Natale
by: suinogiallo
Il rumore del fuoco che ardeva nel caminetto era l’unico
suono che si sentiva nella sede dell’ARIA Company quel
pomeriggio.
Akari
lo aveva appena acceso e insieme al presidente Aria, il grosso e grasso
gatto che era insieme presidente e nume tutelare della compagnia, lo
stava curando per fare in modo che non si spegnesse.
Per
lei quei gesti ormai non erano nuovi ma, quando era arrivata su Aqua,
le prime volte che aveva avuto a che fare con il caminetto era stata
una vera frana. Il fuoco immancabilmente le si spegneva dopo pochi
minuti.
Su
Man-Home erano ben poche persone che potevano permettersi il caminetto
dentro casa, e anche loro, comunque, non bruciavano più la
legna vera, quella degli alberi, ma particolari tronchetti artificiali
creati appositamente e che non necessitavano di molta cura per rimanere
accesi. Con quelli Akari non aveva mai avuto problemi.
Molto
diversi da quelli, invece, di vero legno che si usavano su Aqua e che
di rimanere accesi, almeno all’inizio, non ne volevano
proprio sapere.
Li
metteva nel caminetto, ci sistemava della carta sotto e poi dava fuoco.
La
carta prendeva subito sprigionando una bella fiamma calda che avvolgeva
il tronchetto di legno ma dopo un minuto o due ecco che il fuoco
iniziava a spegnersi lasciando il pezzo di legno quasi del tutto
indenne, un po’ annerito magari ma sicuramente spento.
Fu
Alicia a spiegarle che li da loro, su Aqua, le cose erano differenti e
a farle vedere come doveva fare. Sempre con il suo immancabile sorriso
sulle labbra e il volto sereno.
Prese
dapprima della carta e la sistemò al centro del camino, poi
ci mise sopra dei pezzetti di legno più piccoli e sottili ed
infine, sopra a tutto, sistemò i tronchetti di legno, dando
poi fuoco alla carta.
Rapidamente
le fiamme raggiunsero i pezzetti di legno più piccoli che in
breve tempo avvolsero con le loro fiamme i tronchetti che, finalmente
si accesero avviluppando con il loro calore le due ragazze.
Per
Akari quella era la prima volta che vedeva il vero fuoco.
Cioè, sapeva cos’era il fuoco e lo aveva
già visto, ma li c’era una differenza di fondo.
L’odore.
L’odore
del fuoco.
Quello
che accendeva a Man-Home nel caminetto di casa non ne aveva. Era
artificiale come il legno che usavano.
Scaldava,
faceva una bella fiamma, ma non aveva nessun odore.
Quello
che Alicia aveva appena acceso, invece, odorava di...non
riuscì ad associarlo con nulla che già conoscesse.
Ed
era gradevole, come il calore che stava creando.
-
Presidente Aria – sussurrò guardando il fuoco.
-
Pun-ya? – gli rivolse uno sguardo interrogativo vedendo la
giovane single guardare con occhi sognanti il fuoco.
-
Tra poche ore sarà Natale! – disse poi sorridendo
felice.
-
Pun-ya! – esclamò, a sua volta, felice il grosso
gatto. Se fosse perché sentiva quella festa o
perché sapeva che avrebbe mangiato qualcosa di davvero
squisito non è dato saperlo, ma al pari di Akari era felice
e non vedeva l’ora che scoccasse la mezzanotte.
Akari
aveva trascorso la mattina a preparare la cena per quella sera, aveva
preparato l’impasto per i dolci ed infine si era dedicata a
preparare la tavola.
Alicia,
invece, sarebbe stata impegnata fino al tardo pomeriggio, prima con una
coppia di giovani sposini che avevano deciso di trascorrere la loro
luna di miele a Neo Venezia ed avevano prenotato un giro in gondola con
lei e poi all’associazione per i tradizionali scambi di
auguri e non sarebbe tornata se non verso la sera.
Per
questo tutta la preparazione era stata demandata ad Akari che, come suo
solito, aveva accolto quella notizia con un sorriso. Era semplicemente
felice.
E
non solo per il Natale.
Quella
sera ci sarebbe stata anche Ai chan, la sua giovane amica di Man-Home e
lei non vedeva l’ora di rivederla.
Anche
se ogni giorno si scambiavano della mail parlando di tutto, di tutti e
anche dei loro sogni – Ai le aveva confessato che le sarebbe
piaciuto poter diventare una Undine come lei e Alicia – Akari
era felice di poterla rivedere.
