The Scent.
A piichan e Akagi_san,
la prima perchè è fan della coppia, la
seconda per le sue bellissime recensioni.
Rikku non era
granché brava a fare la guardia.
Il fatto era che si
addormentava sempre.
Auron la
fissò, seduta ai piedi di un albero e pensò che
dopotutto aveva fatto bene a rimanere sveglio.
Diciamocelo, essere
morti aveva i suoi lati positivi.
Non avevi bisogno di
dormire per esempio e così potevi
rimanere di guardia tutta la notte.
Lanciò
un’occhiata a Rikku che dormiva, gli piaceva
quando lei si addormentava durante la veglia.
Ovviamente non
l’avrebbe mai ammesso, ma gli piaceva,
perché poteva rimanere a osservarla senza che lei se ne
accorgesse.
Quella ragazzina era
ridicola.
Era esattamente il suo
opposto.
Decisamente troppo
vitale, troppo allegra, troppo Rikku
per essere il suo tipo.
Eppure da qualche
tempo sentiva una sorta di sorda
attrazione verso di lei e questo lo innervosiva parecchio.
Era capitato spesso in
quel periodo che si fosse
ritrovato a fissarla.
In ogni caso lui non
era certo quel tipo d’uomo che aveva
bisogno di dare spiegazioni e Rikku aveva interpretato molte volte
quello
sguardo come diffidenza nei suoi confronti.
Si tolse il pesante
pastrano rosso e coprì, con
gentilezza quasi, la ragazza che dormiva.
Che poi qualcuno gli
doveva spiegare come si faceva a
dormire seduti.
Si
innervosì quando si accorse di non riuscire a
distogliere lo sguardo.
Si sedette accanto a
lei.
Era strano
perché quella sera la trovava particolarmente
bella, con quella pelle candida e quello sguardo da bambina e con quel
corpo
acerbo ancora in via di maturazione.
Le passò
delicatamente una mano sui capelli.
Poteva essere sua
figlia.
Rikku si mosse nel
sonno e piegò la testa sulla sua
spalla, mormorando qualcosa nel sonno.
Per un attimo temette
che si sarebbe svegliata, ma lei
non fece altro che stringersi a lui, tremando leggermente sotto la
giacca
rossa.
L’uomo
sorrise.
Dormivano tutti,
poteva permettersi di sorridere ogni
tanto.
Trovava quella
situazione ridicola.
Un trentacinquenne
morto invaghito di una quindicenne
viva.
- Jecht mi prenderebbe
in giro in eterno – borbottò
parlando da solo.
La ragazza per tutta
risposta borbotto qualcosa, qualcosa
che poteva essere benissimo “ho paura”,
“Auron”
o “nonna”, ma lui non ci fece troppo caso.
Rikku stava sognando.
Il suo era il tipico
sogno di un’adolescente alla sua
prima cotta.
Il sogno di una
ragazza che si era presa una sbandata per
un uomo più grande.
Che adorava, che
vedeva come un eroe, come un modello.
Sognava le braccia
forti di Auron attorno al suo corpo.
Sognava la sua mano
sui suoi capelli.
La sua voce nelle sue
orecchie.
E poi sognò
o forse le sembrò soltanto che un paio di
labbra si posassero sulle sue.
Quando Rikku si
svegliò aveva una strana sensazione.
Si era addormentata
all’aperto eppure non aveva freddo,
come se qualcosa l’avesse scaldata durante la notte.
Si passò
una mano sulle labbra ricordando il sogno che
aveva fatto.
Erano fresche e
inconsciamente sorrise.
Quando si
tirò in piedi ebbe una sensazione strana.
Le
sembrò di sentire il profumo di Auron su di sé.
Angolo
della pazza:
Ringrazio tutti coloro che hanno commentato "Dejavu", Akagi e Piichan
soprattutto (L) grazie mille! E tutti coloro che hanno commentato "Solo
un Bacio" [moglia mia], e pensare che quella fic doveva concludersi con
un bacio, in ogni caso sto lavorando al seguito, che però
probabilmente posterò nella categoria X2 percherà
ambientata quattro anni dopo.
The Scent vuole essere una storia più leggera, con i
personaggi IC, sperando di esserci riuscita, perchè non
tutte le storie devono essere per forza esplicite, con questi due che
si giurano eterno amore xD
Un'altra cosa, piichan ho letto tutte le tue AuRikku, credo ti
arriverà una mia mail a breve.
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