si creò un
altro lunghissimo silenzio.
Leandra: Che cazzo di risposta è?
Ashe: LEANDRA!!! Volevo dire… Frunda!! Sii educata!
Petunia: Scusate…mia figlia è molto
emozionata. Elsa, perché non vai a prendere un po’ di bir…
Elsa: …saggia…
Petunia: …tesoro, ascoltami. Vai a
prendere un po’ di bir…
Elsa: Sono saggia.
Petunia: Buon per te. Ma ora, ti prego,
vai a prendere un po’ di birra so…
Elsa: Viva la mia saggezza.
Petunia: … vammi a prender…
Elsa: Assaggia la saggia!
Petunia: MUORI!!!!
Petunia lanciò
tre mestoli contro Elsa e ne avrebbe lanciati altri se il marito non l’avesse
fermata in tempo.
Roberto: Elsa!!! Scendi in cantina e
prendi un po’ di birra.
Elsa si alzò
da tavola, scese in cantina e salì con uno sturalavandino.
Elsa: Birra!
Ashe e Leandra erano sconvolti.
Roberto: No, no, no! Elsa! BIRRA!
BIRRA! B-I-R-R-A! Quella che si beve.
Elsa scese di
nuovo le scale.
Ashe: Scusate…non vorrei sembrare scortese,
ma… per caso… vostra figlia è un po’…ecco, diciamo…come posso dire…
Leandra: Stupida, imbecille, cretina, rimbambita,
idiota… scegli tu!
Ashe: FRUNDA!!!
Leandra: Chi è ‘sta Frunda?
Ashe: -.-‘ … per l’amor di…
Petunia: Oh, no…no. Mia figlia è
normalissima! Tutti la chiamano la saggia Elsa, nessuno la capisce fino in
fondo perché è molto saggia!
Roberto: Esatto, lei parla per enigmi.
Per pillole di saggezza.
Arrivò Elsa.
Elsa: Birra!
In mano aveva
il ritratto di un’anziana signora.
Petunia: No, amore. Quello è il
ritratto di nonna Filippa, noi vogliamo della birra!!
Leandra: Non potete andare voi due a
prendere ‘sta cavolo di birra?
Roberto: No, vogliamo dimostrare al
principe Gianni che la nostra Elsa può prendere della birra.
Elsa scese di
nuovo le scale.
Petunia: Allora, Frunda.
Parlami un po’ di te. Da dove vieni?
Leandra: Il mio nome è Frundaaaaa…
Petunia: Sì…va bene. Frundaaaa, da dove
vieni?
Leandra: Da Nduru
Petunia: Nduru?
Leandra: Cnangi!
Petunia: Nduru
o Cnangi?
Leandra: Elsa.
Petunia: O.o
Elsa è il nome di mia figlia!
Leandra: Frunda.
Petunia: Frunda
è il tuo nome!
Leandra: No, il mio nome è Frundaaaaa
Ashe: Ehm…guardate!! Elsa sta tornando!
Elsa tornò
finalmente con della birra.
Roberto: Bene, offri la birra ai nostri
due ospiti.
Ashe: In realtà, io sono astemio.
Leandra: Anche io.
Elsa guardò i
due ospiti, rimase ferma per dieci secondi e poi gli gettò tutta la birra
addosso, riscese le scale.
Ashe e Leandra erano zuppi fradici, ancora più sconvolti.
Roberto e
Petunia erano sconcertati.
Petunia: Io, io sono dispiaciutissima.
Non capisco cosa possa essere successo! Elsa non si è mai comportata così.
Ashe: Non fa nulla, non si preoccupi signora. Ora io e mia sorella ce
ne andiamo.
Petunia: Cosa??? E…e il matrimonio?
Ashe: Beh…vi farò sapere la data.
Roberto: Un momento, vi prego, principe Gianni, andate a salutare
la mia bambina, di sotto, in cantina, prima di andare via!
Ashe: Sì, sì…come volete! Frunda,
accompagnami.
Leandra: Guarda che la signora si chiama Petunia, non Frunda.
Ashe: Ma… infatti, stavo parlando con te!
Leandra: Ma sei fuori? Io mi chiamo Leand…ah…già,
giusto. Vengo.
Leandra ed Ashe
scesero giù in cantina, lì vi era Elsa, in lacrime.
Ashe: Perché piangi, Elsa?
Elsa: Perché quando ci sposeremo e faremo un bambino, questo
potrebbe prendersi la febbre e morire.
Leandra: …tu sei tutta scema…
Ashe: Ascoltami, Elsa, non piangere. Non ci sposeremo, non avremo un
bambino e così non morirà. Contenta.
Elsa: fagotto.
Ashe e
Leandra la fissarono con un volto interrogativo per oltre due minuti. Poi
decisero di salire.
Videro che al piano di sopra,
oltre a Petunia e Roberto vi era un altro uomo.
Ashe: Lui chi è?
Petunia e Roberto erano furiosi.
Roberto: Chi è? Beh…lui è l’autentico principe Gianni, che ci ha
giurato di non avere sorelle di nome Frunda! Chi
siete voi, impostori?
Ashe e
Leandra sudavano freddo.
Ashe: Ecco…io … io sono…
Leandra: Possiamo spiegarvi tutto.
Roberto e il principe Gianni
cacciarono un pugnale a testa.
Gianni: Me la pagherete! Impostori! Volevate rubarmi la mia Elsa!
Ashe: Ti assicuro di no…
Roberto: Ora morirete!
Roberto e Gianni si avvicinarono a
Leandra ed Ashe con aria minacciosa, ma Elsa li
fermò.
Elsa: Fermi!
Gianni: Elsa? Perché vuoi impedirci di ucciderli! Ci hanno
ingannato!
Elsa prese i pugnali dei due
uomini e li butto vià.
Elsa: Perché uno scoiattolo non mangia le banane? Perché ha bisogno
di un cuore puro. Non sottovalutate le prugne, esse hanno più sale delle
cipolle!
A quelle parole Gianni, Roberto e
Petunia scoppiarono in un rumoroso pianto.
Petunia: Hai ragione!
Roberto: Sei proprio saggia!
Gianni: Molto, molto saggia!
Ashe e
Leandra lasciarono la casa ancora sotto choc.
Leandra: …ma…ma quella è una famiglia di pazzi!
Ashe: E’ tutta colpa tua, non dovevamo fingere di essere ciò che non siamo.
Leandra: Senti, smettila di fare anche tu il saggio, avevo fame…va
bene? A proposito! Quella cena non mi ha saziato!!! HO ANCORA FAME!!!!!!
Darryl Doodle: …Che
bella favola!! Ma mamma, ora che ci penso! Perché non hai inviato gli inviti
del mio compleanno?
Mamma: Ho avuto molto da fare, ieri…ok?
Ti ricordi che due giorni fa ho scaricato illegalmente “GTA V”? Ho passato
tutta la giornata di ieri per finirlo, non potevo spedire quegli stupidi
inviti!
Darryl Doodle: Uffy! Va bene, mamy!
Mamma: Mi hai di nuovo chiamato
MAMY!!!!! Ok…ok… questo sarà il tuo ultimo compleanno, Darryl Doodle…lo
sai???
Continua…