Capitolo 3
-Rose mi dispiace tanto per quello che ti è successo.
Le parole di Liz mi ricordarono che tutte le persone a me più care al mondo sono morte.
Era destino che succedesse Liz.
-Rose. - disse la madre di Liz - Ti ringraziamo tantissimo per aver
contribuito alla nostra salvezza, senza di te forse anche noi saremmo
morti adesso. L’idea di tornare alla mia vita passata non mi
piace ma almeno stiamo al sicuro.
-Di niente, Jessica. - risposi io
-Adesso che abbiamo chiarito tutto potete andare nelle vostre
stanze, tra poco faremmo la colazione tutti insieme per metterci
d’accordo su alcune cose. - disse la regina Tatiana.
Sapevo che con ‘metterci d’accordo su alcune cose’
voleva dire che ci avrebbe detto quello che dovevamo fare, ed io andavo
in bestia quando qualcuno cercava di darmi ordini.
I guardiani ci condussero alle nostre stanze e nessuno aveva parlato
durante il tragitto. Per fortuna la stanza di Liz era accanto alla mia
ed io la accompagnai dentro;
-Wow! - disse lei alla vista di quel lusso. -E’ magnifico!
-Lo so. - risposi io.
-Rose, mi dispiace,per un momento sono stata distratta da tutto questo
e mi sono dimenticata della tua situazione. - Amavo la premura di Liz
nei miei confronti e mi dimostrava ancora una volta che teneva a me ma
capivo che fosse meravigliata da tutto quello che la circondava,
anche io avrei reagito allo stesso modo se non fossi occupata a
pensare a come vendicare la mia famiglia.
-Te l’ho detto Liz, era destino che tutto questo accadesse, non puoi farci niente e neanche io.
-Adesso vorrei farmi una doccia e suppongo che quella porta lì
mi condurrà al bagno - cercò lei di distrarmi
-Penso di si. Adesso ti lascio e ci vediamo dopo.
Come previsto, la regina Tatiana ci fece chiamare ma prima mandò
qualcuno dei suoi servi con dei vestiti ‘adatti’. Devo dire
che la regina ha bei gusti; il mio vestito era color pesca stretto alla
vita da una piccola cinturina color marroncino chiaro.Mi stava
semplicemente a meraviglia quel vestito e i miei capelli mossi lasciati
cadere all’indietro completavano il mio look.
Da quando mi aveva svegliata per portarmi da Liz, Dimitri non si
è fatto più vedere, speravo che a questo
‘incontro’ con la regina ci fosse stato; la sua presenza mi
dava molta sicurezza e non riuscivo a spiegarmi del perché uno
sconosciuto(anche se in qualche modo mi aveva salvato la vita) mi dava
quella sensazione.
Avanzammo lentamente verso il salotto dove si sarebbe tenuta la
colazione insieme alla regina. L’interno di quell’edificio
era bellissimo, non mi era mai piaciuta l’arte o qualcosa che sia
legata ad essa, ma quel castello era qualcosa di meraviglioso.
-Entrate prego.- ci invitò Tatiana.
La regina invitò i genitori di Liz a sedersi vicino a lei ed io
e Liz ci sedemmo vicino a suo padre mentre Charlotte si sedette vicino
a Jessica.
-Allora, partirete per il Montana domani. - a quelle parole mi
stavo quasi per strozzare con la fetta biscottata, sì, sul
tavolo ci stavano cibi che non avevo mai visto, ma io mi sono limitata
ad una fetta biscottata insieme a Liz mentre sua sorella e i suoi
genitori avevano preferito qualcosa di più raffinato.
-Così presto? - domandai io
-Là seguirete le lezioni previste per i giovani Moroi e verrete
presentati a tutta la scuola. - l’idea di essere osservata da
chissà quanta gente mi piaceva ma non in quel caso. A scuola
tutti i ragazzi mi guardavano e a me non dispiaceva affatto o quando il
pubblico mi guardava mentre vincevo i concorsi di karate, ecco, in quei
casi mi piaceva essere osservata.
-Capisco. - mi limitai a rispondere.
Liz e la sua famiglia non dissero una parola durante la colazione e non
ne capivo il motivo ma non mi tormentai con questo pensiero ma mi
limitai solo a mangiare.
Dopo aver finito, la regina c’invitò a fare il giro del
castello e della corte, ovviamente solo io,Liz e Charlotte andammo
poiché i genitori di Liz già conoscevano quel posto.
-E’ incantevole questo luogo. - disse finalmente Charlotte
-Sono allegra che ti piaccia, cara. - rispose la regina con un sincero
sorriso. Charlotte sembrava molto a suo agio, parlava così
tranquillamente con la regina mentre io e Liz spalancavamo la bocca ad
ogni cosa che vedevamo. Dopo qualche ora il giro finì ma era
ancora presto per pranzare così io e Liz siamo andate di nuovo a
vedere il magnifico giardino, accompagnate dai guardiani che non
ci perdevano mai di vista,non fu pesante averli vicini, : non parlavano
e la loro presenza non si notava nemmeno.
