A.A.A. Renna aiutante cercasi

di Astrid 5E
(/viewuser.php?uid=103250)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


"A.A.A. Renna aiutante cercasi"


*ATTENZIONE! Per te che sei passato subito a leggere questa fic e non lo sai: In questa flashfic sono stati inseriti dialoghi con forti accenti toscani, che ho deciso di enfatizzare a scopo satirico. Spero non se la prenda alcun Toscano - maremma ‘mpestata! – e buon divertimento! *
P.S. Spero che le mie traslitterazioni siano comprensibili! ^ . ^

(Sì, ho fatto copia-incolla e aggiunto alcune modifiche! Vedo che sei stato attento!)
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
Qualcuno bussò alla porta.
 
“OH Babbo!”
 
“Oh, chi è a quest’ora della notte?” pensò Babbo.
Il giorno seguente si sarebbe dovuto preparare per la sua annuale scarrozzata in giro per il mondo, non poteva rimanere alzato troppo a lungo!
 
“OH Babbo, l’è vo’ apprire stah porta onno?”
“Va bene, va bene! Eccomi, sto arrivando!” Goffamente il povero nonno si alzò dalla poltrona davanti al focolare, per andare ad aprire.
 
Spalancata la porta di castagno, tuttavia, si trovò davanti un altro nonno.
“Ehilà!”
Il signore dal naso importante e la testa pelata si risparmiò qualche convenevole di troppo e si tolse dall’uscio.
Babbo era confuso, perplesso e sorpreso. “Scusi, ma lei chi è?”
 
“OH Babbo!” continuò l’altro “Le s’è daffàh i rehali o no, eh?”
“Scusi?”
“Shé poho daffare, l’è chrushale portarli hentro il 24, sennò…” si accomodò sulla poltrona “Sennò hè ddue, heh!”
“… Temo di non seguirla.”
 
Ci volle ancora molto tempo prima che Babbo riuscisse a capire cosa quello strano uomo – dal particolare tic di nascondere il collo nelle spalle – voleva dirgli, e alla fine non era neanche veramente sicuro di aver capito.
 
Solo, si era ritrovato fuori dalla sua stessa porta, con un foglio in mano e un valigione affondato nella neve ai suoi piedi, a fargli compagnia; sul foglio, un numero rosso spiccava sulle sottili righe bianche, assieme ad uno scritto:
 
2 – Le se poteva fah meglio, eh! –
 
Babbo non era certo di nulla, se non di un fatto: era stato licenziato.
 

 
“E’ tempo di una bella vacanza, che ne dici Rudolf?”
 

-------------------------------------------------------------------------------------------------------
N.A.

E finisce così, senza infamia e senza lode! (?)
Solo per la cronaca, dato che può non essere chiaro a molti: la parte finale – quella del due sul foglio di carta – è un richiamo al modo in cui il Birillo era solente “impaurire” chi cercava a tutti i costi di saltare le interrogazioni: “Non vieni? Pigli due”
Sempre detto nel suo simpatico accento Toscano, non dimentichiamocelo!
 
Spero vi abbia fatto fare un sorriso! (di qualsiasi genere)
In ogni caso, sono già pronta a ricevere pommidori o altre ortolagginerie, che di verdura ne mangiai poca, tra un cotechino e l’altro! X3
 
Mi assento! Ci vediamo da qualche parte!
Buone vacanze! (ancora per poco) Ciaooo!

P.S. Se avete dubbi o scrivo così male da non avervi fatto capire niente, me ne scuso, ma resto a disposizione per eventuali chiarimenti! 
(Sì, perché ancora non vi ho rotto abbastanza)
 
Astrid.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2973265