Love will always win

di Belial The MadHatter
(/viewuser.php?uid=2600)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Note:

  • Questa storia è un costume, ovvero non è scritta col mio solito stile e ha una trama che altrimenti non avrei mai sviluppato.
  • Scritta per il Halloween Fest: "Come As You're Not" indetto da fanfic_italia.
  • Credo sia la cosa più romantica che io abbia mai scritto... e questo non è un bene.
  • La mia beta non ha letto una riga della seguente storia prima che io la pubblicassi.



Love will always win


Al chiarore delle fiamme che ardevano nel braciere della sua tenda, Eragon decise di dichiarare di nuovo a Arya il sentimento che ardeva nel suo cuore, lo struggimento che provava per lei. Per due volte, lei l'aveva rifiutato, chiedendogli di dimenticarlo se aveva cara la loro amicizia e per due volte Eragon aveva tentato di sopprimere il suo ardore. Solo per scoprire che più cercava di soffocarlo, più quel sentimento cresceva.

Amava Arya, la sua bellezza e la sua forza e non poteva far nulla per impedirselo.

Così, dopo la battaglia delle Piane Ardenti, dopo aver rischiato di esser preso prigioniero da Galbatorix, la cercò senza sosta nel campo dei Varden in festa, ignorando i saluti di chi lo vedeva passare e le acclamazioni di chi aveva salvato, chiedendo a chiunque potesse saperlo dove si trovasse.

Infine, dopo aver molto girovagare, venne a sapere da Saphira che era tornata alla sua tenda dopo un ultimo colloquio privato con Nasuada.

Con timore e eccitazione, Eragon andò da lei e trovò il coraggio per pronunciare di nuovo quelle parole che Arya non voleva ascoltare.

Lei lo guardò con i suoi grandi occhi verdi e sorrise, triste. Poi cominciò a piangere e Eragon, incerto, la prese tra le sue braccia per cercare di consolarla e le passò le mani tra i capelli corvini, con il cuore che batteva furioso nel suo petto e speranza crescente.

Enorme fu il suo disappunto quando ascoltò Arya raccontare l'amore per un altro, morto per mano di Durza che lui, Eragon, aveva ucciso. Ma quando gi&agreave; pensava che non potesse esservi dolore più grande per lui, Arya iniziò a parlare di un nuovo sentimento, più fragile e dolce, che ardeva nel suo cuore e che lei, ostinatamente, si rifiutava di accettare con futili scuse per timore di rimanere di nuovo sola.

Eragon, senza più pensare, prese il viso di Arya tra le mani e le giurò, nell'Antica Lingua, che l'amore che li univa sarebbe stato più forte di ogni nemico e che niente mai avrebbe potuto separarli. Le disse anche che il suo amore l'avrebbe guarita dalle sue paure e dal suo dolore. Poi, con dolcezza, sfiorò le labbra di Arya con le sue in un casto bacio.

Arya scostò il viso e lo guardò negli occhi, come a cercare una rassicurazione nel suo sguardo la rassicurazione che tutto ciò che aveva detto era vero, prima di abbandonarsi di nuovo nel suo abbraccio e sussurrare quelle tre piccole parole che Eragon desiderava ardentemente sentirle dire.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=307637