Aspettando la fine. Sperando in un nuovo inizio.

di funcool88
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15:30

Oggi è stata una giornata strana. Abbiamo parlato molto poco, e fatto ancora meno. A parte il minimo indispensabile per capirsi, nessuno dei due ha proferito più di quanto fosse necessario. Da stamattina non abbiamo fatto altro che ciondolare qui nella nostra tana "sicura", con la differenza che se prima parlavamo, ridevamo e ci raccontavamo di tutto, adesso anche bisbigliare ci sembra un'affronto alla vita. 
Il solo pensiero di poter in qualche modo attirare quelle bestiacce ci rende totalmente apatici e privi di qualsivoglia forma di svago. In realtà la vicenda di ieri ci ha fatto riflettere. Siamo stati colti impreparati, alla sprovvista. Come potevamo sapere che quei fetidi mostri si sarebbero evoluti in un lasso di tempo così breve...
Non siamo preparati per il mondo là fuori, non abbiamo abbastanza risorse. Se dovessero mutare ancora? Se dovessero che so, mangiare un volatile e in qualche modo assorbirne il DNA e acquisire la capacità di volo? Non voglio neanche pensarci...
Ho comunque intenzione di far scorta di petardi, visto che siamo in periodo natalizio e trovarli è molto facile, e di biglie di vetro, dovessi distrarre ancora quelle bestie schifose. Credo mi prenderò anche una fionda, se li colpisco al collare magari danneggio i loro sensi ultra-sviluppati, non saprei. Ormai anche le idee più stupide e bizzarre sembrano trovare un senso in questa paradossale situazione kafkiana.

22:00

Anche questa giornata è scivolata lentamente al suo epilogo, ma sorprendentemente oggi ci siamo in qualche modo fatti coraggio risvegliandoci da quel torpore che ci opprimeva. Siamo andati a prendere quelle due cosette in caso di incontri sfortunati e abbiamo fatto un piccolo giro di perlustrazione in religioso silenzio, portanto con noi anche qualche vivero per i giorni a venire.
Girare la città al buio, senza illuminazione alcuna, nel silenzio più totale... è inquietante quanto rilassante. Le stelle che di giorno brillano sulla strada grazie alle migliaia di vetri rotti che giacciono per terra, la sera sono al loro posto, come sempre. 
Avevo voglia di guardare un po' le stelle, senza far ninete di particolare. Mi ricorda sempre quanto piccoli e insignificanti siamo noi e il respiro di tempo che chiamiamo vita. 
Domani non so cosa faremo, c'è rimasto ben poco da fare e da esplorare, l'unica opzione sarebbe lasciare questo posto per l'ignoto. Dirigersi verso una nuova città, cambiare completamente luogo. Magari nell'anno nuovo se ne riparla.
Per ora ce ne rimaniamo qua, in attesa di non si sa bene cosa. Forse rimanere qua diventerà troppo pericoloso per noi. Non so dire niente con certezza. Questa parola ha perso di significato da diversi giorni ormai.
 




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