- Titolo:
Lucchetto immaginario
- Contest:
Progetto: Ripopola Fandom - Seconda Edizione - {Kuroko no Basket}
- Challenge:
500 Prompt per una challenge indetto e 100 % prompt to write about
them
- Prompt:
Morso, Labbra
- Fandom:
Kuroko no basket
- Pairing:
AoWaka
- Lucchetto
immaginario
- Era
incapace di distogliere il proprio sguardo troppo attirato da quei
muscoli che lo ammaliavano richiamando la sua bocca.
- Lo
divorava con quei baci, con una gran voracità, come se
quello fosse
stato uno di quei deliziosi bentou preparati da Sakurai, troppo buoni
per non essere assaggiati, ecco quel corpo suscitava in lui un
effetto simile.
- Succhiava
quella pelle, con una forza tale da lasciare quei marchi indelebili
su quella pelle, dei segni che ne etichettavano la sua appartenenza.
Nessun altro a parte lui avrebbe potuto toccarlo, era l'unico cui era
concessa quella gustosa delizia.
- Era
troppo ammaliato da quel ragazzo.
- A
volte si chiedeva come potesse il corpo del senpai, essere
così
magnifico e sensuale, il più eccitante che avesse mai visto.
Nessuno
sarebbe potuto rimanere indifferente davanti a qualcosa di
così
piacevole e stuzzicante, tanto meno lui.
- Era
certo che l'altro fosse sotto l'effetto di uno strano incantesimo che
lo stregava attirandolo come una calamita richiamava a se il ferro.
Lui non in grado di sfuggire a quel caldo maleficio.
- «Wakamatsu.»
continuò a stimolarlo con quei costanti baci, sentiva il suo
corpo
fremere per le carezze che gli riservava la sua bocca, ma nonostante
questo il suo senpai non emetteva suoni, né quei caldi e
provocanti
gemiti né il suo nome “Aomine”.
- In
quegli istanti la sua voce assumeva venture estremamente suadenti
capaci di inebriare completamente la sua mente. Ancora non poteva
credere di adorare così tanto quei toni, erano talmente
diversi da
quando urlava il suo nome imprecando contro di lui. Era una
differenza netta, così poco simili da fargli chiedere cosa
provocasse un così forte cambiamento nel suo compagno di
squadra.
- Le
labbra di Wakamatsu in quel momento erano serrate, chiuse da un
immaginario lucchetto, di cui l'inverosimile chiave era stata gettata
via, in un luogo talmente distante che nessuno avrebbe potuto
raggiunto. Chiunque si sarebbe arreso in quell'impossibile ricerca,
chiunque che di nome non avesse fatto Aomine Daiki, quel ragazzo non
avrebbe rinunciato ritrovando l'oggetto perduto e aprire quella
seducente e provocate bocca.
- Non
era il tipo da fermarsi davanti a un ostacolo, per lui non esisteva
la sconfitta, era un membro della generazione dei miracoli, no?
Avrebbe vinto qualsiasi sfida, anche far cadere ai propri piedi
qualcuno come Wakamatsu, cosa che era già riuscito a fare
molto
tempo prima.
- «Fammi
sentire la sua voce» Nessuno avrebbe potuto resistere a quei
sussurri bollenti e sensuali, tanto meno quel biondo.
- Incominciò
a stimolare il lobo di quel ragazzo con denti dandogli piccoli e
provocanti morsi.
- Quello
era il primo passo per ritrovare la chiave perduta.
- «Wakamatsu»
Non avrebbe mai resistito a un tono eccitante e provocante come
quello. «ti voglio»
- Non
poteva credere che la voce di Aomine potesse avere un effetto
così
devastante sul suo organismo. Eppure era lì, in sua balia,
incapace
di resistere a un simile potere afrodisiaco, cui nessuno sarebbe
potuto sfuggire.
- La
sua lucidità ormai era andata e nella sua mente risuonava
solo il
suo nome pronunciato da quell'irritante ragazzo.
- Sapeva
di dover far qualcosa, ma tutto il suo essere era ormai fuori gioco e
quel crescente desiderio l'aveva paralizzato, era qualcosa di troppo
eccitante.
- Quella
situazione l'irritava, non poteva tollerare che invece di allenarsi e
pensare al basket, adorava sprecare quelle energie per qualcosa per
qualcosa di così poco produttivo, ma non poteva fare a meno
di
adorare quelle attenzioni.
