Proteggere Mayu
Premetto che non ho finito il
manga e non ho visto il film di Boku no Hatsukoi wo Kimi ni Sasagu, ma
è uno dei manga che più adoro. Ha una storia
davvero bella e finalmente come ragazzo protagonista non c'è
il solito figo e forte di turno. XD
In questa one shot di 575
parole sono inquadrati in particolare i sentimenti di Takuma.
Beh, buona lettura!
~
Proteggere
Mayu.
Mayu gli diede il suo primo bacio, quando erano ancora due
innocenti bambini; si fecero una promessa in mezzo a quel prato verde
speranza.
Sì, non erano riusciti a trovare nemmeno un quadrifoglio, ma
la le parole dolci e incoraggianti che si dicevano potevano farli
comunque andare avanti. A vent'anni
si sarebbero sposati.
Aveva scoperto
qualcosa in più sulla malattia che portava con sè
da ormai molti anni, un qualcosa che forse non avrebbe dovuto sapere
per evitare altri dispiaceri a lui e agli altri. Ma ora era troppo
tardi: sarebbe
morto ai suoi vent'anni.
Quando alle elementari Takuma si
fece fare dalla giovane il primo buco all'orecchio per "cambiare il suo
destino", non si erano più visti o sentiti.
Dopo ciò a cui il ragazzo aveva assistito, non poteva
permettersi di creare altro dolore alla sua Mayu.
Si volle iscrivere in segreto in un collegio, anche se questo
addolorava la madre, ma non poteva fare altrimenti. Non doveva
più far piangere Mayu.
Al primo anno delle medie, però, un fatto sconvolse
completamente i suoi piani.
Con la sua voce che rimbombava nella palestra, amplificata dal
microfono, e lui che continuò la ingenua litigata per il suo
nuovo colore di capelli e per i numerosi orecchini, che si era fatto
fare solamente per non dare l'aria di un ragazzo fragile, come tutti
avrebbero pensato.
Quella ragazza continuava a sconvolgergli la vita.
Nonostante erano entrambi consapevoli dell'amore che ognuno provava per
l'altro, c'era sempre qualcosa che impediva loro di stare insieme. Una
stupida malattia che li divideva da una vita normale e tranquilla;
poteva benissimo andare a quel paese e sparire dalla faccia della
Terra!
La punizione.
Quel Kou, fratello maggiore del suo compagno di stanza Ritsu, si stava
mettendo in mezzo.
Takuma rimase allibito quando Mayu gli venne a chiedere: «Posso...
baciare il direttore del dormitorio?» Non seppe cosa dire in
quel momento, come poteva darle una risposta?
«Takuma... Tu cosa vuoi che faccia?»
continuò poi, come se fosse agli ordini di un principe. «Se
mi dici di baciarlo lo farò. Ma se mi dici di non farlo... non lo bacerò.»
Accidenti. Perchè rendeva tutto così difficile?
Oppure era lui a renderlo complicato?
Niente sport, niente sforzi eccessivi, non poteva assolutamente
permetterselo, diceva il dottore. Ogni volta che c'entrava Mayu,
però, quelle raccomandazioni che si ripetevano nella sua
mente venivano frantumate in pochi secondi. Poi, Takuma è
già in azione in aiuto della sua amata, sempre. Come in
quella partita di basket, quando dei senpai l'avevano urtata e fatta
cadere a terra sul campo da gioco. Si era davvero arrabbiato e in un
lampo aveva dimostrato la sua forza, difendendo anche Mayu. Quei
ragazzi se n'erano subito andati, dopo aver subito una schiacciante
sconfitta da un ragazzo con problemi al cuore.
Altrettanti brevi secondi e Takuma svenì. Si era sforzato
troppo e adesso stava male, ma almeno aveva salvato la sua Mayu.
Prima di entrare nell'ambulanza su di una barella, cercò di
aprire gli occhi un'ultima volta, ma fu un errore: quell'espressione
triste, preoccupata e terrorizzata era, di nuovo, sul suo
candido viso per colpa sua.
Sono
davvero uno stupido, pensò.
Al suo risveglio promise a sé stesso, che avrebbe resistito,
non doveva pensare di voler difendere Mayu. L'uomo che la
proteggerà non sarà lui, ma un uomo sano e forte.
La porta della stanza d'ospedale dov'era si aprì e una
chioma ben familiare si fece strada.
Sì, l'avrebbe protetta un uomo sano e forte. Proprio come
Kou.
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