-
A posto! – sorrise chiudendo il piccolo schermo in grata
davanti al camino e alzandosi per andare, poi, a sistemare
l’attizzatoio che aveva utilizzato. Il presidente Aria la
seguì trotterellando in cucina dove la giovane single si
recò per controllare lo stato di cottura di alcuni biscotti.
Ne aveva preparati di diversi, sia per forma che per ricetta, e a
quelli che sfornò in quel momento aveva dato la forma di
gatti, compresa quella, piuttosto tozza, del presidente Aria.
Quello
era il primo Natale in cui tutta la preparazione per la cena era stata
affidata a lei e voleva che tutto fosse se non proprio perfetto almeno
molto vicino alla perfezione.
Sempre
sorridendo iniziò poi a girare per la sede
dell’ARIA Company, completamente addobbata, dando
un’ultima sistemata alle decorazioni e ai pacchetti che lei,
Alicia e il presidente Aria avevano sistemato sotto l’albero.
Molti
dei regali che aveva fatto quell’anno li aveva già
consegnati. Ad Aika e Al kun, ad Alice e alla sua sempai, Athena, ad
Akira e a Grandma, ne si era dimenticata di Akatsuki e di Woody o del
vecchio postino e delle tre single che aveva conosciuto quando aveva
provato a guidare un traghetto1.
Con
un piccolo sospiro vide, invece, un pacchetto che sapeva non sarebbe
riuscita a dare.
Cait
sith.
Aveva
fatto un regalo anche al gigantesco gatto, forse lo spirito di Aqua,
che tante volte l’aveva aiutata o, semplicemente, era stato
al suo fianco.
Ma
consegnarlo sarebbe stato molto difficile.
Certo,
sapeva dove viveva. Nel mondo magico dei gatti di Aqua dove agli umani
non era permesso di entrare, piccolo problema di grande
difficoltà.
-
Tutto a posto! – ripeté distogliendo lo sguardo
dal pacchetto confezionato con cura e chiuso da un nastro dorato e
andando poi a controllare le decine di candele colorate che aveva
sistemato per ogni dove.
Ad
una certa ora avrebbe spento le luci e accese tutte le candele.
Già una volta Alicia lo aveva fatto, quando la luce era
venuta a mancare per tutta Neo Venezia e lei non riusciva a prendere
sonno.
Quella
notte era stato come venir trasportate in un mondo fatato fatto di una
luce calda ed avvolgente e, anche per quella notte, voleva che si
ripetesse quella magia.
Un
leggero bussare alla porta la distolse dal controllo delle decorazioni.
-
Akari chan! – l’abbracciò Ai chan
entrando nella sede dell’ARIA Company.
-
Ai chan – ricambiò, sorridendo,
l’abbraccio, poi salutò la sorella della sua
giovane amica che l’aveva accompagnata insieme a sua figlia
– Aqua chan! – la salutò poi non
mancando di apprezzare quanto fosse cresciuta.
Trascorsero
insieme alcuni minuti prima che la sorella di Ai si congedasse da loro
per raggiungere suo marito e, rimaste sole, le due amiche si sedettero
su alcuni cuscini di fronte al camino iniziando a parlare.
Quando
Alicia rientrò le trovò ancora li, sedute, a
parlare.
-
Ara Ara – sorrise, approvando il lavoro della sua giovane
apprendista, vedendo la tavola imbandita e le candele già
pronte per essere accese. In mano aveva un grosso mazzo di fiori e,
rapidamente, Akari corse a prendere un vaso per metterli
nell’acqua.
-
Grazie per avermi invitata! – disse invece Ai alzandosi in
piedi e accennando un leggero inchino di fronte ad Alicia.
-
Grazie a te per essere venuta! – ricambiò con un
sorriso cosi caldo da far quasi concorrenza al morbido calore che
usciva dal camino.
Trascorsero le ore che le separavano dalla mezzanotte mangiando e
parlando e, quando ormai il Natale era quasi alle porte, spensero le
luci ed iniziarono tutte e tre insieme ad accendere le candele andando
poi a sedersi di fronte al caminetto aspettando il momento di potersi
scambiare i regali.
Fu
Ai la prima ad accorgersi che di fuori aveva iniziato a nevicare.
-
Ara Ara! – esclamò Alicia guardando i candidi
fiocchi che scendevano soffici e leggeri – Un bianco Natale!
–
-
Si – mormorò Ai alzandosi per correre alla
finestra – che strano però, si vedono le stelle
–
-
Vero – notò anche Akari raggiungendo la sua
giovane amica vicino alla finestra. Al contrario di Ai però
lei non ne fu molto stupita.
