Bill and Ginie
SCIENCE
IS NOT LOVE:
Scienza, numeri, tabelle, questo era
il mondo di William Masters, il grande ginecologo americano.
Il tangibile era il suo campo di esperienza, non toccava gli ambiti
sentimentali,effettivamente, molti dubitavano avesse qualche
sentimento, di ogni tipo.
Eppure, il Dottor Masters, non era mai stato così sicuro di
tenere a qualcosa come a quella donna, Virginia Johnson,la sua
segretaria.
Ogni volta che la giovane donna posava i suoi occhi su di lui
ostentando la sua sicurezza, il suo carattere dominante,la sua
intelligenza, William sentiva il suo cuore perdere un paio di battiti,
non sapeva bene perché, il non tangibile non era il suo campo.
Quando lei aveva abbandonato la loro ricerca, Bill si era sentito
perso, comunque non lo avrebbe mai ammesso, non riconosceva nemmeno il
motivo di tanta esasperazione.
In quel momento se ne stava davanti alla porta di casa di Virginia, a
scapito della moglie che si chiedeva dove fosse mentre era in ospedale
con il bimbo fra le braccia, a scapito del licenziamento subito, era
lì, sotto la pioggia, a considerare ogni possibile ipotesi.
L'uomo analizzava ogni cosa, ogni reazione, ogni pensiero, eppure in
quel momento, sembrava non riuscire a essere lucido.
Sentiva il corpo fremere, come le volte in cui l'aveva toccata nella
stanza 5 , proprio come quando, senza ombra di pudore, i due avevano
contribuito alla ricerca sulla stimolazione sessuale in modo , per
così dire, personale.
Sentiva il cuore in gola ed un nodo allo stomaco.
Non sapeva esattamente cosa dire, né come dirlo, non aveva mai
dovuto affrontare i suoi sentimenti , nemmeno una volta.
Libby , la moglie di Bill, era stesa sul letto d'ospedale, il suo bel
viso, ancora privo di rughe, si concentrava sul meraviglioso bimbo che
aveva fra le braccia, eppure il suo sguardo tradiva i suoi reali
sentimenti, dov'era suo marito in tutto quel trambusto ?
Lei lo aveva fatto chiamare, nessuno aveva risposto e aveva paura, lui
non era lì e lei aveva paura.
Stringeva la mano del figlio per rassicurarsi , non voleva perdersi in
pensieri negativi , non in quel momento.
- Ma dove sei Bill ? - si chiese con un fil di voce.
Mentre rifletteva , si rese conto che suo marito non c'era mai, ogni
volta che c'era in ballo la loro vita matrimoniale, lui si allontanava,
quasi non gli importasse.
Libby non voleva confessare a nessuno quanto ne soffrisse, faceva
sempre buon viso a cattivo gioco ma ... In quel momento ,mentre suo
figlio dormiva sereno, si rese conto che Bill non era lì, non
stava osservando quella dolce creatura, frutto del loro amore, o
meglio, dell'amore che solo Libby sembrava provare.
Alla mente le tornò la valutazione di Bill, di cui la madre
dello stesso le aveva parlato .
"Col tempo la Signora Johnson è diventata insostituibile per me
" .... quelle parole le rieccheggiavano nella mente senza darle tregua.
-E io? Io sono sostituibile Bill? - mormorò spazientita.
Bill , era ancora fermo là fuori, indeciso se bussare o
semplicemente andarsene.
La sua mano si mosse da sola, bussò alla porta, senza pensare
troppo.
Le lacrime gli bagnavano le guance, confondendosi con le gocce di
pioggia che scendevano martellanti dal cielo.
Virginia aprì la porta, bellissima, come sempre.
Sembrava profondamente turbata nel vedere il suo ex capo.
-Bill ... -
- Ho perso tutto Virginia! Non mi rimane più niente-
La donna lo guardò mestamente, non sapeva che fare, vedere un
uomo stoico come Bill, cadere in pezzi di fronte ai suoi occhi, le
provocò una certa preoccupazione.
- Ma ho capito che c'è una cosa di cui non posso fare a meno -
Virginia rimase in silenzio.
- Di te....... di te -
Virginia sgranò gli occhi sorpresa.
Dopo la proposta di matrimonio fattale da Eitan, la ragazza non aveva
ancora riflettuto sui suoi sentimenti, sapeva di non poter accettare,
sapeva di avere un attaccamento a William "Bill" Masters.
Mentre la pioggia scendeva sulle loro
teste, i due si guardavano immobili, e da quel momento fu chiaro a
entrambi che, la scienza non ha nulla a che vedere con l'amore.
La scienza non è amore.
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