non credo negli esseri umani

di Mary Kilary Tenei
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Era una di quelle sere fredde dove star fuori casa era quasi impossibile,tutti alle dieci di notte stanno rinchiusi in casa per evitare di beccare un raffreddore o la febbre bevendo un po di cioccolata calda di metà dicembre , tutti evitavano ma non lui. Leonardo correva da tetto in tetto pensando di aver un corpo di ferro e credendo di riuscire a non beccarsi un malanno, ma a lui piaceva voleva rendere la città che viveva sopra le loro teste durante il giorno fosse sicura per la sua famiglia. Certo che da solo è brutto non poter scherzare o parlare di qualcosa con qualcuno come faceva Raph che prima che il mutageno bagnasse  il suo amico Spike conosciuto come Slash , Leo si senti a solo anche lui voleva qualcuno con cui dire ciò che pensava e potersi togliere quel nodo nello stomaco di  ogni volta che si beccava la ramanzina dal sensai perché magari i fratelli non lo ascoltavano e non eseguivano gli ordini di lui , il leader. Guardando il cielo notturno sperò che ci fosse qualcuno che  fosse disposto a stargli accanto senza lamentele come fanno gli altri , era stufo!
Di colpo Leo sentì dei rumori dal vicolo vicino che andò a controllare per essere sicuro che non fosse nulla di grave , due tizi della banda dragoni purpurei picchiavano con calci ,sassi e i mozziconi di sigarette un piccolo shitzu dalla pelliccia grigia e marrone , per essere un cane era troppo magro chissà da quanto non mangiava ? Leonardo non sapé che fare , perciò mandò al diavolo i dubbi e si buttò contro i uomini picchiandoli e lasciando qualche livido.
Non appena scapparono via Leo si girò verso il cagnolino mettendo la mano davanti al muso aspettando che esso l'annusasse , il cagnolino guardò il mutante con gli occhi che chiedeva se si poteva fidare , Leo accennò un sorriso e il cane gli leccò la mano in cerca di coccole. Accarezzò e controllò se avesse la medaglietta e appena lesse il nome rimase sorpreso << Leo >>disse il leader << ti chiami come me >> il cane si avvicinò e un po debole sali sulle gambe cercando calore  << ti porterò con me >>disse il leader incamminandosi verso casa .
Lavato, asciutto e pettinato dopo che aveva mangiato Leo si sentì soddisfatto << che carino >> disse Mikey toccando il cane che non appena fu toccato da lui si nascose dietro al maggiore dei fratelli impaurito, Leo lo prese in braccio e visto l'ora tarda lo portò nella sua stanza lasciandolo dormire vicino a lui nel letto e capì che tra i due Leonardo era nata una nuova amicizia

Ciao a tutti questa e la storia che dedico al mio cane Leo preso adulto da una famiglia che li trattava male non dando cibo e acqua. Leo rispetto a prima che come ho detto era magro ora è molto allegro e felice io e lui siamo sempre insieme e sono quasi 6 anni che e con noi 
Un saluto da Mary kilary & ninonanni (Leonardo)







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