Perdonami, Yuna... di LaMicheCoria (/viewuser.php?uid=53190)
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Lo so, c'è Cristal Heart in corso, ma il terribile morbo del "blocco dello
scrittore" mi ha colpita...forse è lo stress, non lo so...
Quando mi capita,
di solito per sbloccarmi, scrivo una cosa completamente diversa. Questa volta è
uscita questa.
Non so come sia venuta, anche perchè è la prima Flashfic che
scrivo, ma non lo so...le parole sono uscite da sole dalla tastiera.
E', come
scritto nel sottotitolo, una "What if...?", cioè, cosa sarebbe successo se Yuna
fosse stata costretta ad evocare comunque l'Eone Supremo.
Ripeto, non so come
sia, anche perchè affidare a Tidus pensieri di tale portata mi sembra quasi una
barzelletta (sì, non ho molta stima per lui), ma mi sembrava doveroso, in questo
contesto, lasciare che fosse lui (e nessun altro) a parlare.
Dopo aver
finito, vi lascio alla lettura.
(questa storia è stata scritta con la canzone
"Todokanai Ai to Shitteita no ni Osae Kirezu ni Aishi" di Gackt. Credo crei
molto la giusta atmosfera...)
Cade Yuna.
Cade fra le mie braccia,
lieve come il respiro che non vedrò più uscire dalle sue labbra.
Cade e
finalmente riposa.
Piange Lulu, piange per colei che ora giace senza vita fra
le mie braccia.
Piange
Rikku, piange per un destino che non è riuscita a cambiare.
Tace Khimari,
tace per quella vita che ora si è spenta per sempre.
Tace, Auron, tace per la
figlia di Braska che non è riuscito a salvare.
Cantano, gli Albhed, cantano
per colei che con la morte ci ha donato la salvezza.
La stringo a
me.
Scorrono, scorrono le lacrime.
Non ci sono riuscito.
Ho
perso.
Ho fallito.
Domina, domina il silenzio.
Volevo
aiutarti.
Volevo salvarti.
Volevo vederti sorridere.
Voglio ancora
vederti sorridere.
Scorrono, scorrono le lacrime.
Non volevo
questo.
Non volevo deluderti.
Non volevo che te ne andassi.
Domina,
domina il silenzio.
Diventi più leggera.
Non
andartene…
Svanisci, in un vorticare di lunioli.
Non fuggire
via…
Ti portano via i lunioli, mentre si dissolvono nel dolore e nel
silenzio.
Non lasciarmi…
Alzo lo sguardo.
Scorrono, scorrono le
lacrime.
“Perdonami, Yuna.”
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