Il mio mondo - prigione

di Giuls_breath
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Il mio mondo - prigione
 
Prologo


 
Era trascorso circa un anno dagli ultimi terribili eventi che avevano devastato Mystic Falls, era tutto normale…. o almeno così mi piaceva pensare.
Avevo cominciato il college, finalmente. E insieme a Caroline. Lei è un po’ troppo chiacchierona per i miei gusti, ma almeno mi aiutava a non pensare, o almeno ci provava. Sono successe troppe cose che mi hanno segnata nel profondo, il mondo – prigione, la frustrazione e la solitudine, Kai, la perdita della mia migliore amica, Elena, e poi c’era…..
“Lo stai facendo di nuovo!” mi rimprovera sottovoce Caroline all’improvviso.
“Cosa?” le chiedo sussurrando cadendo dalle nuvole.
“Pensare.”
“Signorina Forbes, qualcosa non le è chiaro?” chiede il professore.
Caroline sorride dolcemente e scuotendo la testa bionda rispose ringraziando che aveva capito tutto.
Le scrissi un biglietto scarabocchiando poche parole: “NON E’ SEMPLICE, LO SAI. E’ NORMALE.”
“E’ VERO.” mi risponde subito scrivendo sotto la mia piccola frase “MA TU NON CI PROVI NEMMENO!”
“C’E’ UNA COSA CHE NON TI HO DETO…”
Sapevo di averla fatto incuriosire, infatti la vidi sistemare una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio e sistemarsi meglio sulla sedia e scrivere “CIOE’?” scritto talmente grande da occupare mezza pagina, alzai gli occhi al cielo e riflettendo un po’ su quello che dovevo scrivere, finalmente mi decisi “DA UN PO’ SOGNO ME E DAMON…. INSIEME, IN UNA STANZA, NELLA NOSTRA STANZA QUI AL COLLEGE. NON FACCIAMO NIENTE DI RILEVANTE, INSOMMA CI GUARDIAMO SOLO NEGLI OCCHI, POI IN UN ANGOLO DELLA STANZA, SEDUTO SU UNA POLTRONA DELLA STANZA… C’E’ KAI. MI FISSA CON UNA STRANA NEGLI OCCHI. IL SOGNO FINISCE QUI.
A QUESTO NE SEGUE SEMPRE UN ALTRO: SONO A MYSTIC FALLS E C’E’ ELENA. ELENA MI AVVISA CHE NON E’ FINITA, CHE DEVO STARE ATTENTA E CHE QUALCOSA E’ IN AGGUATO. FINE.”
Passo il foglio alla mia amica, la quale assume varie espressioni per poi restare definitivamente senza parole, almeno per un minuto. La vedo scrivere frettolosamente e poi passarmi il foglio “BONNIE SECONDO ME SEI SOLO MOLTO SCOSSA ANCORA. E’ NORMALE.
RIGUARDO AI DUE, PENSACI, SONO LE PERSONE CON CUI SEI STATA PIU’ IN CONTATTO NELL’ULTIMO ANNO E POSSO ANCHE SPIEGARTI PERCHE’ LI VEDI IN QUESTO MODO: DAMON E’ STATO… ODDIO… LA TUA ANCORA IN UN CERTO SENSO, KAI ERA L’OPPOSTO SE NE STAVA LI’ SEDUTO APPUNTO A TRAMARE CHISSA’ CHE COSA CONTRO VOI DUE, TI HA QUASI UCCISA! E’ CHIARO CHE LO VEDI MALEFICO E PRONTO A TESSERE CHISSA’ QUALE PIANO DI MORTE!”
“Forse sono io e basta il problema, Care.” mi alzo diretta verso le scale due secondi prima che la campanella suonasse, prima che tutti gli altri si riversassero in corridoio, uscii nel giardino che circondava l’imponente edificio, mi rifugiai sotto un grosso albero, nascosta da tutti.
Stavo male, era un dato di fatto, non una fantasia o una suggestione.
Stavo male per tante cose, mi sentivo come una bomba ad orologeria e non sapevo che cosa avrebbe potuto disinnescarla, chi mi avrebbe aiutata.




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