Se sei cresciuto in una famiglia con altri sei
fratelli, presto la novità di un nuovo fagotto in giro
per casa perde gran parte della sua attrattiva principale.
Però se la tua mamma andava in
ospedale per far nascere un nuovo fratellino e poi tornava con due
fagotti invece che uno…beh
le cose cambiavano un po’.
Charlie, Bill e Percy erano chiusi nella camera
del maggiore ad aspettare che la mamma
tornasse dal San Mungo e più che altro per nascondersi dalla
zia Tess che puzzava di gatto e li
costringeva a stare chiusi in casa a massaggiarle i piedi e le spalle.
Sfortunatamente erano stati
affidati a lei mentre mamma e papà erano via a prendere il fratellino nuovo.
- A me piacerebbe una sorellina – disse
Bill seduto a gambe incrociate sul suo letto – la
proteggerei dai ragazzi – e agitò un pugno in aria
con espressione minacciosa.
- Anche a me, avrebbe tre fratelli maggiori – disse con aria
saggia Charlie.
Percy se ne stava alla finestra, le manine premute sul vetro, in attesa
del ritorno dei genitori.
Decisamente era il più mammone della famiglia.
- Perce, farai manate su tutto il vetro, vieni via da lì
– lo rimproverò il maggiore. Lui lo
ignorò e
continuò a fissare il sentiero illuminato dal sole
primaverile. Bill sospirò e decise di lasciarlo
stare, basta che la mamma poi non se la prendeva con lui.
Stava per andare a sbirciare in corridoio a controllare se
c’erano tracce della zia Tess (aveva
voglia di un pezzo del tortino di carne che era avanzato dalla cena
precedente) quando Percy si
voltò, gli occhi sgranati:
- Sono tornati! Mà e pà sono tornati! –
gli altri due fratelli si appiccicarono alla finestra per
guardare di sotto, senza curarsi delle impronte sul vetro.
- Dov’è, dov’è? Allora
è un maschio o una femmina? – saltellò
Charlie premendo la testa del minore
sul vetro.
- Non essere scemo Charles, come pretendi che capisca da qui?
- Ma…Bill quelle sono due
teste!
- Per tutte le barbe dei maghi del Wizengamot, che cos’è?
- Oh Merlino, il nostro nuovo fratellino ha due teste!
– Percy spalancò la bocca e rimase a fissare i
fratelli, incredulo.
Si accostarono velocemente alla porta e sporsero uno dopo
l’altro le testoline rosse, sentirono la
porta aprirsi e la zia urlare dal piano di sotto:
- Molly cara! Oh finalmente, come… - si interruppe e poi
lanciò un grido – oh Molly, Molly! –
strillò istericamente – che cosa…oh!
Fammeli tenere, fammeli tenere!
- Oddio, sta prendendo in braccio quella…quella cosa! –
sussurrò Bill terrorizzato.
- Ecco Tess, fai attenzione, così – la voce della
mamma, sembrava normale. Come faceva ad
essere tranquilla dopo aver portato un essere a due teste in casa?
- E’ stata una sorpresa, una vera sorpresa
– la voce orgogliosa di papà – voglio
dire, ci
sembrava che il pancione di Molly fosse più voluminoso del
solito ma pensavamo ad un
pargolo particolarmente cicciotto
– e rise gioviale.
- Come possono essere così indifferenti? – Charlie
sembrava sconvolto e Percy era rimasto a
bocca aperta, lo sguardo terrorizzato.
- Ma guarda queste testoline, così piccole…che
ciuffi rossi, il marchio Weasley! Molly sono uno
spettacolo, cara…ma sarai stanca, siediti sul divano tesoro.
- Grazie Tess, in effetti stavolta è stato più
stressante del solito. Ma…non c’è un
po’ troppa
tranquillità? Dove sono i miei bambini?
- Oh credo che siano chiusi in camera, ho il sospetto che vogliano
evitarmi – rispose
distrattamente zia Tess, evidentemente era ancora impegnata
nell’esame dell’essere a due teste.
