Ringraziamenti

di Vanexius
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''Mamma'' 

Un vettore silenziosamente esce dalla schiena candida della piccola.

''Mamma'' 

La voce bassa e limpida si dilegua nell'aria gelida. 

''Mamma, perchè non mi hai portata con te?'' 

La voce rotta dal pianto della bambina rimbombò in quella stanza fredda. 

''Quell'uomo ha giocato con me. A me non piaceva quel gioco, ma ho dovuto per forza giocarci. 
Quell'uomo non è mio padre. Ecco perchè l'ho ucciso. '' 


Fu la dichiarazione della rosa, davanti a un ritratto di una donna. 
Il cimitero era vuoto, tutti a scappare appena videro le corna. Non aveva molto tempo prima che in quella cappella ci sarà un interruzione brusca della polizia. 

''Mamma, grazie di tutto, ma mi dovevi portare con te.'' 

Si accovacciò sulle sue ginocchia, passando una mano sulla foto della donna in contemporanea sentì dei colpi di arma di fuoco. Si asciugò le lacrime perchè non voleva farsi vedere debole davanti alla madre. 

''Un giorno verrò da te e giocheremo insieme!'' 

Sorrise candidamente, uscendo dalla cappella. 

''Promesso'' 

I vettori fecero una strage in quel cimitero nero che ora era tinto di rosso. Si era liberata dalla rabbia e nostalgia. Si sentiva libera, per il momento.
Voleva andare dalla madre, per rivedere il candindo sorriso, per abbracciarla e per starle accanto, proteggendola come lei aveva fatto il giorno della nascita della bambina. La madre ha lottato per fare vivere sua figlia, morendo felicemente. E per questo che la ringrazia e l'ama. Petchè è impossibile odiare una madre. 




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