#2 Una lettera dal profumo di margherita

di Chelinde
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#2 UNA LETTERA DAL PROFUMO DI MARGHERITA

È bello distendersi sull’erba sentendo il vento carezzarmi la pelle mentre il profumo delle margherite mi circonda, fa venire a galla molti pensieri, desideri che finalmente riesco a riordinare e la mia mente corre da te al ritmo del mio cuore accelerato.
Peso che tutte le ragazze abbiano sognato almeno una volta atti romantici fatti dalla persona della quale sono cotte, bè, io non sono da meno e mentre il Sole cala portando lentamente via con sé la luce, io mi lascio ancora incantare dal canto degli uccelli, mentre la mia mano muove la penna che lentamente, dolcemente, rilascia il proprio inchiostro scrivendo le parole che mi detta il cuore.
Non sono molto pratica in questioni amorose, ma in una situazione così non mi ci sono mai trovata, incapace di decifrare i miei stessi sentimenti.
È come se avessi un tornando nella testa, non riesco più a spiegare a parole ciò che provo, solo sulla carta riesco a dar vita –almeno in parte- ad i miei sentimenti. Proprio io che per farmi stare zitta bisogna puntarmi un coltello alla gola. Proprio io che cercavo di svegliare chi andava dietro alla stessa persona incurante del fatto che quella non contraccambiasse. Forse è la legge del contrappasso.
Comunque anche se tu contraccambiassi i miei sentimenti cosa cambierebbe?
Io partirò tra pochi mesi e starò via per un anno e tu più volte hai ripetuto di non voler stare da solo. Forse –almeno inizialmente- fu proprio il discorso che facesti durante filosofia a farmi nascere un briciolo di speranza, dicesti che una persona può stare con un’altra nonostante non provi più niente per quest’ultima ma ha paura di stare da solo e –non so come- io ebbi l’impressione che tu stessi parlando proprio di te stesso, ma non ha importanza.
Infondo mancano due mesi alla fine della scuola, forse non vale nemmeno la pena di rischiare, io intanto continuerò a scrivere queste lettere della cui esistenza tu non ne verrai mai a conoscenza.
Va bene così no?
Ho raccolto una margherita, penso che l’attaccherò al diario, così quando sarò grande mi rimarrà come un ricordo carino. Un po’ come queste pagine che magari quando le rileggerò mi appariranno incredibilmente sciocche e sorriderò dolcemente nel guardarle, forse con lo stesso sorriso che ho ora sul volto mentre mi accingo a mettere il punto.    
    
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