Diana_Mamma e Papà

di SalvamiDaiMostri
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Sherlock sedeva sulla poltrona di John accanto al camino acceso. Sulle sue ginocchia teneva Diana, con la testa accoccolata sul petto dello zio che la cullava e le accarezzava di capelli dolcemente. 
“Raccontami com’erano mamma e papà” Sherlock per un attimo si immobilizzò. Portò lo sguardo alla foto della coppia felice riposta sul ripiano del caminetto, poi riprese a cullarla e accarezzarla e cominciò:
“I tuoi genitori erano le persone più coraggiose che io abbia mai conosciuto. Si amavano così tanto... La tua mamma era più bella di chiunque altra... Hai i suoi occhi sai? Era una donna forte, intelligente, brillante” 
“Era tosta la mia mamma!” lo interruppe la bambina, Sherlock sorrise 
“Sì, Diana, la tua mamma era davvero tosta. Mi diede parecchio filo da torcere, ma capii subito che era la donna perfetta per tuo padre... Tuo padre...” la sua voce si strozzò per un secondo, la bambina osservava la sua espressione triste, ma lui riprese il racconto con determinazione: “Tuo padre era l'essere umano più coraggioso, gentile e saggio che abbia mai avuto la fortuna di conoscere. Era il mio migliore amico. Era molto forte anche lui sai? Mi ha salvato così tante volte e in così tanti modi... Ha fatto di me un uomo migliore. E io... Io nonostante tutto questo, non ho potuto salvarlo. Non ho salvato.. nessuno dei due...” Sherlock si portò le mani sul viso per nascondere quanto più possibile le lacrime alla bambina. Diana si alzò e abbracciò il collo di Sherlock 
“Ci sono io con te zio Sherlock, non piangere” all’udire quelle parole Sherlock abbracciò forte la bambina e, senza smettere di piangere, riuscì solo a dire 
“Grazie, grazie tesoro”.

 





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