Wish
you were here
Ieri
sera Matt mi ha chiesto di sposarlo. Ho accettato. Sono felice, tanto
felice. O
almeno lo ero ieri sera e questa notte quando abbiamo fatto l'amore due
volte.
Adesso però che il sole è altro nel cielo e il
letto accanto a me è freddo mi
metto a sedere sul letto e guardo l'anello e penso che la prima cosa
che farò
quando arriverò in caserma sarà dirlo a Shay, ma
non potrò farlo e
all'improvviso un grande senso di malinconia e tristezza invade il mio
corpo.
Lascio che le lacrime mi bagnino le guance e penso a quanto sarebbe
stata
felice di apprendere la notizia, lei che mi ha sempre spinto verso
Casey, lei
che ci vedeva già come la coppia perfetta.
-Oh Leslie.- sussurro tra le lacrime -So che adesso sei in un posto migliore, sei
lassù e vegli su di noi ogni giorno, ma vorrei tanto che
fossi ancora qui in
mezzo a noi, vorrei ancora poter condividere questo viaggio chiamato
vita
insieme a te.-
-Gabby.- il volto di Matt fa capolino
dalla porta della camera -Tutto a posto?-
Annuisco
in silenzio e sorrido asciugandomi le lacrime.
-Sicura?- chiede venendo a sedersi sul
letto.
-Sicura.- gli sorrido stringendogli la
mano.
-Se c'è qualcosa che ti turba non esitare
a
dirmelo.- dice baciandomi la mano -Non
voglio che tu soffra da sola.-
-Shay.- dico mentre gli occhi mi si
riempiono di nuovo di lacrime -Ho pensato
subito a lei questa mattina quando ho aperto gli occhi, ero
così felice
all'idea di mostrarle l'anello e invece ...- Matt mi stringe
a sè e io mi
abbandono completamente alle mie emozioni.
Non
amo piangere di fronte agli altri e non è una cosa di cui
vado fiera nemmeno in
questo momento, ma a volte il dolore è così forte
che penso il cuore mi stia
per scoppiare nel petto da un momento all'altro. Perchè in
fondo è stata anche
colpa mia, non importa quanto le persone cerchino di farmi cambiare
idea, se
non avessi scambiato il mio posto con quello di Shay lei oggi sarebbe
ancora
qui. So che dovrei perdonarmi e so anche che Shay è in un
posto migliore ora,
ma non riesco a non pensare a quel giorno e più ci penso
più mi sento in colpa.
Shay
era la mia migliore amica e la mia compagna, il miglior paramedico che
io abbia
mai conosciuto e che mai conoscerò. La vedevo ogni giorno,
sapevo di poter
contare su di lei per qualsiasi cosa, mi fidavo di lei come di pochi
altri, le
volevo un mondo di bene, era una ragazza speciale e se n'è
andata troppo presto
lasciandosi dietro una scia di dolore straziante.
-Mi ha aiutato lei a scegliere l'anello, era
felice per noi, molto felice.- Matt interrompe il mio flusso
incessante di
pensieri e gliene sono grata -Ti lascio
ancora un po' da sola adesso, ma se dovessi sentirti triste di nuovo
chiamami,
ti prego.- aggiunge lasciandomi un delicato bacio a fior di
labbra per poi
uscire dalla stanza.
Matt
mi capisce, lui sa cosa vuol dire perdere una persona cara. Sono felice
di
averlo nella mia vita, non avrei potuto chiedere un uomo più
dolce e premuroso
per me.
Poco
prima di varcare la porta della caserma lascio la mano di Casey. Tutti
sanno
che ci frequentiamo, ma preferiamo non lasciarci andare a troppe
smancerie in
pubblico.
-Casey, ho bisogno di parlarti.- la voce
profonda del comandante Boden richiama la nostra attenzione.
Sorrido
a Casey e lo guardo allontanarsi in direzione dell'ufficio di Boden.
