Capitolo 1
Cammino per la città, sferzata dal vento e non posso fare a meno di pensare a come diavolo sono finita in questo posto!
Avevo una vita, prima di tutto questo; una bella vita, una vita che non
comprendeva orribili sabato sera passati al bar locale ( unico luogo in
città dove
poter socializzare) e pessime compagnie.
Sbuffo esasperata quando un'ulteriore folata mi costringe a stringere la giacca attorno al mio corpo.
Dio Mio!!! Se proprio avevo bisogno di un po' di tempo per stare da
sola con i miei pensieri, non potevo scegliere un bel luogo soleggiato,
come Las
Vegas,Orlando o Los Angeles? No! Ho deciso che sarebbe stato meglio
sparire in questa piccola cittadina del Montana, dove l'inverno dura 10
mesi
l'anno... Grandioso!!!
Troppo concentrata sul mio monologo interiore, sento la voce solo pochi
secondi prima di vedere che effettivamente, sulla panchina dall'altro
lato della
strada, siede una ragazza... e mi viene da ridere quando sento che i suoi pensieri non sono così diversi dai miei.
"Come diavolo sono finita quì? Non sò neanche dove
sono... non riesco a pensare chiaramente: forse avrei bisogno di un
pò di sangue"
Sangue??? Oh no... un maledetto vampiro nella mia città! Che
diavolo bisogna fare per liberarsi di questi succhiasangue? A quanto
pare, non si
concentrano solo nelle grandi città, come credevo... benissimo, questa serata non poteva andare meglio!!!
Mi avvicino e la guardo: è una bella ragazza, alta, bionda e con
due splendidi occhi verdi; non sembra pericolosa, ma ho imparato tempo
fà che le
apparenze ingannano!
Si accorge di me solo quando le sono praticamente di fronte e la cosa
che mi fà sorridere, leggendo i suoi pensieri, è che lei
è più terrorizzata di me...
Creature della notte un cavolo!Chi poteva pensare che i vampiri fossero
creature così deboli...Io sono cresciuta con i racconti di Anne
Rice, dove i
vampiri sono sempre perfidi, ma guardando la ragazza che mi siede di fronte, non riesco proprio a pensare a lei in quel modo...
Conentrandomi sui suoi pensieri e cercando di riuscire ad estrapolare
qualcosa dal turbinio di informazioni che al momento le ruota nella
testa,faccio
un passo avanti e le pongo la domanda del secolo.
"Stai bene? Hai bisogno di una mano?"
Lei alza i suoi occhi verdi su di me e dallo sguardo che mi lancia direi che sì, ha proprio bisogno di una mano.
"Io sono Rose" le dico, guardandola e aspettando che lei si presenti.
Passa qualche secondo in cui posso vedere nei suoi occhi e leggere nei
suoi
pensieri l'indecisione... poi allunga una mano e mi dice "Piacere, io
sono Lissa". La stringo senza paura e la sento gelida, non sò se
per il freddo o per
la sua natura,ma comunque provo un moto di compassione per lei. " Cosa
ci fai quì nel cuore della notte?" le chiedo sinceramente
incuriosita. Riesco a
leggere la risposta nella sua mente ancora prima che apra bocca, ma le
lascio comunque il tempo di rispondere, anche solo per vedere se
sarà
sincera con me.
"Sono scappata di casa e, dopo essere salita sul primo autobus che ho
trovato, mi sono ritrovata in questo posto". La storia che mi ha
raccontato è
molto vicina alla verità: non è propriamente scappata di
casa, ma da una scuola per vampiri( chi sapeva che queste cose
esistessero davvero) e
sebbene stia cercando nella sua mente la motivazione per cui l'ha
fatto, non riesco a trovarla...Forse non lo sà nemmeno lei!
Riesco, però a leggere
un' immensa tristezza, dovuta alla morte dei genitori e del fratello
avvenuta qualche mese prima e non posso fare a meno di paragonarmi a
lei... Sò
bene come ci si sente a perdere i genitori e non è una cosa che
auguro a nessuno ed in quel momento prendo probabilmente la decisione
più stupida
della mia vita...
"Hai un posto dove stare? " le chiedo di getto e guardandola in volto, leggo la risposta...
"Puoi stare con me per qulche tempo, anche io vivo da sola"; la vedo
pensarci un attimo, nella sua mente si stà chiedendo se è
una cosa saggia
andare a casa di una perfetta sconosciuta, ma dopo pochi secondi decide
che, al momento, questa è la sua migliore opzione...
" Ti ringrazio molto, accetto volentieri, anche perchè non sò neanche dove sono."
" Baker, Montana,oppure come adoro chiamarlo io: un posto dimenticato
da Dio" la sento ridacchiare alle mie spalle, mentre mi segue verso
casa...