Un rumore di passi per le scale, qualcuno stava salendo. I tre fratelli
si precipitarono in camera e
si sedettero tutti e tre sul letto, vicini e in ansia, un attimo dopo
papà Weasley aprì la porta
raggiante.
- Eccoli i miei campioni! Ma che ci fate qui? Non siete curiosi di
venire a vedere cosa c’è di
sotto? – esaminò perplesso i faccini preoccupati e
un po’ pallidi dei figli che però, ubbidienti, si
alzarono e seguirono il padre di sotto, Bill in testa e Charlie e Percy
nascosti dietro di lui.
La mamma era seduta sul divano e teneva in braccio il fagotto bianco,
due volte più grande di
tutti e tre i fagotti entrati in casa Weasley! Si voltò e
sorrise ai figli che la fissavano, preoccupati:
- Cosa c’è? Avete paura? – disse
ridendo. Con sua grande sorpresa i tre bambini annuirono in
silenzio.
- Oh cielo, e perché mai? – era assolutamente
confusa, come mai quello strano comportamento?
Percy improvvisamente scoppiò a piangere e il signor Weasley
lo prese in braccio, preoccupato.
- Tesoro, cos’hai? Perché piangi?
- Q-quella cosa p-papi – singhiozzò disperato, le
parole soffocate dal petto del padre contro il
quale si era rannicchiato –
è…è…due teste!
– e pianse ancora più forte.
Ci fu un attimo di silenzio nel quale i coniugi Weasley e la zia Tess
si guardarono, totalmente
spiazzati. Poi scoppiarono a ridere, cosa che fece irritare non poco i
figli maggiori.
- Cosa c’è da ridere? Voi portate un mostro in
casa e ridete?
– sbottò Charlie, anche leggermente
offeso.
- Io non ci voglio dormire in camera con quel coso –
piagnucolò Bill.
- Venite qui – disse dolcemente Molly – su, avanti
– il primo ad avvicinarsi fu Bill, seguito da
Charlie che teneva stretto un lembo della felpa del fratello. Arthur si
avvicinò con Percy in
braccio.
- Vi faccio vedere una cosa – la signora Weasley
scostò un lembo del lenzuolo che copriva il
fagotto.
- Oooh – dissero in coro Charlie e Bill – Ma mamma,
sono due!
Due bambini! Come ci è entrato
l’altro nella tua pancia? – l’espressione
tesa era scomparsa in un battibaleno dal volto dei
bambini che ora guardavano curiosi i due neonati che dormivano
placidamente.
- Ma stavano tutti e due dentro di te? Davvero? Ma non stavano stretti
mà?
- Guarda Perce, sono due, due fratellini! Tutti staccati
però eh! – Bill tirò il fratellino per
una
gamba convincendolo a scendere a guardare i gemelli.
- Perché te ne hanno dati due mà? Noi tre non
siamo già tanti? – Percy sembrava sollevato
all’idea di non dover avere un essere a due teste come
fratello ma un velo di preoccupazione era
rimasto sul suo faccino.
- Non si sceglie che figli avere, tesoro, né tanto meno
quanti, succede e…e basta. Ma non devi
preoccuparti, io e papà continueremo a volervi bene, sempre
e comunque. Ora però sei un
fratello maggiore! Dovrai occuparti di loro quando io e papà
avremo da fare, dovrai controllare
che non si facciano la bua e soprattutto dovrai vegliare su di loro
perché tu sei più grande.
La signora Weasley aveva pronunciato le parole magiche, a sentirsi
caricato di una così grande
responsabilità Percy si gonfiò, orgoglioso, e
disse teatralmente: - Non preoccuparti mamma, ci
penserò io a badare a… - e si interruppe
pensieroso – come si chiamano?
- Beh ecco – rispose il signor Weasley – abbiamo
pensato che siete abbastanza grandi
per…decidere i nomi dei vostri nuovi fratelli.
I bambini trattennero il respiro – Forte! – disse
Charlie.
- Fortissimo! – puntualizzò Bill.