Il
soprannome di Alicia era Snow White ed era opinione diffusa che quando
a Neo Venezia scendeva la neve non era mai per caso.
-
Presidente Aria! – esclamò Akari voltandosi per
cercare il grosso gatto.
La
voce le morì in gola.
Un
attimo prima era insieme ad Ai e Alicia e stavano guardando la neve che
cadeva dietro la finestra, L’attimo successivo era
da sola.
Era
ancora all’interno della sede dell’ARIA Company. Le
decorazioni erano al suo posto, ed anche la tavola, ed i tre cuscini
sui quali erano state sedute sino a poco prima.
Ma
qualcosa era diverso.
La
luce delle candele sembrava essere aumentata donando a tutto
un’aspetto quasi sfocato, una specie di blur
che ovattava l’ambiente rendendolo davvero magico.
-
Alicia san? – provò a chiamare – Ai
chan, presidente Aria? – iniziando poi a guardarsi intorno.
Non
aveva paura. Quella luce, il fatto che nonostante tutto si trovasse
ancora all’interno, caldo e sicuro, della sede
dell’ARIA Company non le faceva provare paura.
Dov’erano
andati tutti? E Perché?
Continuò
a guardarsi intorno iniziando a chiedersi se per caso non si fosse
addormentata e quello non fosse un sogno.
La
sensazione che però, nonostante tutto, non fosse sola
l’assalì all’improvviso.
-
Alicia san! – esclamò voltandosi di scatto
rimanendo poi a fissarte l’imponente figura di un gigantesco
gatto vestito da antico nobile veneziano.
-
Cait Sith! – sussurrò guardandolo mentre le luci
delle candele iniziarono a farsi sempre più intense quasi a
volerli avvolgere.
Come
sempre il grosso gatto, lo spirito guardiano di Aqua, non disse nulla
limitandosi solo a sorridere verso Akari e ad allargare le braccia
quasi a voler invitare la giovane single ad abbracciarlo, cosa che
Akari, quasi lasciandosi cadere su di lui, fece subito sprofondando
nella morbida pelliccia del gigantesco gatto che, con fare quasi
paterno la lasciò fare.
L’abbraccio
durò alcuni secondi e fu il grosso gatto a porvi termine
allontanando dolcemente la ragazza da lui, poi quasi per magia si fece
comparire tra le mani una pietra dal profondo colore blu, una
acquamarina2, che diede poi ad Akari.
-
Un regalo? – sorrise prendendo la pietra e quasi perdendosi
nel suo blu cosi intenso e profondo – Ne ho anche io uno per
te! – poi corse a prendere il pacchetto sotto
l’albero e arrossendo lo diede a Cait Sith che lo
accettò – Buon Natale! –
-
Akari chan – si sentì improvvisamente chiamare da
Alicia. Quando si voltò aveva ancora negli occhi una ultima
immagine di Cait Sith che si avvolgeva intorno al collo la grossa
sciarpa che lei stessa aveva confezionato.
Tutto
era tornato normale. La luce, i suoni e la presenza di Alicia e di Ai
che, un occhio all’orologio, si preparavano per scambiarsi i
doni.
-
Alicia san? – domandò guardandola mentre si
chiedeva se per caso avesse sognato tutto.
Posata
sotto l’albero, dove prima c’era il pacchetto
destinato a Cait Sith adesso c’era una pietra blu, una
acquamarina che, raccogliendo i riflessi delle luci di alcune candele
sembrava quasi ardere di un fuoco blu profondo e intenso.
- Buon
Natale Alicia san – sorrise infine Akari guardando la pietra
e le sue due amiche – Buon Natale Ai chan! –
E Buon Natale a tutti voi...
copyright © 2008
suinogiallo
copyright per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano
Note e Glossario (potrebbero contenere Spoiler):
1 - Il Traghetto (in italiano anche nell'originale) è una
specie di grossa gondola condotta da due single che compie
diverse corse durante il giorno portando anche parecchie persone alla
volta.
Condurre un Traghetto è l'unico modo che hanno le single per
poter accogliere clienti paganti e quindi per poter guadagnare
qualcosa.(cfr. ARIA - Origination ep. 4)
2- Il riferimento qui è al soprannome che Alicia
darà ad Akari in occasione della sua promozione a Prima.
Ho
scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, -senpai, per una
obiettiva difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Le
Undine
sono le gondoliere, ovvero guide turistiche per la città di
Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti in giro su di una
gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
Le Pair sono le apprendiste Undine che ancora hanno ambedue i
guanti.