Camminiamo in silenzio per un pò e ,arrivate di fronte al mio
appartamento, apro la porta velocemente e le faccio fare un tour della
casa.Le mostro la
sua camera e mi assicuro che abbia tutto ciò di cui ha bisogno,
la spingo a fare una doccia, almeno così potrà scaldarsi
un pò...
Quando sento il rumore del getto dell'acqua, comincio a pensare a come
gestire tutta questa situazione e mi convinco che ,forse, la cosa
migliore da
fare è dirle la verità e sperare che lei faccia lo
stesso. Passa una mezz'ora ed io sono così persa nei miei
pensieri, da non averla neanche sentita
entrare in cucina.
Mi giro e la osservo, notando che ha indossato la tuta che le ho
prestato. I pantaloni le stanno corti e provo un moto di gelosia verso
questa ragazza
altissima... sò che può sembrare sciocco,ma la mia
altezza è sempre stata un problema per me! Per carità,
sò di essere una bella ragazza ed anche
di essere " ben proprorzionata", come molti ragazzi mi hanno fatto
notare, ma avrei fatto qualsiasi cosa per 10 centimetri in più.
Mi concentro nuovamente sulla ragazza che mi stà di fronte e decido che forse è meglio andare dritta al sodo.
"Sò che sei un vampiro" la vedo irrigidirsi e spalancare gli
occhi, ma dopo due secondi è di fronte a me e mi fissa dritta
negli occhi
"Starò quì solo per stanotte. Domani mattina me ne
andrò e tu non ricorderai neanche di avermi incontrata"
Sò cosa stà facendo; sento quella
sensazione di stanchezza che mi assale, ma sò anche che con me
non funzionerà... non sò perchè,ma nessun vampiro
è mai riuscito ad obbligarmi a
fare qualcosa che non volevo.
" La compulsione su di mè non funziona, quindi che ne dici se
mettiamo da parte la paura ed entrambe diciamo la verità?" la
vedo sgranare gli occhi
ancora di più, sebbene non credevo fosse possibile, ma dopo
pochi secondi si calma e fà un leggero cenno di assenso con la
testa.
" Leggo il pensiero! Posso sentire tutto quello che stai pensando..."
La vedo guardarmi un paio di secondi e poi rispondo alla sua domanda
ancora
prima che apra bocca
"No, sono umana! Sono sempre stata capace di leggere i pensieri della
gente, ma i miei non mi hanno mai spiegato perchè e purtroppo
sono morti
l'anno scorso,prima di potermi dare una vera spiegazione" La vedo
guardarmi con un moto di tristezza negli occhi e riconosco quel dolore:
stà
pensando alla sua famiglia!
"Mi dispiace" le dico ancora una volta, prima che possa parlare...Mi
fà un sorriso mesto e risponde con un grazie appena accennato.
Da quel moemento in poi, gran parte della nostra conversazione si
svolge nella sua mente ed io la interrompo solo un paio di volte per
chiederle delle
spiegazioni.
Credo che una parte di lei non stia parlando perchè vuole vedere
cosa sono davvero in grado di fare, ma la mia testa mi dice anche che
probabilmente
non stà parlando perchè dire queste cose a voce alta, le porterebbe troppa sofferenza.
Mi racconta della sua vita, chi è davvero ( non avrei mai
creduto di poter conoscere una principessa) , di come un incidente
stradale le ha portato via la
sua famiglia, di come funziona il suo mondo... Mi dice che
esistono vari tipi di vampiri, mi fà capire la differenza e mi
spiega dell'esistenza dei damphir.
Quest'ultima parte mi affascina particolarmente: guerrieri, mezzi umani
e mezzi vampiri che dedicano la loro vita a proteggere i Moroi (
vampiri buoni,
come li ho soprannominati nella mia testa ) dagli Strigoi ( vampiri
cattivi ). Mi dice anche che dopo l'incidente, c'erano stati un
pò di problemi nella sua
scuola e lei non si sentiva più al sicuro ed è per questo che ha deciso di andarsene.
Restiamo in silenzio qualche secondo, prima di cominciare a ridere
contemporaneamente come due sceme per l'assurdità della
situazione.
Sono seduta sul mio divano, avendo una conversazione con un vampiro
sulle disavventure che ci sono successe nella vita. Non avrei mai
creduto ad
una cosa del genere, se me lo avessero detto qualche giorno fà...
Decido di preparare qualcosa per cena, ma sento che anche lei è
affamata e in due secondi le parole sono fuori dalla mia bocca, prima
che possa
pensarci sù...
" Se ti faccio bere da me, sarai in gradi di controllarti?" lei mi
guarda stupita per qualche secondo e poi annuisce. Mi avvicino e lei si
china verso il mio
collo e devo ammettere che non ho mai avuto così tanta paura in
vita mia. Fortunatamente i suoi pensieri mi calmano: mi stà
rassicurando, dicendo
che l'ha fatto mille volte e che non ha mai avuto un'incidente e ,pochi
secondi dopo, sento i suoi denti sul mio collo ed un leggero dolore...
