Christmas Presents
Note
Titolo originale:
Christmas Presents
Autrice: Emily
Hoyt
Link alla versione originale: qui
Tradotta
da GinevraWeasley con il permesso dell’autrice
Christmas Presents
Eccitazione
ed ubriachezza impregnavano l'aria del club che MODE aveva riservato
per il party natalizio di quell'anno. Le coppie sfruttavano il vischio
strategicamente posizionato come scusa per amoreggiare mentre gli altri
erano troppo brilli per accorgersene o importarsene.
Ad un tavolo per due, Betty Suarez sedeva in un angolo da sola,
sorseggiando lentamente il terzo bicchiere di punch da quando la festa
era iniziata, due ore prima. Fissava intensamente il liquido rosso
contenuto nel bicchiere di cristallo, sforzandosi di trovarvi qualcosa
d'interessante e decidendo che la cosa migliore che potesse fare era
guardare il ghiaccio sciogliersi. Dopo qualche minuto di osservazione e
aver rischiato di assopirsi un paio di volte, cedette e
considerò l'idea di cercare il suo capo tra la massa, ma
desistette.
Daniel Meade era a dir poco divino nei suoi comodi jeans, l'iridescente
camicia verde e la giacca grigio scuro. Quando l'aveva visto per la
prima volta quel pomeriggio, aveva avuto bisogno di tutta la sua forza
per restare in piedi. Ora, con qualche bicchiere di punch nel suo
organismo, tremava al pensiero di quello che i suoi sensi avrebbero
potuto fare in prossimità del suo capo.
"Hey, Betty"
'Oh, ecco cosa' fu l'ultimo pensiero logico che riuscì a
formulare dopo che Daniel le si avvicinò. Guardò
in alto
e sentì il proprio sangue cantare nelle vene quando
incontrò i suoi occhi blu elettrico. Ringraziò il
Signore
per l'autocontrollo che riusciva ad esercitare quando era vicino a lui,
altrimenti avrebbe avuto costantemente l'aspetto di un pesce
boccheggiante. Riportò l'attenzione al presente.
"Allora, cosa ci fai qui?"
"Guardo la gente ballare...sorseggio il punch. Io, ehm...Io non ballo
così" disse dolcemente e girò lo sguardo verso le
persone
che volteggiavano sulla pista da ballo. Ritornò a guardare
il
punch. "Non ci vuole molta tecnica...solo che certe persone riescono a
farlo meglio". Anche se il suo sguardo era ancora basso, sapeva che lui
aveva voltato il capo verso di lei.
"Non dire così, Betty. Sono sicuro che sei molto
più sexy
tu quando balli la salsa di loro che ballano in questo modo".
Le sue gote cambiarono colore più volte e si
rifiutò di
alzare lo sguardo, per cui non notò Daniel trovarsi un
attimo in
difficoltà, prima di allontanarsi da lei. Quando
guardò
in alto, lui se n'era andato, e si convinse di aver udito male.
Gli occhi di Betty tornarono lentamente sulla pista, guardando alcune
coppie che inciampavano continuamente, mentre altre si muovevano in una
maniera che avrebbe dovuto essere riservata ai canali hot in
pay-per-view. Ridacchiò a bassa voce e bevve un altro sorso
del
suo punch. In quel momento, una mano le si poggiò sulla
spalla e
lei fissò il suo sguardo in due familiari occhi blu. Lui
sorrise.
"Facciamogliela vedere noi" bisbigliò. Come queste parole
uscirono dalle sue labbra, la musica sfumò in un ritmo
latino
che lei riconobbe come un brano da uno degli album di Tito Puente di
suo padre. Gemette.
"Daniel..."
"Non preoccuparti" disse lui, la voce sicura mentre guardava la pista
vuota. Strinse la sua mano e la trascinò letteralmente sulla
pista da ballo. "Ho preso qualche lezione".
Con una piccola spinta, si ritrovò a girare sulla pista da
ballo, e Daniel la afferrò, facendola piegare in un
caschè. Volteggiarono appassionatamente, le loro braccia che
si
incrociavano e districavano con movimenti fluidi ed esperti. Daniel
aveva come minimo seguito qualche lezione. Betty non aveva avuto
bisogno di vederlo per sapere che le lezioni telefoniche che gli aveva
dato gli erano servite a ben poco. Ora, la faceva roteare con maestria
sulla pista e, con una giravolta ed un twist, la strinse forte a
sé e la fece piegare in una posizione finale.
