Jurassic Park Chronicles

di tardistraveller
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A svegliarmi è il rumore delle onde. Mentre inizio a rinvenire, comincio anche a sentire la sabbia premuta contro il mio viso.
Realizzo che qualcosa non va. Mi alzo di scatto, il che si rivela una pessima idea, in quanto mi procura una fitta di dolore intenso alla gamba sinistra. Mi lascio cadere, sopraffatto dal dolore. Guardo in basso e vedo un'estesa bruciatura lungo il mio polpaccio, che tuttavia non sembra particolarmente grave.

Seduto , inizio a guardarmi attorno. Mi trovo su di una sottile striscia di sabbia che difficilmente può essere identificata come spiaggia. Essa separa il mare da una fitta vegetazione, che il mio sguardo non ha la possibilità di penetrare se non per pochi metri.Il sole splende alto nel cielo, tuttavia non è al suo culmine. Decido che devono essere circa le dieci.


Sulla sabbia intorno a me noto dei pezzi di metallo, legno ,stoffa e altri matriali. Un'idea si fa largo nella mia mente. "un naufragio ? E così che sono finito qui? Non ricordo... sono così confuso... non capisco, e io ODIO non capire." penso tra me e me.

"Ok,Iniziamo dalle cose facili. Mi chiamo Nick Anderson. Ho 17 anni." Guardo in basso e vedo che i miei vestiti, una camicia azzurra amaniche corte e dei pantaloncini color kaki, sono in buone condizioni, se si esclude l'orlo lievemente bruciato della gamba sinistra.

La bruciatura mi fa tornare in mente dei frammenti... dei flash...


Sono sulla prua di una nave. Mi appoggio al parapetto mentre parlo con una donna. Muove le labbra come per dirmi qualcosa, ma non esce alcun suono dalla sua bocca, o almeno nulla che io riesca a sentire .

Poi una luce improvvisa. Caldo.Dolore.  Vuoto. Freddo.Buio.


 Ritorno alla realtà, mentre cerco di dare un senso alle sensazioniche ho ricordato. Dev'esserci stata un'esplosione o qualcosa di simile (ecco spiegata la bruciatura), e poi devo essere finito fuori bordo. Dopodichè la corrente deve avermi tasportato sulle sponde di questo posto, qualunque esso sia. Faccio per alzarmi, quando sono investito da un'altro ricordo... quella donna, era mia madre ! Come ho potuto dimenticarmene !


Mi alzo in piedi ignorando il dolore e inizio a chiamarla. Uso persino il suo nome di battesimo, Melody, che lei odia; buffo, quali sfumature riesci a ricordare nonstante ti manchino i colori principali.


Continuo per svariati minuti, ma nulla, nessuna risposta.

Decido che la cosa migliore da fare sia muoversi lungo la spiaggia in cerca di lei o di eventuali altri superstiti. Decido di muovermi verso destra , che è il luogo dove si concentrano i frammenti della nave. Mi muovo zoppicando, ma tutto sommato abbastanza velocememnte,e di tanto in tanto mi chino per controllare che tra i frammenti non vi sia nulla di utile ,ma non ho fortuna.


Dopo che è passasta quella che ritengo sia un'ora( difficile a dirsi senza un'orologio), decido di riposami. Sciacquo in mare la gamba ustionata, e mi siedo all'ombra di un'albero.

Scavo sovrappensiero con le dita nella sabbia mentre penso se sia una buona idea continuare lungo la spiaggia, quanto tocco qualcosa di metallico sepolto a pochi centimetri di profondità. Incuriosito , disseppelisco l'oggetto, che si rivela essere un cartello di circa 50 cm, che reca le seguenti scritte, in inglese e spagnolo:
FORBIDDEN ACCESS-RESTICTED AREA-SITE B

ACCESSO PROHIBIDO-AREA RESTRINGIDA-SITIO B
Vengo pervaso da un senso di nausea quando leggo quelle parole; avevo sentito parlare di questo posto; tutte le storie che ho sentito su di esso mi investono come un treno: mi trovo nel sito B.


Mi trovo su Isla Sorna.


Mi trovo nel Jurassic Park




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