I need your love

di Legriel_2002
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                             CAPITOLO 1
 
 
 
A quel tempo Bosco Atro si chiamava BoscoVerde il Grande ed era governato da Re Oropher. Thranduil era giovane ma sapeva già combattere come un vero guerriero, viveva con Re Thingol e sua moglie Melian. Appena raggiunta la maggior età tornò a vivere con suo padre per un centinaio d’ anni.
 
    -Che strano…ho la sensazione che oggi accadrà qualcosa...
 
Avendo questo presentimento decise di andare a cavalcare per il regno per pensare un po’. Quel pensiero non lo lasciava in pace e finì per diventare cosi teso che non sentì dei passi di orchi avvicinarsi a lui, ma quando se ne rese conto era troppo tardi perché un orco gli andò contro. Se ne ritrovò circondato. Iniziò a difendersi come poteva perché loro erano una ventina.
Erano passati solo pochi secondi quando una figura comparve dal nulla. Lo aiutava e mentre lo faceva vide che aveva i capelli lunghi e castani.
Quando finirono, insieme, di combattere, si accorse che l’ elfa  era stata ferita sulla spalla. Si guardarono in faccia come se si conoscessero da una vita. Fu lei a iniziare la conversazione.
 
    -State bene? -Io si…ma voi siete ferita
Fece per prenderle il braccio per guardare la ferita ma lei si ritrasse
 
    -State tranquilla, non vi farò nulla
 
Le abbassò la spallina lentamente e le curò la ferita con qualche erba di scorta che si era portato.
 
    -Ho finito… -…vi ringrazio…
 
Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso e lo stesso valeva per lei. Sembravano amici da sempre non riuscivano a non guardarsi e lui sentiva qualcosa che non aveva mai sentito in vita sua. Sentiva che quell’ elfa le avrebbe cambiato la vita per sempre.
 
    -Posso chiedervi come vi chiamate? -…Yallen…voi invece? -Io sono Thranduil principe di questo regno -…oh perdonatemi…io non sono di queste parti -tranquilla
 
Piombò il silenzio fra i due perché nessuno sapeva cosa dire o fare col timore di fare qualcosa di sbagliato.
 
    -di dove siete? -Non sono di nessuna parte in realtà
 
Mentre diceva questo sorrise. A questo Thranduil ricambiò.
 
    -Cioè? -Un giorno sono ad Est e il giorno dopo sono ad Ovest. Non mi fermo da nessuna parte. Viaggio in continuazione da una parte all’ altra. -Quindi per stanotte non hai un posto dove andare?
 
Lei scosse la testa.
 
    -Visto che sei ferita puoi venire a stare da noi al castello per un pò -Vi ringrazio per l offerta ma non posso accettare. Sono abituata a dormire sugli alberi…e poi non voglio creare troppo disturbo -Non posso lasciarvi dormire fuori, fa freddo e la vostra ferita potrebbe riaprirsi e state tranquilla non creerete nessun problema.
 
All’ inizio Yallen non era molto d accordo ma alla fine si fece convincere da Thranduil. La portò al castello con il suo cavallo ringraziandola ancora per avergli salvato la vita.
La portò nella stanza accanto alla sua.
 
    -Se hai bisogno di qualcosa dimmelo -Grazie ma non credo ce ne sarà bisogno, quello che state facendo è già abbastanza.
Lui accennò un sorriso e uscì dalla stanza. Intanto si incontrò con suo padre.
 
    -Salve padre, volevo parlarti -Dimmi pure
 
Si spostarono nella sala del trono
 
    -Oggi ho incontrato un’ elfa silvana che mi ha salvato la vita ma è rimasta ferita durante il combattimento cosi… l ho invitata a stare un po’ di tempo con noi finche non si riprenderà completamente -Beh…la ringrazierò per averti salvato ma…sei sicuro di averla invitata solo per quello? -…si… -…ok buona giornata -…grazie anche a te
 
Da pomeriggio si fece sera e Thranduil non sapeva ancora il motivo ma aveva il bisogno di vederla per sapere se stava bene o se aveva bisogno di qualcosa. Quando arrivò alla porta della sua stanza si sentì bloccato ma riuscì a trovare il coraggio di bussare. Entrò e la vide addormentata sul letto. Si sedette sul bordo del letto.
 
Cercò di non svegliarla, le accarezzò i capelli come se da un momento all’ altro l avrebbe persa per sempre. Non sapeva neanche lui cosa stava facendo, non era in lui. “come sei bella mentre dormi” iniziò ad accarezzarle una guancia. Ritornò in sé e uscì silenziosamente.




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