Intorno a loro scoppiarono gli applausi, accompagnati dalle espressioni
shockate dei loro colleghi. Alcuni impiegati di MODE si avvicinarono
per dir loro quanto fossero stati bravi, e Betty ne rimase molto
sopresa. Si girò per ringraziare Daniel, con l'unico
risultato
di accorgersi che era scomparso tra la folla. Sentì come un
colpetto al cuore nello scoprire che non poteva ringraziarlo, ma la sua
attenzione fu nuovamente catturata dalle persone che la circondavano e
represse un gemito.
Subito riprese una dolce musica, e la folla intorno a lei si
dissipò, lasciandola di nuovo da sola. Betty
tornò al suo
posto al tavolino e bevve un altro sorso del suo drink. Il
sorriso rifiutava di abbandonare il suo volto, e ci volle un'altra
mezz'ora prima che riuscisse ad individuare Daniel. Quando lui la vide,
le si avvicinò immediatamente, e lei si alzò.
"Grazie, Daniel!" disse in fretta, e lui si
fermò a qualche
passo da lei, evidentemente confuso "Per...per la salsa. Volevo
solo...ringraziarti"
"Oh" mormorò con un sorriso "è stato un vero
piacere"
disse dolcemente ed allungò la mano verso di lei. "Mi
ripaghi?"
domandò, guardandola restituirgli il sorriso ed accettare.
La dolce canzone natalizia si propagò nell'aria. Non faceva
parte della normale selezione musicale ma, quando il capo chiedeva una
canzone, veniva suonata all'istante. Daniel la strinse terribilmente
vicina a sé e cominciarono a dondolare. Lui sorrise.
Snowy nights
Notti nevose
Where it’s warm here by the fire
in cui è
caldo qui accanto al fuoco
Here with you
qui con te
I have all that I desire
ho tutto ciò
che desidero
It’s been a long year
è stato un
lungo anno
But somehow we got by
ma in qualche modo
l'abbiamo affrontato
Now it’s Christmas Eve
Ora è la
vigilia di Natale
And love is on our side
e l'amore è
dalla nostra parte
I don’t need hundred gifts beneath the tree
Non ho bisogno di cento
di regali sotto l'albero
Don’t you know the best thing you could give to me?
Non sai qual
è la cosa più bella che potresti darmi?
Nothing else will do
Non devi fare nient'altro
All
I want is you this Christmas
Tutto ciò che voglio
sei tu, questo Natale
Queste parole assalirono la sua
mente e sentì il
disperato bisogno di fuggire nel bagno delle donne, ma il calore di
quell'abbraccio fece ardere il suo corpo stretto a quello di lui. La
mano di Daniel si mosse fino a fermarsi sui suoi fianchi,
accarezzandoglieli. Il desiderio di sussultare per la sorpresa o
mormorare di piacere era forte, ma riuscì a contenerlo.
Children sing
I
bambini cantano
Christmas carols at our door
canzoni natalizie alla
tua porta
Spreading joy
diffondendo
gioia
That’s what Christmas time is for
E'
per questo che esiste il Natale
Though we don’t have much
Anche se non abbiamo
molto
You’re got me and I’ve got you
tu
hai me ed io ho te
And
with a little faith
e con un po' di fiducia
Miracles come true
avvengono
miracoli
I don't need hundred
gifts beneath the tree
Non ho bisogno di cento
regali sotto l'albero
Don't you
know the best thing you could give to me?
Non sai quel
è la cosa migliore che potresti darmi?
Nothing
else will do
Non dovrai fare
nient'altro
All I
want is you, this Christmas
Tutto ciò che
voglio sei tu, questo Natale
I
don’t want the love of any other girl
Non voglio l'amore di
nessuna altra ragazza
I want only one thing in this whole wide world
Voglio
una sola cosa al mondo
Nothing else will do
Non devi fare nient'altro
All I want is you this Christmas
Tutto ciò che voglio sei tu, questo Natale
'Che meraviglia sarebbe' pensò tra
sé e sé 'se l'unica cosa che lui volesse fossi io'
"No" disse ad alta voce, e girò velocemente lo sguardo
quando
Daniel cercò di incontrare i suoi occhi. Stava
fantasticando, e
farlo di fronte o accanto a Daniel l'avrebbe solo portata a morire di
vergogna e di imbarazzo. La canzone continuava.
Cheek to cheek
Guancia a guancia
The lights are low
Le luci sono basse
A kiss beneath the mistletoe
un bacio sotto al vischio
Your face lit by the fire’s flow
Il tuo volto illuminato
dalla luce del fuoco
That’s all I want tonight
E' tutto ciò
che voglio stanotte
"Basta!" sospirò severamente a se stessa,
guardandosi
intorno per assicurarsi che nessuno l'avesse sentita; ma Daniel ci era
riuscito.