-Vorrei rimanere qui per sempre! - esclama Liz.
-Dai Liz, forse alla nostra nuova scuola sarà uguale.
-Rose, stiamo andando a scuola, non è mai bello.
-Uh , Liz che fa la cattiva, questo ruolo appartiene a me. - dissi io
dandogli una leggera gomitata ed erano quelli i momenti che ancora mi
permettevano di rimanere attaccata alla normalità. Si fece ora
di pranzare ma questa volta la regina Tatiana non si unì a noi,
ed era meglio, :quella vecchia mi dava sui nervi.
-Ragazze come vi sentite? - chiese il padre di Liz.
-Stiamo bene signor Donovan - risposi io sorpresa dalla sua domanda.
-Intendo la medicina, dovevate prenderla ieri tutte e due. Di solito se
non la prendete nel giorno stesso i geni Moroi si fanno sentire.
-Per adesso niente. E tu Liz?
-A me fanno male le gengive.
-E’ normale, i canini devono uscire ma non ti preoccupare, non
resteranno fuori, potrai farli ritrarre come dei denti normali e
solo al momento del nutrimento li userai. Quando i Moroi sono nel loro
ambiente li lasciano in bella vista. - ci spiegò il signor
Donovan.
-Ma non possiamo usare un bicchiere o una cannuccia? - dissi io -No
Rose, i Moroi non hanno mai fatto così. - disse divertita la
madre di Liz.
-C‘è sempre una prima volta. - aggiunsi io.
Finito il pranzo, Liz voleva girare ancora per la corte del castello.
Ci accodammo sotto un albero quando dietro di me sentì una voce:
-Rose. - balzai in piedi, era Dimitri
-Ciao Dimitri. Dove eri sparito?
-Ero a sbrigare delle faccende per il vostro viaggio. - quando disse
vostro era ovvio che non c’era bisogno di presentargli Liz
già sapeva chi è.
-Liz ti anticipo prima che tu mi chieda chi è lui.
Ti presento Dimitri, un guardiano come quelli che vedi qui intorno a
noi.
-Rose, mi fai sembrare una cretina. - disse lei dandomi una gomitata e sorridendo
-I vostri bagagli sono stati preparati.
-Già? - dissi io.
-Sì. - rispose lui e se ne andò.
-E’ tutto così folle.
-Lo so Liz ma questo è il nostro vero mondo.
Io e Liz eravamo ansiose di partire anche se era troppo presto.
Giravamo ancora per la corte quando ci imbattemmo in un cespuglio di
rose rosse, odiavo quei fiori ed era strano perché il mio nome
dava alla memoria quei fiori ma Liz le adorava e di conseguenza ne
raccolse uno.
-Lo porterò con me.
-Ma si seccherà Liz.
-Non fa niente, mi ricorderà questo posto.
-Avremmo altre occasioni di tornare qui. Liz prese comunque quel fiore
e lo mise dentro ad un libro. Ci siamo recate nella mia stanza per
attendere che qualcuno ci chiamasse per la cena ed una donna sui
quarant’anni ci portò dei vestiti che avremmo dovuto
portare per la cena incluse le scarpe. A me danno un paio di jeans
attillati ed una camicia bianca molto elegante e delle scarpe con tacco
12 nere. Liz aveva ricevuto un vestitino bianco abbinato a delle scarpe
nere.
-Ragazze, tra un’ora dobbiamo cenare, cominciate a prepararvi. - ci disse Charlotte.
-Ok. Io e Liz ci preparammo per bene e con mio grande piacere Dimitri
venne e ci accompagnò alla sala dove si sarebbe svolta la cena.
- Siete magnifiche ragazze! - esclamò Tatiana
-Grazie. - si limitò a rispondere Liz.
Dimitri rimase in piedi vicino a me, con lo sguardo che sembrava
cogliere ogni cosa intorno a lui e questo mi rassicurava. La cena fu
noiosa perché Tatiana ci parlò dell’etichetta dei
Moroi e allora capì perché i genitori di Liz erano
scappati da quel mondo. Io e Liz ci siamo salutate ed ognuna
andò nella sua stanza.
-Arrivederci Dimitri. - dissi io rivolgendomi a Dimitri
-Ci vediamo domani Rose. - e se ne andò.
Crollai immediatamente e feci il sogno più bello della mia vita:
io e la mia famiglia ci trovavamo nel salotto della mia vecchia casa a
Los Angeles.
-Rose, come stai? - domandò mia madre.
-Male mamma, mi mancate.
-Noi saremmo sempre qui con te principessa.- disse mio padre,odiavo
quando mi chiamavano così ma sapevo che quel nomignolo che mio
padre mi aveva dato era un segno d’affetto,
-Mostriciattolo vieni qua e dammi un abbraccio. - disse Ron
-Riccio! - e corsi verso di lui.
-Scusa di non averti portato il pettine per i capelli.
-Tranquilla, non c’è ne bisogno.- e mi fece un sorriso
-Rappresenta con orgoglio il nome dei Dragomir, rappresenta il drago figlia mia. -disse mio padre.
