Midnight

di KillerQueen86
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Note dell’autore: Un ritardo talmente enorme da non avere scuse, perdonatemi, ma ho iniziato a lavorare e non ho molto tempo per scrivere, solo un giorno a settimana. Comunque eccovi la parte finale di Midnight, storia che in fin dei conti serviva solo da passaggio verso quello che sarà il finale, che spero di postare il prima possibile nonostante il lavoro.

Buona lettura.

 

Beta: Paolettazza e Feyilin

Midnight

 

Capitolo 3

Ancora legati

 

 

Eccola seduta in silenzio, con una tazza di tè, nella calda e illuminata cucina di Sarah Jane.

Non riusciva a smettere di pensare al sogno della notte precedente, anche se era sicura che non si trattasse di un sogno. Non poteva essere un sogno, era troppo reale e poi, lei e il Dottore non avevano mai vissuto nulla del genere. Questo significava solo una cosa, il collegamento con lui era ancora attivo, nonostante lui le avesse garantito che, una volta lasciato il Tardis, si sarebbe spezzato.

Sbuffò, passandosi una mano sulla fronte e portando indietro le poche ciocche che aveva davanti agli occhi, scappate dalla coda disordinata che aveva. Doveva trovare una soluzione a quello, se doveva rimettere i pezzi che era lei, doveva darsi da fare, e sapeva che stando lì non avrebbe concluso nulla.

Tutto bene?” chiese Sarah Jane entrando nella stanza in quel momento. Rose le sorrise sperando di tranquillizzarla.

Sai, anche a me capitava quando ho smesso di viaggiare” disse mettendosi seduta accanto a lei.

Credo che sia normale con quello che abbiamo visto, sapendo cosa si può nascondere nell’oscurità” continuò lei.

Rose non voleva dirle che quello della notte precedente non era un semplice incubo, ma qualcosa di più.

Credo che domani andrò via” disse al bionda guardando il liquido dorato nella sua tazza.

Tornerai a casa quindi?” chiese con calma.

No, andrò a trovare un amico a Cardiff, ho bisogno di alcune risposte” disse con calma e decisa nella sua decisione.

Sarah sembrò voler indagare ulteriormente, ma non lo fece, anzi, cambiò argomento, facendo concentrare anche lei sulla cena che dovevano preparare.

 

 

 La sua nave ronzava tranquilla, Donna era andata nella sua camera a riposare un po’, lui invece non riusciva a togliersi dalla testa quello che era successo a Midnight. Tra la paura di morire e l’impotenza di non riuscire a reagire, l’aveva sentita, aveva sentito la presenza di Rose nella sua mente. Era stato confortante in quel momento, ma adesso un po’ ne aveva paura. Il loro collegamento doveva spezzarsi una volta che lei fosse scesa dal Tardis, ma sembrava che invece continuasse a rafforzarsi, e lui non sapeva come fare. Come avrebbe impedito nuovamente una cosa del genere? Sapeva che sarebbe successa ancora.

Non aveva il coraggio di andare da lei, non riusciva a vederla sapendo che lei sarebbe voluta rimanere a casa, lontana da lui.

Scosse la testa, avrebbe trovato un altro modo per spezzare quell’ultimo contatto che gli ricordava che lei non era più con lui, ma per farlo doveva andare in un posto prima. Con una lunga falcata uscì dalla stanza della console, diretto da Donna. Aveva dormito per un'ora, quindi lui poteva svegliarla e portarla in un bel posto che avrebbe amato, pieno di colori e di quei ninnoli che le piacevano tanto, e lui si sarebbe messo il cuore in pace una volta per tutte.

 

Fine





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