"Basta cosa? Ballare con te?"
"No! Sì...Io...devo andare" mormorò, avviandosi
verso
l'uscita principale. Lui la seguì e le afferrò il
polso
mentre stava per attraversare l'arcata.
"Betty..."
"Daniel, lasciami andare" disse in un gemito, e tentò di
liberare la propria mano dalla sua stretta, ma fallì.
"Betty, per favore, ho davvero bisogno di parlarti. Betty..." disse, e
lei ricacciò con forza le lacrime, continuando a lottare per
liberarsi. Lui tirò la sua mano e Betty si sentì
cadere e
strinse gli occhi anticipando l'impatto con il corpo di lui.
"Hey, gente!" urlò Amanda, e tutto il giornale si
voltò
in direzione della bionda ubriaca, in piedi su un tavolino. Betty
atterrò guancia a guancia con Daniel e, nel disperato
tentativo
di evitarne lo sguardo, guardò la receptionist. "Daniel
è
fermo sotto al vischio con Betty!"
Ma forse quella di guardare Amanda fu una cattiva scelta. La folla che
prima stava guardando la bionda adesso guardava lei e il suo capo, a
cui lei era ancora stretta. Betty alzò lo sguardo.
"Daniel?" mormorò, e lo sentì aiutarla a
rimettersi in
piedi. Un lento sorriso apparve sul volto dell'uomo. "Daniel?"
"Cosa hai intenzione di fare, Daniel?" gridò Amanda,
spingendo
Daniel a voltarsi verso di lei "Non vorrai baciarla davvero, giusto?"
disse, mentre qualcuno tra la folla iniziò a ridacchiare.
Anche se il suo volto era girato, buona parte del corpo di Betty era
premuto contro quello di Daniel, e lei poté sentirne la
tensione. Il torace di lui si gonfiava con ogni pieno d'aria e Betty
sapeva che Daniel stava mettendo tutta la propria buona
volontà
per non esplodere con furia. Gli strinse la mano.
"Daniel, non fare niente di stupido" sussurrò al suo
orecchio, e
lui si girò verso di lei con lo stesso sorriso che le aveva
rivolto prima. "Daniel?"
"Prometto" le disse dolcemente, le mani che andavano a posarsi sulle
guance di lei. "Niente di stupido"
Poi, la sua bocca discese su quella di lei e il resto del mondo si
dissolse intorno a loro.
Le labbra di Daniel erano calde ed agili, e fecero mormorare Betty di
piacere appena incontrarono le sue. Si mossero insieme e si
massaggiarono a vicenda in una lenta ed intima carezza, gli occhi di
lui ridotti a fessure mentre la sua lingua andava a leccare lentamente
il labbro superiore di lei. Quando lei mormorò contro la sua
bocca lasciando aprire la propria, sentì esplodere la
passione
dell'uomo e sentì ardere la propria.
Le labbra di Daniel si calmarono qualche attimo dopo e lei avrebbe
pensato che si fosse pentito delle proprie azioni, se lui non avesse
continuato a depositarle piccoli baci ai lati delle labbra. L'uomo
ridacchiò e strinse il volto di Betty tra le proprie mani.
"Questo" sussurrò "è ciò di cui volevo
parlare"
'Lui riesce a pensare?' urlò la sua mente "Io, uh...Io
non..."
balbettò, e il suo stomaco si attorcigliò quando
lui
sorrise di nuovo.
"Vieni con me" sussurrò lui, e la trascinò verso
una
delle aree delimitate dai separé. Lei rimase ferma sul posto
ed
alzò lo sguardo quando lui si girò nella sua
direzione.
"Daniel, questi sono privati" mormorò, il viso che le si
colorava di un'adorabile sfumatura di rosso. "Per le coppie?" disse
come ulteriore spiegazione, ma finì con il sussultare quando
lui
la tirò di nuovo tra le sue braccia e la coinvolse in un
altro
bacio, zittendola nel vero senso della parola. Gemette.
"Vieni...con...me" ripeté lui e, questa volta, Betty fu
incapace
di dirgli di no. Lui avvolse il suo braccio attorno alla vita di lei e
la guidò in uno degli stretti privé dall'altra
parte
dell'edificio.
"Daniel, ti prego..."
"Puoi immaginare da quanto tempo volessi farlo, Betty?"
sospirò,
shockando Betty tanto da farla bloccare. I suoi occhi salirono ad
incontrare quelli di lui e lo vide sorridere, ma la sua mente era
troppo confusa.
