La storia complessa di due sorelle e di un ragazzo che le amava

di DelilahAndTheUnderdogs
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You can have it all.

 

Se per la prima volta aveste visto Azzurra e Maddala, non avreste detto che fossero sorelle.
Tanto meno gemelle.
Era come se fossero distinte e separate da qualcosa di grande e incomprensibile.
All’entrata della scuola le vidi avanzare per la prima volta: Maddala mi colpì subito per gli occhi grandi color del ghiaccio, i capelli fini e bianchi, e il sorriso sicuro e raggiante.
Era posata e veniva avanti come se stesse levitando dolcemente.
Indossava un semplice vestitino di tulle.
Solitamente non noto questi particolari, normalmente li sorvolo.
Il fatto che in Maddala lo notai fu perché le stava d’incanto, le dava un’aurea celeste.
Sembrava non appartenesse a questo mondo.
Il che non era vero come scoprii in seguito.
Per tutto il giorno la scrutai di sottecchi.
Eravamo in prima media e pareva che intorno a noi il mondo cambiasse.
I professori, i compagni, la scuola.
Eravamo delle belve in piena crisi ormonale racchiusa in una specie di gabbia.
Si erano appena trasferite da un’altra città e non conoscevano nessuno.
Sembrava che tutto iniziasse in quell’istante: eravamo giovani, ancora.
Delle speranze a occhi aperti.
Quando arrivai in classe, presi posto nel mezzo della stanza.
E la ragazza eclissata dall’amica (sì pensavo che lo fossero) si sedette accanto a me.
Aveva capelli lunghi e crespi color fuoco acceso e degli strani ciuffi azzurri.
E lei s’innamorò.
Ci innamorammo, eppure io ancora non lo sapevo. 





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