Angolo Autrice:
Salve! Questa è la mia prima storia su Cece e
Schmidt e
in assoluto la prima che scrivo in questo fandom – che amo
molto.
Spero sempre che per loro due ci sia qualcosa di più, e sono
sicura
che saranno endgame, ma dovremo patire ancora un po' ._.
Io li adoro,
perché sono fatti
per stare insieme. Non potrebbe essere altrimenti.
Hope you like it :)
* * *
Destroy
me until our last breath.
Si erano
consumati, come la polvere da sparo e il fuoco: erano esplosi, come
un ordigno vicino alle fiamme. Erano andati fino alla fine
dell'universo, lo avevano stretto fra le loro labbra: lo avevano
distrutto, lasciando intorno a sé solo frammenti,
abbandonati fra
quelle lenzuola che sapevano ormai di loro.
Erano due forze
della natura, troppo uguali, troppo uguali per
poter stare
vicini, troppo umani per poter restare lontani. Si sarebbero cercati,
fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo frantume di vita, fino
all'ultimo pensiero coerente. Si sarebbero spogliati di ogni buon
senso, perché erano nati per amarsi, e distruggersi, e
amarsi, e
distruggersi ancora. Due facce della stessa medaglia, intagliate
nello stesso metallo: impossibilitate a staccarsi e persino a restare
unite.
Schmidt
l'aveva sempre saputo, l'aveva saputo dal primo momento in cui aveva
visto Cece: lei gli apparteneva, in un modo così assoluto e
definitivo che ne aveva avuto paura; gli apparteneva così
tanto che
gli era sembrato di conoscerla da sempre. Tutto in lei gli era
familiare: il modo in cui sorrideva, il profumo di mirto dei capelli,
il neo sul fianco sinistro, quel modo distruttivo e meraviglioso di
sussurrare il suo nome nell'oscurità. I loro corpi
sembravano
incastrarsi alla perfezione, erano stati creati per stare insieme.
Schmidt lo sapeva e l'aveva sempre saputo: Cece era l'amore della sua
vita, l'unica donna che avrebbe mai davvero potuto amare. Ma questo
–
e l'aveva sempre saputo – significava che
sarebbero stati
insieme?
Cece aveva
sempre sognato l'amore della sua vita, sin da bambina: nonostante si
potesse pensare il contrario, era sempre stata molto sognatrice. Non
se l'immaginava bello, alto o con gli occhi verdi: aveva sempre
saputo che avrebbe amato un uomo che la facesse sentire protetta,
amata, irresistibile.
Schmidt era
l'amore della sua vita, e l'aveva distrutta sin nelle più
piccole
particelle del proprio essere: con lui era una gara continua a chi
riusciva a ferire di più l'altro. Non avrebbe saputo
proteggere
neanche se stesso. Non avrebbe saputo amare nessuno fuorché
sé.
Ed era per
questo che Cece aveva dovuto compiere una scelta, una scelta contro
il destino e l'amore che tutti acclamavano. Una scelta contro se
stessa e, allo stesso tempo, per se stessa. Ma per quanto avrebbe
potuto resistere?
Cosa fai
quando l'antidoto è anche il veleno?
Cosa fai
quando ciò che ti uccide, è l'unica cosa che ti
fa sentire vivo?
Cosa fai
quando la tua felicità e il tuo tormento hanno lo stesso
volto?
Quando sei
ferita, tormentata, spezzata... sei davvero viva?
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