Pioggia di lacrime

di lapoetastra
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Quando ho guardato "Le quattro piume", non mi aspettavo molto.
Credevo fosse solo un altro dei tanti film che mi hanno fatto compagnia nelle più fredde giornate invernali, davanti ad una cioccolata calda, da vedere e poi dimenticare come se niente fosse.
Ma, alla fine, quando sono comparsi i titoli di coda, ho capito che non era affatto così.
Perchè tu, con i tuoi occhi da cerbiatto ed il tuo volto espressivo e delicato, mi eri già entrato nel cuore, riempendolo e scaldandolo in un modo che non credevo fosse possibile.
Ma invece è successo, così, inaspettatamente.
Sono uscita di casa, poi, con il tuo volto ancora impresso nella mente come un marchio indelebile.
Pioveva, quel giorno, ed io non avevo l'ombrello.
Non ho potuto evitare di notare gli sguardi preoccupati della gente, intorno a me, che si chiedeva sottovoce se stessi piangendo.
Ed io sorridevo, perchè non erano lacrime, quelle che mi rigavano le guance, ma solo gocce di pioggia.
Quando sono tornata nella mia abitazione, al caldo e all'asciutto, ho subito cercato il tuo nome su Internet.
Era così dolce, così melodioso, così simile ed adatto alla tua persona.
Ma poi ho visto che accanto alla data in cui eri nato c'era anche qualcos'altro.
Altri numeri: un altro giorno, un altro mese.
Un altro anno.
Ed il mondo mi è crollato addosso.
Non poteva essere, non era vero.
Forse si trattava di uno scherzo, un inganno, un errore.
Tu dovevi essere lì fuori, da qualche parte, ed io ti avrei incontrato, prima o poi.
Ma non era così, e non aveva senso fingere di non capire.
Non eri che un mucchio d'ossa sotto terra, ormai, nulla più.
Sono uscita di casa, allora, con quella data ancora impressa nella mente.
Per strada non potevo fare a meno di notare la gente che mi osservava preoccupata.
Si chiedeva sottovoce se stessi piangendo.
Io ho alzato gli occhi verso il cielo, dove forse avrei ancora potuto vederti.
Ed ormai aveva smesso di piovere.




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