Buio. Confusione. Dolore.
Paura. Amore.
Si era sempre chiesto come doveva essere la vita dell’altro. Sicuramente diversa dalla sua, l’altro
era diverso da lui. L’altro era il vero e lui il
parassita?
Con quale facilità le persone affermavano che a loro
lui piaceva? Magari era anche vero.
Ma erano tutte persone che non
avevano mai conosciuto l’altro.
Chi aveva conosciuto l’altro, aveva odiato Lui.
Perché?
Perché Lui non era l’altro.
Quando sua madre urlava, quando sua madre si sfogava e
quando lui, dopo quelle sfuriate e dopo che le ferite si erano rimarginate e i
lividi erano spariti, restava solo nel buio capiva quanto in realtà la
ferità più grande non sarebbe mai potuta
guarire, sarebbe stata sempre lì, fresca.Sarebbe
sempre stata riaperta.
La ferita del suo
animo.
Quel dolore lancinante all’altezza del cuore.
Dolore. Buio.
Confusione. Amore. Paura.
Il buio era troppo. Intenso. Soffocante. Frenava ogni
possibilità all’occhio di vedere e si insinuava
nei suoi polmoni impedendogli di respirare. Scorreva nelle sue arterie e nelle
sue vene, avvelenava il suo sangue, straziava il suo cuore, che
però non smetteva di battere.
Sarebbe stato troppo
facile.
Quando avrebbe ripreso a sognare e
a sperare?
Come avrebbe potuto con la paura costante di sparire, con la
paura che l’altro
si risvegliasse?
Non ci aveva mai pensato prima. Prima di cosa?
Prima di loro.
Era convinto che fosse inconcepibile amare qualcuno che non
fosse l’altro, prima. Prima di
cosa?
Prima di lui.
Amore. Dolore. Buio.
Confusione. Paura.
Non voleva sparire, ora aveva
qualcosa da perdere. Non voleva che l’altro
tornasse. Come si chiamava quella cosa sconosciuta?...Ah,
già.
Voglia di vivere.
Non lo abbandonava mai, neanche quando
la madre urlava contro di lui, cercando di svegliare l’altro, forse. E
lui si chiedeva perché?
Perché anche lei non avrebbe potuto amare Lui, come
facevano i suoi…amici?
Come fa lui.
Si rispondeva da solo, e quando sopraggiungeva la risposta,
era ancora più dolorosa dell'ascoltare cose che gli diceva sua madre,
perché per quanto avrebbe potuto essere amabile, gentile, intelligente,
per quanto poteva amarla come solo un figlio può fare, lei non avrebbe
mai ricambiato il suo amore.
Perché?
Perché Lui non era l’altro.
Amore. Dolore.
Dolore. Dolore. Dolore.
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Prima assoluta su “Loveless”.
Lo so’, sono come il prezzemolo e me ne rendo
conto :p…Ma cosa volete farci, è
più forte di me. Mi sono innamorata J
Che dire…
Spero di aver avuto l’effetto desiderato, anche se l’idea
iniziare era una drabble...mhh.
Comunque sia…
Grazie a chi ha letto e a chi recensirà! Alla
prossima!
Baci
Lily123