Yellow cadaver

di Clerya
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Quell'appartamento aveva un non so che di triste. Forse le tende sporche, o le mosche suicidate accanto ai finestroni verde nausea. C'era un cadavere. Era lì. Era morto. E sorrideva. Mi avvicinai ma era un perfetto sconosciuto. Chiamai il 115 ma non c'era campo. Era inquietante. Bloccato in un appartamento putrido con un cadavere sconosciuto. Cercai di indagare nel passato di quel poveretto. Mentre la mente si faceva strada, tra quelle foto tanti umani mi sorridevano. Erano i miei compagni. Uno scrittoio faceva posto ad un libro zeppo di parole sconnesse: "Io morto, tu morirai è questa la vita." Era la mia firma quella e iniziai ad aver paura.




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