Ragione di vita

di lapoetastra
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Sei lì.
Fermo.
Immobile.
Lo sguardo perso nel cielo notturno.
I capelli appena scompigliati dal vento settembrino.
Hai una pistola nella mano destra.
Perchè?
Perchè vuoi essere libero.
Libero come non lo sei mai stato e come sai non potrai mai esserlo nella vita.
E' un gesto estremo, quello che stai per compiere, ne sei ben conscio.
Ma non hai altra scelta.
Hai provato a cercare una soluzione diversa da questa.
Hai implorato tuo padre di lasciarti continuare a seguire il corso di teatro.
Non è servito.
Hai provato ad andarci lo stesso, di nascosto.
Ti ha scoperto.
E hai pianto.
E pregato.
E pianto ancora.
Niente.
Allora eccoti qui.
Pronto a dare fine ad una vita che ti ha donato solo sofferenze.
Ti porti la pistola alla tempia.
E' così fredda...
Chiudi gli occhi.
E all'improvviso ti appare un viso, nella mente.
E' dolce e grazioso come pochi altri.
Appartiene ad una ragazza.
Una ragazza che tu conosci molto bene.
La tua nuova compagna di classe.
L'hai vista tante volte, da quando è iniziato l'anno scolastico, eppure solo ora, mentre hai gli occhi serrati, è come se la vedessi davvero, per la prima volta.
Non ti sei mai accorto di quanto brillanti e profondi siano i suoi occhi.
Di quanto perfetta sia la sua bocca.
Di quanto lei sia bellissima.
E di colpo capisci tutto.
Quella visione ti ha svelato la verità.
Ti sei innamorato.
Di lei.
Il sentimento, nuovo per te, ti esplode nel cuore come una bomba di zucchero.
Ti fa tremare, talmente è intenso.
Cancella ogni singola traccia di dolore, di frustazione e di delusione dal tuo giovane corpo.
Abbassi la pistola.
La posi.
La metti via.
Non vuoi vederla mai più.
Capisci che ora hai una ragione per vivere.
Al diavolo il teatro, adesso hai lei.
Solo questo ha importanza.
"Martina"
Pronunci il suo nome e la bellezza di questo suono ti fa accelerare i battiti del cuore.
Con la sua immagine ancora impressa nella mente, ti corichi e ti addormenti.
Per la prima volta dopo tanto tempo con un sorriso di amore e gioia sulle labbra, e non con lacrime di dolore e delusione negli occhi.
Sai una cosa con certezza.
Domani andrai a parlarle.

Nello stesso momento, in una casa a pochi chilometri di distanza, una ragazza si tirò di colpo su a sedere.
Aveva sognato.
Sognato un suo compagno di classe, quello con la passione per il teatro.
Uno che vedeva tutti i giorni, ma che non l'aveva mai colpita particolarmente.
Ora, però, quel sogno aveva cambiato tutto.
Riusciva ancora a vedere il suo viso delicato, i suoi morbidi capelli neri, i suoi occhi da cerbiatto.
Il cuore prese a batterle più velocemente.
"Neil", mormorò piano la ragazza, il cui nome era Martina.
Il suono di quel nome appena pronunciato si perse nelle ombre notturne, rompendo per un attimo il silenzio assordante della camera.
Con il cuore e la mente scombussolati da uno strano, nuovo e forte sentimento che si stava inesorabilmente facendo strada in lei, si sdraiò nuovamente sotto le coperte.
Prese una decisione, forse la più importante della sua giovane vita.
Il giorno dopo sarebbe andata a parlargli.






Nota dell'autrice:
Marty060201, se hai letto questa mia fic, sappi che è interamente dedicata a te.
Tu per me sei più di una "conoscenza virtuale", sei diventata una vera e propria amica.
Ti ringrazio per tutto l'appoggio e il sostegno che mi dai, è importantissimo per me.
Non so come ringraziarti adeguatamente per questo.
Sei mitica, davvero.
Spero che questa mia storia ti sia almeno un po' piaciuta, ma se c'è qualcosa che non ti va, che vuoi che modifichi o se vuoi anche che cancelli l'intera fic, non esitare a dirmelo.
Ovviamente il personaggio di Martina è ispirato tutto a te, siccome so che Neil è il tuo preferito de "L'attimo fuggente".

Ringrazio anche tutti coloro che leggono e recensiscono le mie fic, davvero, ragazze, siete importantissime per me e i vostri pareri non possono che essere utili fonti di consiglio e miglioramento, oltre che rendermi immensamente felice.
Siete speciali, tutti quante!




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