Quando il mitra non serve
Hiruma lanciò uno sguardo al suo mitra appoggiato sul
divano poco distante.
Se si fosse allungato un pochino forse sarebbe riuscito a
prenderlo e…
- Non ci pensare nemmeno – sillabò la voce gelida
di sua
moglie alle sue spalle – Non ti sarà di nessun
aiuto –
L’uomo roteò gli occhi.
Che vergogna.
Che disonore.
Lui, uno dei più famosi quarterback sulla piazza,
costretto a quel lavoro da donnicciola!
E soprattutto che puzza!
- Cretina, non penserai davvero che pulisca il culo del
moccioso – sbottò girandosi verso la donna.
Mamori lo fissò con astio.
- Si dà il caso che il “moccioso” in
questione sia tuo
figlio, quindi, ora tu, da bravo marito, gli cambierai il pannolino.
Perché se
non la finisce di urlare potrebbe venirmi una crisi isterica.
–
Il bambino, sdraiato sul fasciatoio, agitava
insistentemente le gambine cicciotte, piangendo senza sosta.
Hiruma si avvicinò con una smorfia disgustata sul volto
al figlio e, mantenendosi a una certa distanza, gli
aprì il pannolino
sporco.
Un odore poco piacevole si diffuse per la stanza.
- Ma che schifo! – borbottò gettandolo velocemente
nella
pattumiera.
Poi pulì il sedere del bambino, che si era
miracolosamente zittito e ora batteva allegramente le mani, divertito
nel
vedere suo padre alle prese con il borotalco.
Dopo avere sparso il talco un po’ ovunque, su suo figlio,
sul pavimento, sul fasciatoio, sulla sua maglietta nera, Hiruma gli
mise un
pannolino pulito.
- Fatto! – esclamò orgoglioso girandosi verso la
moglie e
tenendo il figlio sollevato con due mani, come un trofeo di battaglia.
Mamori gli sorrise e prese il figlio tra le braccia.
- E ci voleva tanto? – disse dandogli un bacio.
- Suppongo di no – rispose il marito.
- Ottimo – concordò Anezaki - Ora puoi pulire
tutto il
casino che hai combinato –
- Ma che?! Stupida manager! Torna qui! –
Ma Mamori era già uscita dalla stanza con un sorrisino
ironico stampato sul volto.
Anche questa è stata scritta per il Pannolini
Challenge indetto da Maki.
Ringrazio la mia lovva Lù che l'ha riletta e commentata.
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