La
sala comune è affollata come al solito: Mouch se ne sta sul
divano a guardare
la tv, Herrmann beve una tazza di caffè mentre legge il
giornale, Otis e Cruz
giocano a carte, Mills si sta servendo un piatto di bacon e uova e
Sylvie è
intenta a leggere un libro.
-Severide?- chiedo non vedendolo nei
dintorni.
-Sarà fuori al tavolo della squadra.-
risponde Mills andando ad accomodarsi al tavolo.
-Grazie, vado a controllare.-
Mi
dirigo al tavolo della squadra sicura di non trovarlo lì,
quando sono entrata
non ci ho fatto caso, ma non mi sembrava di averlo visto e infatti non
c'è.
-Ragazzi, Severide?- chiedo attirando
l'attenzione di Capp e Newhouse.
-Mi spiace, ma questa mattina non si è
ancora
fatto vedere.- dice Capp dispiaciuto allargando le braccia -Perchè lo cerchi?- chiede poi
curioso.
-Volevo ... sapere come sta, tutto qui.-
taglio corto sorridendogli per poi rientrare in caserma.
Perchè
cerco Severide? Voglio parlare con lui, voglio sapere come sta, voglio
dirgli
che se ha bisogno di sfogarsi con qualcuno io sono qui.
Da
quando io e Casey gli abbiamo offerto di stare a casa nostra Severide
non ha
dormito nel suo letto nemmeno una notte. Non so dove vada e cosa faccia
e sono
seriamente preoccupata per lui e solo questa mattina quando ho pensato
a Shay
ho capito che dovevo parlargli.
Faccio
un giro veloce per la caserma e lo trovo: se ne sta nel suo stanzino
chino
sulla scrivania con la testa fra le mani. Non vorrei disturbarlo, ma
voglio
davvero sapere come sta.
Busso
alla porta di vetro e la apro lentamente.
-Dawson.- nel suo tono di voce avverto
stupore e curiosità -Cosa posso
fare per
te?- chiede poi alzandosi dalla sedia.
Ha
gli occhi arrossati, probabilmente ha pianto e non ci vuole un genio
per capire
quale sia il motivo.
-Come stai?- chiedo rimanendo in piedi
davanti a lui.
-Bene.- mi sorride.
-No, Kelly, voglio sapere come stai davvero.-
dico guardandolo negli occhi -Con me non
funziona, lo sai.- lo avviso.
-Gabby, senti, ti ringrazio per esserti
preoccupata per me, ma sto bene.- dice stringendo i pugni e
una lacrima gli
riga la guancia.
-Non volevo farti piangere, scusa.- dico
avvicinandomi a lui, incerta se abbracciarlo o meno.
-Vorrei ... vorrei solo che ... perchè
proprio lei?- Kelly mi guarda interrogativo e arrabbiato
attraverso lo strato
di lacrime che gli riempie quei suoi occhi azzurri limpidi come il
cielo
d'estate.
-E' una domanda che mi faccio spesso anch'io.-
confesso prendendogli la mano -E mi dico
che era troppo speciale per rimanere tra noi.-
Severide
mi abbraccia e continua a singhiozzare, lo stringo più forte
che posso perchè
voglio fargli sapere che se ha bisogno io ci sono.
-Scusa.- dice sciogliendo l'abbraccio e
asciugandosi le lacrime.
-E' tutto a posto.- gli sorrido -Ne avevi bisogno.- aggiungo
accarezzandogli il braccio.
Kelly
si siede sul bordo del letto e fissa il vuoto con aria assente. Sta di
nuovo
pensando a lei.
-E' in un posto migliore adesso, non devi
essere triste per lei.- dico nel tentativo di distrarlo.
-Non capisci.- ribatte lui aggressivo -Shay era tutto era tutto quello che avevo e
adesso che lei non c'è più io non ho
più niente. Sono solo e sempre lo resterò.
Tu hai Casey e tuo fratello e la tua famiglia, tutti hanno qualcuno da
cui
tornare la sera, qualcuno che si preoccupa per loro. Tutti tranne me.
Per come
la vedo io potrei morire anche oggi stesso e a nessuno importerebbe.
