Briciole di Biscotto

di unatiziachescrive
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Il tramonto fece sembrare la città ancora più ardente. Il fuoco si faceva strada ovunque e i biscotti piromani avevano perso il controllo di qualsiasi cosa avevano progettato di fare. Urla di dolore e stupore eccheggiavano tra gli enormi edifici della metropoli.
— Gli umani soffriranno ancora e ancora — commentò Cyocc, malinconico. Lui aveva seguito Byskoh fin lassù, sulla collina, da dove potevano ammirare quell'agghiacciante e macabro panorama.
— Lo so. Non sono stato io a decidere tutto questo — Byskoh fece un cenno a tutto il caos sotto di loro.
— Ma sei tu che hai l'incarico di guidarci ora. Fa' il tuo dovere e ti porteremo rispetto. Se tutto andrà come è desiderio del Sommo, — assunse un'aria solenne, pronunciando il titolo del loro capo supremo — allora diventerai un'eroe. L'Eroe. L'Eroe Biscotto.­
Byskoh riflettè. Già, L'Eroe Biscotto. Tutti i biscotti sognavano di ottenere quel titolo: tanta gloria e rispetto, vieni considerato un veterano, quasi quanto il Saggio e poi hai tante storie da raccontare. Anche Byskoh lo sognava da sempre, fin da quando era un biscottino piccolo piccolo. E, ora, ora che era a un passo dall'ottenere quel titolo, non provava felicità, nè eccitazione. Niente di tutto ciò. Solo paura. Una grande, grandissima paura del futuro. Poteva andare tutto storto, niente era facile, in quella missione. Un attimo sei lì e l'attimo dopo.. puff!
..di te rimangono soltanto.. Briciole di biscotto.




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