Peace

di Mary Aisha
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Numerose candele accese fanno da cornice ad una stanza oscura. Ve ne sono tante, di differenti dimensioni e colori sul pavimento, sui mobili, rischiarando discretamente lo spazio vuoto. Un cavalletto con una tela vuota regna quasi sovrano lì e un ragazzo sta seduto a terra con le spalle al muro più in là, con occhi chiusi senza muovere i bulbi oculari al di sotto delle palpebre. I suoi tatuaggi sono resi visibili per via della canotta scura che presenta anche una scollatura a V. Ai suoi piedi giace la tavolozza dei colori, nel frattempo l'incenso inebria ogni atomo della materia.
-Dave...- un sussurro vaga per la stanza, ma sembra non destare il giovane, così esso continua con il chiamarlo diverse volte, fino a che una mano fragile sistema una ciocca dei capelli lunghi e castani di Dave dietro l'orecchio destro.
A quel punto le palpebre tornano a scoprire quegli occhi che sembravano voler nascondersi da tutto e adesso si nota nel debole luccichio delle candele il colore particolare delle iridi. Un gioco di verde sporco e marroncino, i quali due tonalità si sposano per rendere lo sguardo molto magnetico. Tale vista viene catturata da una figura femminile al suo cospetto.
-Ah, sei tu!- esordisce sorridendo a quel volto familiare che lo imita.
-Sai, oggi ho avuto una visione prima di addormentarmi.- le spiega mentre la ragazza gli stringe le mani.
-Davvero? Cosa hai visto?- gli domanda attenta a seguire anche una minima contrazione dei muscoli mimici del suo interlocutore.
-La Pace...ho visto la Pace in faccia e somigliava a te.- spiega Dave con una luce particolare negli occhi quando la fissa.
-Somigliava a...me?- fa eco indicando se stessa la giovane dai capelli lunghi e biondi. A vederli sembra quasi che siano un riflesso l'uno dell'altra per via dei colori in contrasto.
-Già.- afferma.
-Beh... non la dipingi su tela?-
-Prima di fare ciò devo riviverla.- dice afferrandole lui le mani questa volta, tornando a guardarla in modo incantevole. La bacia dolcemente e le candele accennano a consumare sempre più la cera che cola mano a mano che si squaglia. Il profumo dell'incenso aumenta il suo potere afrodisiaco.
E' in quell'istante che apre gli occhi, desto da un sogno di quiete e piacevole ai suoi sensi. La prima cosa che vede è la tavolozza dei colori che aspetta di essere raccolta per essere usata per il prossimo capolavoro che dipingerà su tela. Raccoglie i suoi capelli mossi a coda di cavallo e si mette all'opera. Mentre disegna i tratti familiari e delicati torna a chiudere gli occhi per concentrarsi sul volto che vuole raffigurare. Fatto ciò gli scappa un sorriso.
-Peace...-




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