I'm not the one

di TheWheel
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Autore: The Wheel 
Rating: Verde
Genere: Drammatico, Introspettivo
Avvertimenti: Nessuno 
Personaggi: Ted Mosby, Robin Scherbatsky, Barney Stinson.
Disclaimer! Nessuno dei personaggi appartiene a me. 

 

“I’m not the one”

 

« Ted, io- » si interruppe, richiudendo lentamente la bocca: le parole non sarebbero bastate a descrivere ciò che stava provando. Erano confuse, le sue emozioni. Se fosse stata la protagonista di uno di quei romanzetti da quattro soldi in vendita agli autogrill, quel momento, quel singolo attimo, sarebbe sicuramente stato descritto come “l’attimo dopo cui la sua vita sarebbe cambiata per sempre, senza pochi giri di parole e grazie mille” e tanti fiumi di parole sdolcinate avrebbero contornato un lieto fine che, tuttavia, non le pareva né giusto né bello. Guardò l’uomo che le stava di fronte. Aveva fatto di tutto per averla, per riparare errori tirati in ballo da un destino fin troppo pronto a punire gli innocenti e a premiare i furbi. Robin sorrise amaramente. Aveva a lungo creduto che Ted Mosby sarebbe stato il prescelto, il marito perfetto pronto a porre fine alla sua vita solitaria. Quante volte si era sentita tagliata fuori da quei discorsi riguardanti l’amore? Quante volte si era data della miserabile, della patetica, a causa delle sue visioni estremiste su come il principe azzurro era un’invenzione sociale posto per ancorare le donne ad un’eternità di schiavitù? Ted era il lasciapassare, la via rapida ed indolore che avrebbe percorso per non sentirsi più diversa, sola.
Voleva pensare a qualcosa di estremamente atipico, credere alla bugia del “cuore che sa la verità e combatte per essa,” ma era difficile. Non era stato un muscolo a spingerla dal suo ragazzo e a distruggere quanto costruito insieme. Era stata lei stessa. Prese un respiro profondo. Nel momento stesso in cui la sua voce fuoriuscì dalle secche labbra, Robin si sorprese. Sembrava arrivare da molto lontano, addirittura da un’altra dimensione. Un altro respiro. Un sospiro.
« Sono la persona sbagliata. » disse soltanto, limitandosi a scuotere la testa. 
« La persona sbagliata? » il sorriso scivolò via dal volto di Ted.
« Vedi, Ted? Tu ed io siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ci capiamo. Sei un ragazzo meraviglioso e meriti il meglio, ma-»
« So dove vuoi arrivare a parare, Robin » mormorò « e ti prego, non farlo. »
Strinse le labbra. « Ma devo! Perché nonostante io abbia tentato, nonostante io abbia dato fondo ad ogni energia in mio possesso, non sono riuscita ad essere davvero felice. E lo so, lo so, » aggiunse allungando le mani in avanti. Stava alzando una barriera e Ted sapeva che non sarebbe stato facile abbatterla. « so di essere estremamente egoista, ma non voglio stare con te sapendo di non essere la persona giusta. Io non sono l’amore della tua vita, Ted Mosby, e tu non sei il mio. Sei un grandissimo amico e potrai sempre contare su di me per qualunque cosa, ma non credo che questa relazione dovrebbe continuare.»
Chiuse gli occhi e lo superò, uscendo dall’appartamento. Se era vero che non lo amava, allora per quale ragione aveva gli occhi lucidi? Lottò con tutta se stessa per non piangere, per non crollare ancora una volta.
« Robin? »
Una voce familiare la scosse dal suo monologo interiore. Appena fuori dall’appartamento di Marshall e Ted vi era Barney. La donna non disse nulla. Avrebbe voluto buttarsi tra le sue braccia come una stupida tredicenne alla sua prima cotta, ma non lo fece. Andò oltre. E scese le scale.





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