- Fred – disse Percy indicando il gemello a sinistra
– e George – disse indicando quello sulla
destra.
Bill stava per replicare, evidentemente scocciato dall’uscita
del fratellino ma fu preceduto da
Charlie – Mi piacciono! Sul serio Perce, mi piacciono
tantissimo! Io ci sto mamma! A te
piacciono?
- Sì, mi piacciono Charles…Bill? – il
maggiore sbuffò un po’ contrariato ma rispose:
- Va bene, ci sto anch’io.
- Che ne dici Arthur?
- Li trovo perfetti
In quel momento, il neo proclamato George Weasley aprì gli
occhi con lentezza, agitò un
minuscolo pugnetto in aria e si profuse in uno sbadiglio da manuale per
poi tornare di nuovo a
dormire.
- Oh, Perce, secondo me gli piace! – esclamò
Charlie.
- Sì è vero! Ma…quello chi era? Fred o
George? – chiese Bill grattandosi la testa perplesso.
Gli altri Weasley si guardarono un po’ confusi e poi
scoppiarono a ridere.
- Va bene bambini, Fred e George sono molto stanchi, hanno affrontato
un viaggio difficile oggi,
che ne dite se li mettiamo a nanna? – i bambini
trotterellarono dietro al padre che trasportava i
due neonati e durante il breve tragitto non fecero che bombardarlo di
domande:
- Ma davvero stavano tutti e due nella pancia della mamma?
- Se uno si fa la bua anche l’altro la sente?
- E se piange uno? Piange anche l’altro?
I coniugi Weasley passarono il resto della serata
a spiegare ai loro figli il fantastico mondo dei
gemelli che ascoltavano, rapiti e affascinati. Finalmente fu il momento
di andare a letto, non
prima di aver dato un’ultima occhiata ai due nuovi membri
della famiglia che dormivano
placidi nella loro culla.
Quando tutti e tre furono sotto le coperte e la zia Tess fece ritorno
dai suoi gatti, i neo genitori
sospirarono pregustando un lungo e meritato riposo. Peccato che in quel
momento si udì un
vagito provenire dalla culla:
- Non posso crederci, hanno dormito fino ad ora! – disse la
signora Weasley con tono stanco –
sono stanca morta, io non…
- Sst, Molly, vieni a vedere – il signor Weasley era chino
sulla culla e sorrideva.
- Cosa c’è?
- Guarda…- anche Molly si sporse e sorrise anche lei. Uno
dei due gemelli si lamentava nel
sonno, agitandosi nella culla e l’altro, apparentemente
addormentato, muoveva una minuscola
manina alla cieca, come se cercasse qualcosa, quando toccò
la guancia paffuta del fratello questo
si calmò con un ultimo, piccolo singulto e poi prese a
succhiare il pollice del gemello.
Molly scoppiò a piangere e abbracciò il marito
senza staccare gli occhi dai figli.
- Via, via Molly, non occorre che tu pianga – ma
l’emozione traspariva chiaramente dalla sua
voce e si incrinò leggermente sull’ultima sillaba.
Restarono abbracciati ancora a lungo, ad
osservare i loro figli che dormivano placidi e indisturbati. Si
svegliarono solo tre ore più tardi
per la poppata notturna e quando Molly fece per sollevare il primo si
accorse che teneva ben
stretto nella manina un lembo della tutina del gemello, quello a cui,
solo poche ore prima, aveva
prestato il suo dito per farlo addormentare.
Ok, decisamente questa volta ci sono andata più pesante con
le sdolcinatezze xD Spero che mi perdonerete, ultimamente uso la
dolcezza come arma di difesa. Lo so che non ha senso ma chi mi conosce
sa che anche io non ho senso ._.
Dunque, parlando del capitolo, questo è decisamente
più incentrato sugli altri fratelli Weasley e
all’arrivo del fantomatico mostro a due teste nella Tana xD
Non ho idea di come mi sia venuta fuori, decisamente ho mangiato
pesante ieri sera ._.