I secondi
passano ed il dolore viene sostituito da una leggera euforia, è
una sensazione che riconosco: mi sembra di essere ubriaca! In quel
secondo Lissa si
allontana da me ed i miei pensieri tornano coerenti... Nessuna di noi
dice niente e ci sediamo sul divano a guardare un pò di
televisione ed è così che ci
addormentiamo: davanti ad un episodio di "True Blood", che ora comincia a non sembrarmi più così assurdo...
Due anni dopo...
Apro la porta di casa e trovo Lissa seduta sul divano, intenta ad
osservare un programma di cucina... a quanto pare la divertono molto!
Mi saluta telepaticamente ed io rispondo ad alta voce, dirigendomi in
camera per mettermi addosso qualcosa di più comodo. Mentre apro
l'armadio, i
miei pensieri si concentrano su quante cose sono cambiate in questi due anni..
Non ci siamo mai trasferite ed il mio mini appartamento è
diventata la nostra casa! é stato facilissimo abituarsi l'una
all'altra ed in poco tempo siamo
diventate grandi amiche... forse era proprio quello di cui avevamo bisogno.
Non abbiamo avuto alcun problema con gli Strigoi: fortunatamente il mio
leggere nel pensiero è stato molto utile. Abbiamo ( o per meglio
dire HO)
dovuto combattere solo un paio di volte e non sono mai stata
così grata nei confronti dei miei genitori fino a quel momento.
Non sò perchè mio padre abbia sempre insistito per farmi
diventare un'ottima combattente, ma la sua ossessione per le arti
marziali mi ha salvato la
vita un paio di volte in questi anni.
Troppo distratta dalla direzione in cui stanno andando la mia mente, mi
accorgo troppo tardi di stare ascoltando i pensieri di un uomo. Entro
nella sua
testa ed in pochi secondi capisco con chi abbiamo a che fare. Cercando
di non destare sospetti, torno in salone e guardo Lissa, mettendomi un
dito
sulle labbra per farle capire che c'è qualcosa che non và.
Sento immediatamente il suo panico salire, ma in questo momento la mia
mente è più concentrata nel trovare una via di fuga...
Dannazione! Sapevo benissimo che questa casa aveva una sola via d'uscita: la porta principale!
Saremmo dovute passare di fronte a quello che, senza ombra di dubbio,
era un numeroso gruppo di guardiani per poter scappare e questo poteva
voler dire solo una cosa: COMBATTERE!
Con un movimento repentino, afferro Lissa per il gomito e ci dirigiamo
velocemente fuori dalla porta,afferrando le borse che lasciamo sempre
davanti
all'entrata per ogni evenienza.
L'aria gelida della notta mi colpisce in pieno appena arriviamo in
strada ed, in pochi secondi, siamo circondate da sei guardiani. Sento
Lissa fare un
passo indietro, ma io resto ferma nella mia posizione, cercando di
leggere tutti i loro pensieri in una volta per capire la loro strategia.
Il mal di testa, dovuto all'eccessivo uso dei miei poteri, stà
arrivando, ma io cerco di ignorarlo e provo di nuovo a concentrarmi.
Capisco che il mio nemico più grande è un guardiano di
nome Belikov, ma non faccio in tempo a guardarmi in torno, che una voce
divina comincia a
parlare.
é la voce di un uomo e, non sò perchè, mentre lo ascolto, sento dei brividi corrermi lungo la schiena
"Principessa, siamo quì per riportarla, sana e salva, alla St Vladimir Academy"
Mi giro e lo vedo: non credo di aver mai visto un uomo così!
Pensavo che quelli come lui esistessero solo nei film e sulle copertine
delle riviste.
é alto, molto alto, fisico scolpito, lunghi capelli che gli
arrivano alle spalle, un viso splendido e , ciliegina sulla torta, due
occhi color cioccolato che mi
fanno tremare le ginocchia.
Lo osservo per qualche secondo, ancora persa nei meandri dei miei
pensieri, per poi scuotere leggermente la testa e recuperare il
contatto con la
realtà.
"Se volete portarla via, dovete prima fermare me!" dico con convinzione, prendendo la posizione di attacco.
Lo vedo fissare quegli occhi meravigliosi su di me, per poi accennare
un sorriso divertito; stà pensando che non ho alcuna chance
contro di lui, ma
credo che fra qualche secondo dovrà ricredersi. Mi osserva
ancora per qualche minuto e poi lo vedo spalancare gli occhi e aprire
la bocca in
un'espressione sorpresa.
"Sei umana?!" mi dice ed io scelgo quel momento per partire all'attacco.
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