Specchio

di LunaBlu89
(/viewuser.php?uid=45002)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.






I suoi occhi si muovevano frenetici, e chiedevano sangue. Sangue che pulsasse nelle vene di un corpo mai esistito, o scomparso troppo in fretta.
Quando li chiudeva, lacrime di fantasma - lui sperava di sentirle - gli solcavano il viso brucianti, in cerca del mare.

Ma no, no.
"Non puoi piangere!" sentiva dirsi di fronte a sé, oltre la superficie di vetro. "Non puoi piangere per un giocattolo nuovo, per una casa più grande, per un qualcosa da render importante."

E lui li riapriva, incerti e malati, sul suo interlocutore.

"Oh no, coniglietto", diceva. "Piango per la vita sconosciuta."

-Sandalphon





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=310788