L’idea del dito invece mi gironzolava per la testa
già da un po’ ed avevo deciso di metterla
giù in una one shot anche se la struttura era diversa da
questa, dovevano esserci solamente Fred e George infatti.
Per quanto riguarda la sorpresa generale di fronte alla nascita dei
gemelli ho semplicemente trovato più maghesca
l’idea che nel mondo magico non esistano incantesimi che
fungano da apparecchi ecografici, mi piace pensare che preferiscano
avere la sorpresa alla fine, spero mi perdonerete questa piccola
licenza.
Per ultimo voglio parlare del ruolo di Percy in questo capitolo, il
fatto è che non mi è mai stato particolarmente
simpatico ma dopo Il-libro-che-non-deve-essere-nominato
(vedere capitolo precedente) l’ho decisamente trattato male
._. Non credo di aver mai mandato tante maledizioni ad un personaggio
di fantasia in vita mia, neanche alla Umbridge o.o La qual cosa la dice
lunga, mi sa. Per farla breve mi sentivo in colpa ed ho deciso di
riscattarlo (almeno un po’) in questo capitolo. Sia ben
chiaro che mi resta sul groppone comunque.
Ah, lo so che nel Voi-sapete-quale-libro
compare la zia Muriel ma a me sta antipatica e quindi ho deciso di
mettercene un’altra. Avranno avuto altre zie no? Lo spero per
loro u_u
Piccola nota:
nel capitolo scorso, alla fine, scrivo che i gemelli si addormentano
nella loro solita posizione, per chi se lo stesse chiedendo (tutti
immagino xD) la posizione è quella descritta in questo
capitolo.
Ed ora le recensioni! ** Inizio a credere di aver cominciato a scrivere
one shot solo per il gusto di poter rispondere alle recensioni poi xD
Ravecrow:
Reddah ma te l’ho detto che sei stata la mia prima
recensitrice ufficiale? *sigh* Non lettrice perché
quell’onore l’ho lasciato ad IlaViah xD Se tu ti
sei commossa con la mia fic io mi sono commossa col tuo commento, non
mi aspettavo assolutamente che ti sarebbe piaciuta tanto *sigh* Spero
che questo ti faccia altrettanto piacere. Sempre se deciderai di
leggerlo. Ma lo leggerai per forza perché altrimenti ti
perseguiterò per tutta la vita sul forum e ti
manderò anche Daniel in perizoma leopardato che ti balla la
lambada sulla scrivania :addit: Ti vi bi :ghee:
Rose07: sono
contenta che ti sia piaciuta! Spero che leggerai anche questo capitolo.
Fed e Giog a mio parere,
devono essere state delle creature terribilmente adorabili
nell’infanzia.
Star Petal:
innanzitutto ti ringrazio per i complimenti (che non merito tra
l’altro, ho sempre considerato la mia scrittura troppo
pesante ma non posso fare a meno di aggiungere particolari su
particolari), sono felice di vedere che anche tu come me ami la
famiglia Weasley (come si fa a non amarli?). Volevo anche dirti che
giorni fa mentre cercavo fanfiction sui gemelli mi sono imbattuta nella
tua ed ho cominciato a leggerla ma…ti prego perdonami, non
ce l’ho fatta a finirla ç_ç
E’ più forte di me, non riesco proprio ad
immaginare quella-cosa-che-non-deve-ASSOLUTAMENTE-essere-nominata,
chissà, magari un giorno mi passerà e ci
riuscirò, in tal caso ti prometto la mia più
sincera recensione. Fino a quel momento ti chiedo di nuovo di
perdonarmi.
lunatica91: una
recensione dell'ultimo minuto, fantastico! xD Sono contenta di vedere
che tanti altri come me non condividono alcune cose del settimo libro
(alcune...alcune...), mi sento rassicurata ç_ç Ho
dato il massimo della pucciosità, lo so, spero che troverai
questo altrettanto gradevole, fammi sapere cosa ne pensi, mi raccomando!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e che leggeranno, vi ricordo che
un commento è sempre cosa molto gradita.
Un bacio
La vostra Kowalski.
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