Shay era
la cosa più preziosa della mia vita, l'unica persona per cui
avrei dato la
vita, l'unica di cui mi importasse davvero, l'unica che amavo. Senza di
lei la
mia vita è vuota, io sono vuoto.-
Le
parole di Severide mi hanno paralizzata, non riesco nemmeno a pensare.
Non
volevo farlo stare male, volevo solo fargli sapere che ci sono e che
non è solo
nella sofferenza. Non ha funzionato, l'ho solo ferito più di
quanto non lo sia
già.
-Sei una persona stupenda Kelly e non sei
solo. Questa caserma è la tua famiglia e noi tutti ti
vogliamo bene e sai che
puoi contare su me e Casey per qualsiasi cosa.- mi siedo
accanto a lui sul
letto e gli appoggio una mano sulla schiena.
-Grazie.- mormora tenendo lo sguardo
fisso a terra -Ma nessuno di voi
potrà
mai prendere il posto di Shay, nessuno! E dovete lasciarmi ...-
le parole
gli muoiono in bocca, stringe i pugni e li sbatte sulle sue cosce
nell'evidente
tentativo di dominare i suoi sentimenti.
Lo
guardo lottare contro se stesso, mentre cerca di trovare la strada che
lo
condurrà fuori dal tunnel del dolore e vorrei tanto poter
fare qualcosa per
aiutarlo, ma so che solo Shay potrebbe farlo.
Ripenso
alle sue parole e capisco che io posso solo lontanamente immaginare
quanto stia
soffrendo.
E'
sempre stato un tipo solitario Severide ma prima aveva
Shay che gli voleva sinceramente bene e che
si preoccupava per lui come una mamma, una sorella, una fidanzata. Ma
adesso è
solo, su questo ha ragione.
Mi
si stringe il cuore a vederlo così, Kelly Severide, il
donnaiolo, l'uomo forte
e coraggioso, un pompiere, se ne sta qui seduto su una brandina a
piangere la
morte dell'unica persona che davvero amasse e l'unica che davvero lo
amava.
Mi
sento di troppo in questa piccola stanza, è come se Shay
fosse seduta tra di
noi, ma in questo momento è Kelly ad avere bisogno di lei,
così gli stringo
forte la mano e mi alzo dal letto e prima di uscire dalla stanza mi
volto a
guardarlo e prego il Signore che lo aiuti a superare questo dolore che
lo sta
uccidendo.
Abbiamo
bisogno di Severide come del pane, possiamo solo imparare da lui.
E'
diventato un uomo che vive il suo dolore in silenzio e fa il suo lavoro
nel
migliore dei modi, due cose che ritengo molto nobili.
E
per quanto voglia aiutarlo so che il modo migliore per farlo
è lasciarlo stare
e aspettare che esca da solo da questo tunnel.
Torno
nella sala comune, mi siedo al tavolo e mi guardo intorno e
all'improvviso
capisco molte cose. Capisco il dolore di Severide, le sue parole, il
suo
sentirsi solo al mondo, il motivo per cui cerca di evitare il contatto
con le
persone, il perchè si riduca come uno straccio bevendo come
se non esistesse un
domani nei giorni liberi, ma soprattutto capisco che nessuno di noi
amava Leslie
Shay quanto la amava Kelly Severide e per questo unico semplice motivo
nessuno
di noi potrà mai aiutarlo.
spazio
autrice: questa os non ha molte pretese, mi
è venuta l'idea mentre guardavo le puntate tre e quattro
della terza stagione e mi sono ritrovata a scirvere sul dolore di
Dawson e Severide. Non ho ancora accettato la morte di Shay (che era e
rimarrà sempre il mio personaggio preferito) e spesso mentre
guardo gli episodi mi ritrovo a pensare a come sarebbe tutto diverso se
lei ci fosse ... fatta questo piccolissimo excursus
personale, ringrazio chiunque abbia preso tempo per leggere! Se vi va
lasciatemi una recensione e fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe
piacere!
Alla prossima! Un bacione a tutti!
p.s.= Shayveride is the
way!
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