Rust

di Sabitsuki
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RUST 
 
La malattia.
Questa parola che mi tormenta da così tanto tempo.
 
Sono malata.
 
Un morbo lento e inarrestabile che non uccide me, ma tutto quello che ero veramente.
 
Sto morendo.
 
I miei pensieri sono offuscati dal terrore del futuro, non mi interessa più se moriró, ho solo paura di perdere altro di me stessa.
 
Sto perdendo la ragione.
 
Le mie memorie, le mie emozioni, il mio sorriso. Tutto mi è stato preso senza causa nè colpa da parte mia. Rinchiusa in questa stanza ho paura di risvegliarmi ogni giorno, avendo perso nuovamente una parte di me;
Prego ogni notte di non svegliarmi più, di morire con dignità nel mio letto.
 
E ogni mattina mi sveglio.
 
Questa malattia è come la ruggine, pensavo. Nessuno vuole usare qualcosa di arrugginito: è pericoloso; ma esso funziona ancora, vuole ancora vivere, vuole ancora avere un senso, uno scopo.
 
La ruggine mi ha tolto quel motivo di vita.
 
E mentre nessuno lo usa, quell oggetto di metallo è lentamente corroso, fino alla sua inevitabile fine.
 
Non ho speranza di sopravvivere.
 
Posso solo fare come l'oggetto: aspettare la mia fine da sola, ricoperta di ruggine, dalla mia pelle pallida fino al punto più solitario nel vuoto all'interno del mio corpo.
 
È colpa mia?
 
Ho mai fatto qualcosa per meritarmi tutto ció? Sono io ad aver rovinato la mia vita al punto di meritarmi una punizione del genere?
Cosa ho mai fatto?
Non sono colpevole per mia madre, non era colpa mia, non potevo saperlo!
 
No.
 
È tutta colpa mia.
 
Ho allontanato tutti da me, per salvarli dalla ruggine.
 
Ho ucciso mia madre con la mia nascita.
 
Sto lentamente uccidendo me stessa, giorno dopo giorno.
 
La malattia è ovunque in me, in ogni singolo poro di questo orribile corpo, questi capelli sbiancati, questa pelle pallida, ne sono le prove.
 
Stavo solo salvando la gente da me stessa, non dalla malattia.
 
La ruggine non è mai stata un corpo estraneo, non è mai stata una parte di me.
 
Non sono ricoperta di ruggine.
 
Io sono Ruggine
 




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