Le Single sono le apprendiste Undine che portano un solo guanto.
L'esame per passare da Pair a Single si svolge in segreto e termina ai
piedi della Collina della Speranza.
Per Prima intendiamo l'apprendista
Undine che supera l'esame finale e
diventa una Undine a tutti gli effetti. In quell'occasione scelgono, o
gli viene dato, un Soprannome che le renderà uniche.
Le
Fate dell'Acqua sono le undine più capaci nel loro
lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre senpai delle protagoniste,
ovvero Alicia, la senpai di Akari, Akira, la senpai di Aika e Athena,
la senpai di Alice.
Cait
Sith è un grosso gatto
che veste abiti tipicamente veneziani (simili a quelli indossati da
Casanova per intenderci) che è un po' il protettore di Aqua.
Durante il Carnevale gira per le strade di Neo Venezia vestito come
Casanova (episodio 1 della seconda serie) ed accompagnato da
un gruppo di piccoli aiutanti (che sono in realtà i gatti di
Aqua) che suonano vari strumenti tra cui dei tamburelli. In un episodio
lo troviamo invece vestito come il bigliettaio di Galaxy Express
(episodio 21 della seconda serie).
Man-Home sarebbe la Terra.
Aqua - si tratta del pianeta Marte che, durante il
processo di terraforming, forse per un errore è stato quasi
ricoperto completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
In principio veniva chiamato anche Orange
Planet per via della colorazione arancione che prendeva il
mare al tramonto.
Aria
Company - una delle tre grandi
compagnie di undine di Neo Venezia. La sua unica dipendente
è Alicia, la senpai di Akari.
Hime-ya - una della delle tre grandi compagnie di undine
di Neo Venezia. Aika è la figlia dei proprietari
nonchè apprendista presso di essa.
Orange
Planet - una delle tre grandi
compagnie di undine di Neo Venezia. Vi fa il suo praticantato Alice.
Il Cafè Florian esiste
davvero e si trova proprio a Piazza San Marco.
Una nuova storia dedicata ad ARIA.
Questa volta con una
genesi un po' particolare. Infatti quando ho iniziato a scriverla non
pensavo di farne la storia natalizia che è
diventata poi durante la stesura, come spesso capita, ho cambiato
rotta.
Speravo di pubblicarla
su EFP la notte tra il 24 e il 25 ma poi alcuni imprevisti ne hanno
fatto slittare l'uscita. Cose che capitano.
Questa storia, poi, ha
anche un'altra caratteristica, la prima stesura l'ho fatta
completamente a mano, usando un block notes ed una penna. Era da molto
tempo che non scrivevo tutta una storia a penna e non vi dico i crampi.
Devo dire che, però, mi è piaciuto e spero di
poter ripetere questa esperienza.
Comunque, venendo alla
storia, mi sono preso alcune libertà.
Tanto per dirne una non
so se su Man Home non si usi più il legno per
accendere il fuoco ma mi piaceva come idea per cercare di descrivere un
po' come è il trovarsi di fronte ad un caminetto con un bel
fuoco scoppiettante acceso dentro e le sensazioni e gli odori che si
sentono.
Altra cosa che mi sono
inventato di sana pianta è il fatto che Ai confessi ad Akari
che vorrebbe fare l'Undine. Nell'anime questo non
c'è e nel manga non può esserci dato che Ai viene
introdotta solo alla fine (le lettere che Akari scrive sono destinate
in realtà a Cait Sith), ma anche qui mi piaceva questa idea,
di queste due amiche che si dicono tutto.
Per quanto riguarda la pietra (nota del 14/07/2009) leggendo il manga, nel volume 11, capitolo 53, ho visto che realmente Cait Sith regala quella che penso che sia una acquamarina ad Akari. Solo che non lo fa di Natale come nella mia storia.
Quando ho scritto questa storia, devo dire, non avevo ancora letto quella parte. Sinceramente mi sembrava bello che Cait Sith regalasse ad Akari una pietra come premonizione per il suo futuro nome da Prima.
A quanto pare Kozue Amano ha avuto la mia stessa idea.
Come al solito
ringrazio chi mi legge e, in particolare, tutti quelli che
hanno letto e commentato le mie storie precedenti su ARIA, e mi auguro
di essere riusciuto a riportare in questo racconto un minimo delle
atmosfere dell'anime.
Ed anche se un po' in
ritardo, Buon Natale e Buon 2009 a tutti...
2008 -
suinogiallo
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