- «Siamo
a scuola!» Era un grande sforzo trattenere la sua voce in
quei
momenti, tanto meno mantenere un tono basso.
- L'irritazione
che provava per Aomine mescolo a quel forte desiderio, era qualcosa
di troppo pericoloso. Come avrebbe potuto far prendere il sopravvento
sapendo di rischiare l’espulsione? Non voleva essere cacciato
dalla
squadra del Too. Aveva versato sangue per essa, ma il suo kouhai non
sembrava aver mai capito quanto fosse importante per lui, bastava
vedere quante volte aveva marinato gli allenamenti. Non era per
niente serio e lo dimostrava anche tutte le volte che l'aveva
coinvolto in quelle pratiche.
- Si
sentiva uno sciocco a lasciarsi andare in quel modo, ma l'influenza
che suscitava su di lui era così forte che tutte le sue
buone
ragioni svanivano frantumandosi in mille pezzi fra le sue calde e
imponenti labbra.
- La
chiave era fra le sue mani e stava lentamente rimuovendo il sigillo
di che bloccava quella bocca. Si sentiva così orgoglioso,
niente e
nessuno avrebbe potuto fermarlo, nemmeno Wakamatsu.
- Doveva
solo tentarlo un altro po' e finalmente sarebbe caduto fra le sue
braccia, come ogni volta.
- «Ti
prego Wakamatsu.» Di fronte a un suono così
sensuale, nessuno
avrebbe potuto resistere, tanto meno quel biondo.
- Era
l'ultimo passo, il lucchetto era lì, completamente aperto e
lo gettò
al vento in un luogo al quale nessuno avrebbe potuto recuperarlo.
- «Non
pronunciare il mio nome in quel modo bastardo!»
- Non
era in grado di credere che potesse emettere tono del genere, si
sentì sprofondare nella voce di Aomine, era così
profonda e
penetrante da farlo perdere in quell'immensità.
- Fremeva,
era più eccitato che mai e non sopportava che proprio quel
bastardo
lo facesse sentire n quel modo, ma amava allo stesso tempo quella
sensazione, c'era un così forte contrasto dentro di lui, ma
sapeva
quale delle due parti avrebbe preso il sopravvento.
- Quel
ragazzo aveva qualcosa che riusciva a controllarlo, si sentiva come
una belva domata da un abile addestratore capace di piegarle al
proprio volere e si sentiva quasi umiliato, ma non poteva fare a meno
di lui, l'aveva addomesticato e ormai rinunciare ad Aomine gli
sembrava la cosa più innaturale del mondo.
- «Aomine...»
Non aveva più forze e trattenere la sua voce in quel momento
era
impossibile e non gli sfiorava più l'idea che qualcuno
avrebbe
potuto sentirlo, ormai era completamente andato. «A...
Ao...mine.»
- Avvolse
le sue spalle attorno al corpo di quel ragazzo, era qualcosa
d’istintivo che non era in grado di controllare.
- Aomine
non poteva resistere alla tentazione, doveva lambire quelle labbra
con quella forma talmente provocante e seducente, finalmente era
riuscito ad aprirle e voleva cogliere quell'occasione.
- Ogni
volta entrambi erano catturati da quegli appassionanti baci, talmente
ardenti che li infiammava facendo provare una sensazione di
beatitudine che percorreva tutti i loro esseri e li inebriava
completamente di un’estasi indescrivibile.
- Wakamatsu
ormai era in completo gioco di quel kouhai, il desiderio che provava
per quest'ultimo era così forte che reprimere quella
tentazione, gli
sembrava una sfida che mai avrebbe potuto vincere. Dentro di lui
sapeva che non sarebbe mai potuto scappare dalla forte e inebriante
presa di Aomine Daiki.
- NOTE
- Partecipa:
- [Contest]
Progetto: Ripopola Fandom - Seconda Edizione - {Kuroko no
Basket} indetto da ,Bad A p p l e
- [Challenge]
500 Prompt per una challenge indetto da Saru_Misa
- [Challenge]
100 % prompt to write about them indetto da ~ YakuLev ~
- Font http://www.dafont.com/font.php?file=daniel
- Ammetto
non ricordavo dove fosse finita inzalmene la bozza, sarà che
l'avevo
scritta di getto senza rendermi conto dove avessi salvato il file
^-^’’ e una volta trovato ho tipo riscritto il 90 %
e il lo
ammetto il risultato è alquanto strano e inverosimile, ma mi
piaceva
troppo l’idea di scrivere qualcosa del genere.
|