"Cosa?" sussurrò. Il mondo iniziò a
rotearle sotto i
piedi, e cadde seduta sul divano dietro di lei. Daniel si
accovacciò immediatamente di fronte a lei, stringendole le
mani.
"Daniel..."
"Betty, stai bene? Non ti ho sconvolta, vero?" domandò in
fretta, e lei non riuscì a reprimere un sorriso.
"Solo...parecchio" mormorò, con la mente che ancora
vorticava
per le parole di lui. Daniel sembrava terrorizzato e lei
sospirò
dolcemente "in senso buono".
"Betty..." sussurrò, e lei rialzò lo sguardo che
aveva
inconsciamente abbassato. Gli occhi di lui erano colmi di desiderio, e
lei poteva sentire il proprio sangue andare in ebollizione. "Era da un
po' che volevo dirtelo. Mi spiace non essere riuscito a parlartene
prima di baciarti" disse lui con dolcezza.
"Beh" mormorò lei, mentre le sue guance
s'imporporavano
"è stato brutto quanto lo sarebbe stato un regalo di
Natale". Un
sorriso si formò sul volto di Daniel e lui
ridacchiò
timidamente. "Oh mio dio...sta arrossendo, signor Meade?" chiese lei,
sbalordita mentre le guance di lui bruciavano sempre di più
dall'imbarazzo. "Oh!" mormorò, mentre un sorriso le si
allargava
sul volto, ricevendo in cambio un ghigno. Lentamente, gli occhi di lui
tornarono cupi.
"Betty Suarez, tu sarai la mia fine", e si inginocchiò di
fronte
a lei, poggiando le mani sul divano, ai lati delle sue gambe.
"Betty" disse, e tirò un debole e profondo sospiro "Ti amo".
Il sorriso di lei fu istantaneo e delle lacrime apparvero agli angoli
dei suoi occhi, ma lui si limitò a sorridere, ben sapendo
che
quelle lacrime non erano del "tipo cattivo". Betty gli
poggiò mano sul petto e percepì il cuore
dell'uomo pulsarle
sotto le dita.
"Ti amo anche io" sospirò lei, e trattenne il respiro quando
il
volto di lui si avvicinò al suo per la terza volta quella
sera.
Stavolta, comunque, non si lasciò cogliere di sorpresa o con
la
guardia abbassata. La sua bocca aspettò l'arrivo di lui e,
quando si incontrarono, dalla gola di Betty uscì un sospiro.
D'un tratto, l'orologio batté la mezzanotte e Daniel e Betty
si
separarono con riluttanza. Dolci sorrisi coprirono i loro volti mentre
gli impiegati di MODE gioivano e piccole scintille fuoriscirono
dall'area del dj. Daniel strinse le proprie mani tra quelle di Betty.
"Ad ogni modo" le mormorò Daniel nell'orecchio, facendola
rabbrividire, "Buon Natale, Betty" sussurrò e le diede un
bacio
sulla tempia. Lei avvolse le proprie mani intorno al suo collo.
"Il migliore..."
FIN
******
Ed eccomi qua, con la prima traduzione di una one-shot su Ugly Betty!
Era da un po' che volevo farlo, ma non ne avevo ancora trovato il
tempo...Spero vi sia piaciuta tanto quanto è piaciuta a me ^^
Questa storia fa parte di una raccolta di one-shot natalizie su Daniel
e Betty, che Emily Hoyt sta pubblicando in questo periodo. Le
fanfiction di questa raccolta NON sono collegate tra loro, ognuna
è una storia a sé stante, in ogni caso
tenterò di
tradurle tutte ^_^
Per ora, a parte questa ne è stata pubblicata solo un'altra,
spero di riuscire a postarla a breve (anche se vorrei prima pubblicare
la traduzione del prossimo capitolo di How to Live Like a Dead Poet,
che nell'ultimo periodo ho un po trascurato a causa dello studio).
Ad ogni modo, ciò che ci tenevo a dirvi è che in
questa
storia ho dovuto apportare alcuni cambiamenti,
per evitare di risultare ripetitiva o di allungare eccessivamente
alcune frasi. Se decideste di leggere la versione originale e, laddove
ho cambiato qualcosa, vi venisse in mente una soluzione migliore, sarei
davvero contenta che me lo diceste ^^ Quando si tratta di "cambiare"
qualche frase non sono mai soddisfatta...
Detto questo, mando un bacione a tutti
A presto!
Ginevra
PS --> Chiunque recensisca avrà in cambio un bel
bacio da Daniel!!
Mi raccomando, che io ed
Emily Hoyt vogliamo tanti commentini!
|