Sì, è tornato,
ma la storia è sempre la stessa.
Non se ne accorge.
Mai.
 
Il mio cuore sussulta,
il suo rimane freddo.
Vorrei abbracciarlo,
ma desidera solo una stretta di mano.
 
Vorrei poter continuare a sentire la sua voce,
ma ogni volta sono costretto ad ascoltarlo fuori dal suo mondo.
Di nascosto.
Facendo attenzione a non essere scoperto.
 
Il cuore batte,
e ogni battito rende più vivida la ferita sanguinante che mi lacera il petto.
Vorrei che si accorgesse del desiderio,
della voglia che ho di comprendere la sua storia,
di comprendere chi è.
 
Vorrei consolarlo
quando l’ombra cala nei suoi occhi,
vorrei vederlo ridere
solo per godere di quel scintillio caldo che gli illumina lo sguardo.
Vorrei sentirlo parlare di ciò che ama.
Dei suoi desideri.
Delle sue speranze.
 
Ma ogni volta che mi accosto a lui,
che faccio intravedere la mia anima,
il mio cuore, si allontana.
Torna ad essere freddo, distante.
 
I miei sono solo sogni che non troveranno mai la loro realizzazione?
 
Con sgomento dovrei accettare la dolora realtà?
 
Non si creerà mai il legame,
il nastro rosso della profonda amicizia?
 
Eppure, dolorosamente, ancora mi illudo.
Può essere il fato così crudele?
 
Amico mio, ti considero mio fratello,
non di sangue ma di anima.
Ti voglio bene e sempre te ne vorrò
anche se è doloroso.
 
È doloroso amare una persona che non può ricambiare il medesimo sentimento,
ma sono pronto a pagare questo prezzo
se alla fine riuscirò a vedere una parte del vero TE.
 
Partirò dall’osservarti da dietro una tenda che mi celerà alla tua vista,
condividerò con te le piccole gioie di cui sarai disposto a rendermi partecipe.
Per quanto potremmo essere lontani o vicini sarò sempre con te.
Anche se non te ne accorgerai.
 
Sì, è tornato,
ma la storia è sempre la stessa.
Non se ne accorge.
Mai.
Ma sarò sempre al suo fianco.