Ora lo so

di Leili1988
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Salve a tutti! :)
Adoro la serie Rizzoli & Isles e per questo ho deciso di provare a scrivere una fanfiction su di loro...
Spero sia di vostro gradimento! ;)
Mi auguro di poter leggere qualche vostro commento!

Buona lettura! :D

Leili



PROLOGO

 

Maura aveva visto Jane scomparire tra le acque scure del fiume.

Per l'ennesima volta non era riuscita a impedire alla sua amica di compiere un gesto avventato e ora doveva affrontare nuovamente quel brivido gelido che si prova quando si rischia di perdere chi si ama.

Per un istante Maura aveva pensato di gettarsi anche lei da quel ponte per tentare di soccorrere Jane. Ma non era di certo adatta all'azione, avrebbe potuto risolvere qualunque rompicapo o citare tutte le statistiche del caso, ma indubbiamente non era portata per compiere azioni eroiche. Quella era prerogativa esclusiva di Jane.

Così, per l'ennesima volta, la ragione aveva prevalso sull'istinto e la dottoressa era arrivata alla conclusione che l'unico modo che aveva a disposizione per aiutare la sua amica, era quello di chiamare i rinforzi.

Così, con mani tremanti e piena di apprensione, aveva estratto il cellulare dalla borsetta e aveva composto il numero di Korsak.

«Sergente, sono la dottoressa Isles! Sono sul Boston Bridge, ho assoluto bisogno di aiuto... Jane é in pericolo! Fate presto!»

 

Trascorsero solo pochi minuti tra quella telefonata e l'arrivo delle macchine con le sirene spiegate, ma a Maura parve un'enternità.

I primi a raggiungerla erano stati Korsak e Frankie, seguiti da una squadra di soccorso e un paio di ambulanze.

«Cosa è successo, dottoressa?»

«Wescourt voleva suicidarsi e Jane ha tentato di fermarlo... Ci era riuscita ma lui è scivolato ed è caduto in acqua e Jane... O mio Dio, Jane si è tuffata... E io... Io non sono riuscita a fermarla... E lei non è riemersa, sergente... Potrebbe essere...» Maura si era sentita soffocare solo a pensare alla parola morte e, nonostante ci convivesse quotidianamente, solo in quel momento aveva realizzato il senso di desolazione che essa lasciava al suo passaggio.

«No dottoressa, non ci pensi neppure... Jane ha la pelle dura, la troveremo è starà bene vedrà! Ci pensiamo noi adesso... Lei vada a casa!»

Maura si sentì avvampare a queste parole: «Andare a casa? Sta scherzando? Io non mi muovo da qui fino a quando non la troverete...»

«Maura, sei troppo agitata... Non puoi...»

«Sergente, sergente, hanno ritrovato un corpo... I paramedici dicono che non c'è più nulla da fare...»

«Oh mio Dio, ditemi che non è il corpo della detective Rizzoli, vi prego!» Maura si sentì mancare a quelle parole.

«Non saprei, dottoressa... Mi hanno mandato subito qui e...»

 

Maura non aveva sentito la fine della frase, si era messa a correre verso l'argine del fiume, dove era stato ritrovato il cadavere.

Una volta giunta sul posto si era catapultata sulla salma, si era inginocchiata e aveva aperto il sacco nero in cui era avvolta. Una volta visto il volto cianotico e gonfio che conteneva scoppiò a piangere.





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