-Ti renderò fiero papà! - e lo abbracciai tra singhiozzi
e lacrime. Il sogno finì subito e fui costretta a svegliarmi
dopo che Liz era balzata nel mio letto saltellando come una bambina.
-Liz ti stacco la testa se lo fai ancora! - e mi tirò le coperte sapendo che scherzavo ovviamente.
-Sai che una lotta con i cuscini è inevitabile? - presi il
cuscino intenta a lanciarglielo quando Dimitri apre la porta e il
cuscino finì dritto nella sua faccia.
-Scusami, non era rivolto a te quel cuscino. -dissi e dopo lanciai una veloce occhiataccia a Liz.
-Non fa niente. - disse lui e raccolse il cuscino posandolo sul letto
-Tra un’ora c’è la colazione e subito dopo
partiamo. - e dopo averci detto questo chiuse la porta e se ne
andò.
-Hai sentito il tizio, ci dobbiamo preparare. - fece lei segno verso la porta chiusa e subito dopo se ne andò anche lei.
-Ok.
-Mi sa che questa qua pensa che io sia una poveraccia che non ha
vestiti. - dissi tra me e me pensando che il secondo lavoro di
Tatiana è quello di fare la stilista per me e Liz, infatti ci ha
mandato altri vestiti da indossare. M’infilai il vestito
attillato bianco e i sandali, che erano molto eleganti per essere dei
semplici sandali.
-Rose sei bellissima!- disse Liz alla mia vista.
-Andiamo a mangiare che non c’è la faccio più!
-Rose… - e sentì il tono notevolmente cambiato di Liz.
-Dimmi Liz, è successo qualcosa?
- Ieri sera, prima di andare a dormire mi sono apparsi i canini.
-E‘ quindi? Perché sei così preoccupata? - domandai io incuriosita.
-Visto che tu sei preoccupata del fatto che ancora non hai subito
nessun cambiamento non volevo parlarti di questa cosa. - disse lei
ovviamente a disagio.
-Io non sono preoccupata, Liz.
-Rose, non mentire, ti conosco troppo bene.
-Va bene, si è vero sono preoccupata però non fa niente,
non ti devi sentire a disagio di parlarne con me di questa cosa che
è super figa!
-Ok Rose.
I guardiani ci hanno accompagnate alla sala colazione e mi
domandavo perché io non avevo ancora avuto nessun segno
della mia trasformazione, forse quella medicina mi aveva veramente
annullato i geni Moroi. Fortunatamente Dimitri si unì a noi.
-Ciao Dimitri.
-Ciao Rose.
-Dimitri poso farti una domanda?
-Dimmi.
-E’ possibile parlare con la regina?
-Certo, sarà contenta che tu voglia parlarle.
-Posso parlarle prima della colazione?
-Certo. Il suo ufficio e su questo corridoio - e mi indico una porta alta.
-Liz io devo fare una fermata prima della colazione, ci vediamo dopo -
e lasciai la mia amica dirigendomi insieme a Dimitri verso
l’ufficio di Tatiana. Bussai e da dietro si sentì la sua
voce.
-Chi è?
-Sono Rosemarie vostra altezza - mi rivolsi a lei così solo
perché me lo aveva consigliato Dimitri, se no sarei entrata
senza bussare e dandole del tu.
-Entra cara - e andai verso la sedia libera davanti alla sua scrivania.
-Cosa ti porta così presto da me?
- Li…Elizaveta, la mia amica ha già subito parte del cambiamento, ma io no.
-Forse lo subirai più tardi.Ti faremo visitare immediatamente quando arriverai alla San Vladimir.
Dimitri mi accompagnò alla sala colazione ma nessuno di noi
disse qualcosa. Mi accomodai vicino a Liz e prendo non so cosa dal
tavolo cominciando a mangiare.
-Rose, diventerai obesa! - esclamò Liz.
-Mi sacrifico, il cibo è oro! - e presi una fetta con una crema
di cioccolata simile alla Nutella ma cento volte più
buona.-Vorrei sapere come si chiama questa qua? - e indicai la mia
fetta di pane piena di quella cioccolata.
-Si chiama Finetti - rispose Charlotte, non me ne ero accorta ma
Charlotte parlava pochissimo e capì il perché solo
adesso, lei era una modella famosissima in tutto il mondo e gli piaceva
il suo lavoro ma dopo quello che era successo non avrebbe potuto
svolgere più il suo lavoro. La polizia o qualcuno altro avrebbe
notato la loro sparizione e lei non potrebbe apparire in pubblico senza
che qualcuno gli domandasse dov’è sparita la sua famiglia.
Come aveva detto Dimitri, fummo accompagnati subito all’aereo che
ci avrebbe riportati indietro in America. Come le altre volte abbiamo
fatto diverse ‘fermate’ per cambiare gli aerei. Il viaggio
l’ho passato dormendo, forse l’ansia mi sarebbe passata.
Dopo ore di viaggio siamo finalmente arrivati alla San Vladimir.
Ringrazio infinitamente VampireAddicted per l'aiuto alla realizzazione di questo capitolo. Buona lettura!
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