Una scopa distrutta, una malandata e un ringraziamento speciale.

di Ninox
(/viewuser.php?uid=234517)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Una scopa distrutta, una malandata e un ringraziamento speciale. 


Oliver Baston correva per lo spogliatoio del campo di Quidditch alla ricerca della sua scopa. Era sicuro di averla lasciata nel suo armadietto, ma quando l'aveva cercata là dentro della scopa non c'era traccia. 
Anche gli altri componenti della squadra cercavano la scopa del Capitano, non riuscendo a spiegarsi come una scopa potesse sparire nel nulla. 
Si udì un urlo, poi un tonfo. 
Tutti accorsero nel luogo dal quale era provenuto il rumore, e trovarono Oliver disteso sul pavimento privo di sensi; in un angolo, giaceva la sua scopa, ridotta in mille pezzi. 
Katie Bell si chinò sul ragazzo, dandogli dei leggeri schiaffi su una guancia. 
«Oliver, Oliver» lo chiamò la ragazza, ma il ragazzo non dava cenno di volersi svegliare. 
«Oliver!» lo chiamò ancora Katie, alzando il tono di voce. 
«Mmmm...cos...» mugugnò lui, prima di mettersi seduto di scatto esclamando : «Oddio, la scopa!». 
«Flint...» ringhiò Oliver a denti stretti, prima di mettersi le mani tra i capelli. 
Flint era viscido e sleale, ma non si sarebbe mai aspettato così viscido e sleale. 
«Ora come diavolo faremo a giocare?!» disse con rassegnazione, già vedendo l'espressione soddisfatta di Flint quando lo avesse visto dare forfait. 
«Ma certo!» esclamò di botto Katie, alzandosi frettolosamente per poi correre fuori dallo spogliatoio. 
«Spero che vada a distruggere una ad una le scope dei Serpeverde» disse Oliver, con il viso che esprimeva l'odio che provava verso gli avversari. 
Quando Katie tornò nello spogliatoio, teneva in mano una scopa che non era quella che usava di solito. Era impolverata e un pò malandata, ma lei era certa che volasse ancora benissimo. 
«Ecco. Mi sono ricordata di tenere quella vecchia ancora sotto al letto» disse sorridendo, mentre allungava la scopa ad Oliver, che la prese entusiasta. 
«Grazie Katie, ti amo!» esclamò il ragazzo prima di baciare Katie con trasporto, che presa alla sprovvista sgranò gli occhi. 
«Bene, ora andiamo a prendere a calci nel sedere quelle Serpi » disse poi Oliver, quando si fu staccato da Katie, con un sorriso raggiante. 
Ci volle qualche secondo prima che il cuore di Katie ritornasse a far pompare il sangue, che il cervello rielaborasse e che i polmoni tornassero a funzionare. 
Ad un tratto Katie sobbalzò vedendo la testa di Oliver sbucare dalla porta. 
«Allora, Katie, tu non vieni?» le chiese. 
«Oh, si, si, certo» disse la ragazza, prima di prendere velocemente la sua scopa ed uscire dallo spogliatoio. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2849589